Attacchi d’ansia di un’adolescente
Buonasera, sono una ragazza di 20 anni e scrivo qui per un problema che riguarda mia sorella di 13 anni.
Mia sorella è sempre stata una bambina un po’ introversa e timida ma ha sempre avuto un carattere solare e gioioso.
Da poco più di un anno, però, questo aspetto del suo carattere è molto cambiato: è diventata scontrosa, riservata al massimo e sarcastica.
I miei genitori hanno provato più volte a parlarci, ma non hanno mai mostrato particolari preoccupazioni.
E devo ammettere che anche io non sono mai stata particolarmente preoccupata, perché pensavo che fossero i classici turbamenti dell’età adolescenziale legati a scuola o amicizie.
Qualche giorno fa (miracolosamente aggiungo, perché lei è riservatissima e non parla mai di sé) mi ha confessato che da un anno e mezzo a questa parte ha iniziato ad avere attacchi di ansia.
Effettivamente lei si mostrava sempre ansiosa per le verifiche e le interrogazioni a scuola, ma non avrei mai immaginato che potesse avere un attacco d’ansia alla settimana.
Di questi numerosi attacchi di ansia ne ha avuto uno a scuola pochi mesi fa, i professori si sono molto preoccupati e lei ne ha parlato con la psicologa della scuola.
La psicologa le ha detto che dovrebbe affrontare la questione con un professionista, ma il problema è che i nostri genitori sono molto bigotti sul tema psicologia.
Per loro l’ansia è un problema delle persone deboli e che noi perciò non dobbiamo avere, e lei mi ha raccontato che una volta ha provato a parlargliene ma loro hanno reagito malissimo, l’hanno sgridata come se la colpa fosse sua.
E anche con me è successo lo stesso più di una volta, perché anch’io ho sempre avuto problemi con l’ansia soprattutto nell’ultimo anno.
Inoltre, per loro dallo psicologo ci vanno le persone pazze, e non ci finanzierebbero mai per questo.
Io ormai ho gettato la spugna, non provo più a convincerli da un sacco, ma non sopporto il fatto che mia sorella stia così male anche per colpa loro.
Poi lei mi ha detto anche che si sente trascurata da loro, perché essendo concentrati sul lavoro non trovano quasi mai tempo per noi (oggettivamente è così), sono molto severi sul tema scuola e non si sente neanche capita perché loro pensano che il vero motivo di questo suo cambiamento siano gli anime e i manga di cui è molto appassionata (lei mi ha detto che ha iniziato a leggere manga per distaccarsi dalla realtà) o alcune sue amiche che, di fatto, non costituiscono assolutamente un problema.
Scrivo qui per chiedere un consiglio perché non so assolutamente cosa fare, non so se cercare di provare per l’ennesima volta a convincere i miei genitori o chiedere a qualcun altro di parlarci, e in generale non so come comportarmi con lei, non saprei neanche fino a che punto preoccuparmi perché lei è stata sincera con me ma ho comunque paura che mi stia nascondendo dell’altro, e che la situazione sia ancora peggiore di così.
Vi ringrazio per aver letto fino a questo punto.
Mia sorella è sempre stata una bambina un po’ introversa e timida ma ha sempre avuto un carattere solare e gioioso.
Da poco più di un anno, però, questo aspetto del suo carattere è molto cambiato: è diventata scontrosa, riservata al massimo e sarcastica.
I miei genitori hanno provato più volte a parlarci, ma non hanno mai mostrato particolari preoccupazioni.
E devo ammettere che anche io non sono mai stata particolarmente preoccupata, perché pensavo che fossero i classici turbamenti dell’età adolescenziale legati a scuola o amicizie.
Qualche giorno fa (miracolosamente aggiungo, perché lei è riservatissima e non parla mai di sé) mi ha confessato che da un anno e mezzo a questa parte ha iniziato ad avere attacchi di ansia.
Effettivamente lei si mostrava sempre ansiosa per le verifiche e le interrogazioni a scuola, ma non avrei mai immaginato che potesse avere un attacco d’ansia alla settimana.
Di questi numerosi attacchi di ansia ne ha avuto uno a scuola pochi mesi fa, i professori si sono molto preoccupati e lei ne ha parlato con la psicologa della scuola.
La psicologa le ha detto che dovrebbe affrontare la questione con un professionista, ma il problema è che i nostri genitori sono molto bigotti sul tema psicologia.
Per loro l’ansia è un problema delle persone deboli e che noi perciò non dobbiamo avere, e lei mi ha raccontato che una volta ha provato a parlargliene ma loro hanno reagito malissimo, l’hanno sgridata come se la colpa fosse sua.
E anche con me è successo lo stesso più di una volta, perché anch’io ho sempre avuto problemi con l’ansia soprattutto nell’ultimo anno.
Inoltre, per loro dallo psicologo ci vanno le persone pazze, e non ci finanzierebbero mai per questo.
Io ormai ho gettato la spugna, non provo più a convincerli da un sacco, ma non sopporto il fatto che mia sorella stia così male anche per colpa loro.
Poi lei mi ha detto anche che si sente trascurata da loro, perché essendo concentrati sul lavoro non trovano quasi mai tempo per noi (oggettivamente è così), sono molto severi sul tema scuola e non si sente neanche capita perché loro pensano che il vero motivo di questo suo cambiamento siano gli anime e i manga di cui è molto appassionata (lei mi ha detto che ha iniziato a leggere manga per distaccarsi dalla realtà) o alcune sue amiche che, di fatto, non costituiscono assolutamente un problema.
Scrivo qui per chiedere un consiglio perché non so assolutamente cosa fare, non so se cercare di provare per l’ennesima volta a convincere i miei genitori o chiedere a qualcun altro di parlarci, e in generale non so come comportarmi con lei, non saprei neanche fino a che punto preoccuparmi perché lei è stata sincera con me ma ho comunque paura che mi stia nascondendo dell’altro, e che la situazione sia ancora peggiore di così.
Vi ringrazio per aver letto fino a questo punto.
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>>> pensavo che fossero i classici turbamenti dell’età adolescenziale legati a scuola o amicizie
E potrebbe anche essere, in aggiunta al resto.
Riguardo all'ansia di tua sorella dipende da come si esprimono i sintomi. Se lei li esprimesse in modo "riservato", quindi non particolarmente drammatico, potrebbe essere che i vostri genitori abbiano difficoltà a crederle. Ma se un giorno dovesse smettere di studiare (speriamo che non succeda) o mostrare sintomi più appariscenti, tipo un attacco di panico, sono certo che non potrebbero ulteriormente far finta di nulla.
In ogni caso non lasciarti prendere anche tu dall'ansia.
Se vuoi aiutare qualcuno devi stare bene prima tu. Quindi tranquillizzati e lascia che l'urgenza del problema sia fatta presente ed evidenziata innanzitutto dall'interessata, cioè da tua sorella. Senza drammatizzarla tu e senza il desiderio di spingere affinché qualcosa sia fatto.
E potrebbe anche essere, in aggiunta al resto.
Riguardo all'ansia di tua sorella dipende da come si esprimono i sintomi. Se lei li esprimesse in modo "riservato", quindi non particolarmente drammatico, potrebbe essere che i vostri genitori abbiano difficoltà a crederle. Ma se un giorno dovesse smettere di studiare (speriamo che non succeda) o mostrare sintomi più appariscenti, tipo un attacco di panico, sono certo che non potrebbero ulteriormente far finta di nulla.
In ogni caso non lasciarti prendere anche tu dall'ansia.
Se vuoi aiutare qualcuno devi stare bene prima tu. Quindi tranquillizzati e lascia che l'urgenza del problema sia fatta presente ed evidenziata innanzitutto dall'interessata, cioè da tua sorella. Senza drammatizzarla tu e senza il desiderio di spingere affinché qualcosa sia fatto.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Approfondimento su Ansia
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