Sogni e condizionamento

Gentili Dottori,

Premetto che sto passando un periodo particolare e difficile della mia vita, che non sto qui a spiegare per non dilungarmi, e quindi ogni cosa la interpreto a mia maniera e mi genera ansia.
Vi dico solo che ho avuto una riacutizzazzione del mio disturbo d'ansia, per la precisione ipocondria, che negli ultimi mesi è diventata specificatamente patofobia, perché orientata verso una malattia in particolare.
Sono da 2 anni in psicoanalisi, ma il mio psicologo mi ha consigliato d'interrompere a questo punto, cosa che mi ha fatto bene, devo dire la verità.


Vengo al dunque, un mio amico mi chiamò ieri e preoccupato mi disse se fosse tutto ok, perché mi aveva sognato in maniera brutta, cioè triste.
Potete ben capire da un soggetto come me, ipocondriaco, questa cosa come mi ha destabilizzato.
Penso subito che sia un presagio di malattia e cominciano riaccendersi i miei pensieri ossessivi.
Sto facendo un lavoro su me stesso per superare queste paure e interrompere questo circolo vizioso, e piano ci sto riuscendo, ma basta una piccola cosa che mi destabilizza.
Soprattutto in questa fase.


Su internet ho letto che dei sogni hanno significato di brutto presagio.
In psicologia so che non è così, ma gradirei una spiegazione tecnica da voi sul sogno e sul modo per non farsi condizionare negativamente.


Grazie per la cortese attenzione.


Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Buongiorno,
Il sogno non ha alcun potere premonitore e molto probabilmente ha manifestato al suo amico anche inconsapevolmente queste sue paure e ha attivato in lui dei pensieri che lo hanno portato al sogno.
In sintesi è la materializzazione dei suoi stessi pensieri e non ci possono essere analogie tra il sogno è il suo stato di salute.
Al contrario, le sue preoccupazioni possono essere invece colmate grazie ad un lavoro profondo che non colga soltanto gli aspetti pratici della quotidianità, ma che vada ad indagare su quali siano le cause che la portano ad avere queste difficoltà.
Limitare il contrasto della sintomatologia a strategie di evitamento della ridondanza del comportamento può essere controproduttivo.
Approfondire la sua storia e conoscere quali eventi l’hanno portata ad avere questa difficoltà invece può essere fondamentale.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr.Consentino, innanzitutto grazie per la sua celere risposta.

In realtà quest'amico non lo vedevo da diversi mesi, ma comunque a parte tutto mi rendo conto dell'irrazionalità del mio pensiero e di ciò che le ho chiesto, ma questo è un aspetto compulsavo che fa aorte del mio disturbo d'ansia, e me rendo conto.


Mi spiega gentilmente meglio con vuol dire ciò che mi ha detto e cioè:
"Limitare il contrasto della sintomatologia a strategie di evitamento della ridondanza del comportamento può essere controproduttivo."

In realtà con il mio psicologo siamo arrivati a ciò che scatena la mia sintomatologia e so che devo fare dei cambiamenti drastici nella mia vita e sto cercando piano piano di attuarli, ma sto ancora a zero.
Il mio psicologo ha trovato molta resistenza da parte mia, nel senso che mi ostinavo girare impazzito nell'ultimo piano del mio grattacielo, senza sapere che dovevo partire dalle fondamenta e dovevo concentrarmi su altro e non girare impazzite e parlando sempre in maniera ossessiva della mia fobia e fissandomi somaticamente.
Ho sempre sofferte di ipocondria, ma da qualche anno devo dire che è diventata invalidante.
Però sono ottimista e la sto prendendo come un segnale per cambiare la mia vita in meglio e rompere degli schemi sbagliati che ho sempre applicato.

Grazie.
[#3]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Il percorso che ha intrapreso segue quindi le indicazioni del primo messaggio.
La frase: "Limitare il contrasto della sintomatologia a strategie di evitamento della ridondanza del comportamento può essere controproduttivo." significa che il disturbo non può essere affrontato semplicemente non pensandoci ma devono essere svelate le basi del disturbo.
Trovo appropriata la metafora fatta dal collega del grattacielo. Scendere ai piani più bassi sarebbe fondamentale, per partire dalle basi e affrontare anche le situazioni che richiedono maggiore impegno.
Il suo ottimismo sarà sicuramente di aiuto, basterà soltanto trovare la motivazione necessaria che le permetterà di continuare il suo percorso con determinazione e obiettivi precisi.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#4]
Utente
Utente
Spero davvero che questo sia un giro di boa(in positivo) della mia vita. Forse avrei dovuto affrontarla molto tempo fa questo problema, ma significa che il moneto maturo per farlo è arrivato ora.
Il circolo vizioso(Mente/corpo) che si vive in un disturbo somatoforme come l'ipocondria è tremendo, e solo chi lo vive e lo soffre lo può capire.
Sono speranzoso e so che questa crollo mi ha dato la lucidità e la motivazione per affrontare una volta per tutte questo problema, ma affrontarla partendo dalla base e cambiando cose nella mia vita. Come mi dice il mio psicologo, devo fare degli strappi e avere coraggio.

La ringrazio per la sua attenzione Dr.Cosentino.
E' stato gentile e celere nelle risposte.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Si figuri,
Grazie a lei per aver condiviso la sua esperienza e le auguro di intraprendere con coraggio e determinazione, la strada giusta per risolvere il suo malessere.
Buona giornata!

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#6]
Utente
Utente
Grazie

Le auguro una buona serata
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