Mille paure mille paranoie. come affrontarle?
Scrivo questo consulto in quanto vorrei capirne di più.
Sono una ragazza di 25 anni nata e cresciuta in un paesino.
All'età di 16 anni a seguito di una situazione createsi a liceo inizio a soffrire di ansia ed attacchi di panico.
Insieme ai miei genitori inizio un percorso di psicoterapia dove imparo a gestire i miei attacchi di panico e dove viene fuori di essere abbastanza ipocondriaca.
Negli anni gli attacchi di panico sono tornati ma riesco in linea di massima a gestirli.
Nel frattempo mi sono laureata ed conosco il mio fidanzato una persona super tranquilla ed amorevole.
A settembre vorremmo andare a vivere fuori regione, cercando lavoro e creardo la nostra famiglia, se da una parte sono entusiasta che tutto ciò abbia inizio, avere una casa tutta mia, gestirla preparare i pranzi per il mio fidanzato, dall'altra ho paura di non farcela.
Paura di non riuscire ad ambientarmi in una nuova città in quanto sono una persona che ha paura di tutto, prendere i mezzi da sola per paura di incontrare gente poco raccomandabile, paura di guidare come tutt'ora che non prendo la macchina sola, paura di non riuscire ad essere indipendente dai miei genitori che si troverebbero a km di distanza da me, paura di non essere brava sul lavoro o comunque paura di sentirmi male ed trovami in città da sola.
Vorrei superare questo scoglio e sentirmi realizzata avvolte mi sento di non essere come le mie coetanee come se avessi un ritardo o roba del genere che mi blocca nell'essere più libera e questa cosa mi fa stare perché voglio essere indipendente come desidero.
Ma mi chiedo anche se rimarró un'eterna bambina con i miei genitori?
Come posso gestire tutto ciò?
Sono una ragazza di 25 anni nata e cresciuta in un paesino.
All'età di 16 anni a seguito di una situazione createsi a liceo inizio a soffrire di ansia ed attacchi di panico.
Insieme ai miei genitori inizio un percorso di psicoterapia dove imparo a gestire i miei attacchi di panico e dove viene fuori di essere abbastanza ipocondriaca.
Negli anni gli attacchi di panico sono tornati ma riesco in linea di massima a gestirli.
Nel frattempo mi sono laureata ed conosco il mio fidanzato una persona super tranquilla ed amorevole.
A settembre vorremmo andare a vivere fuori regione, cercando lavoro e creardo la nostra famiglia, se da una parte sono entusiasta che tutto ciò abbia inizio, avere una casa tutta mia, gestirla preparare i pranzi per il mio fidanzato, dall'altra ho paura di non farcela.
Paura di non riuscire ad ambientarmi in una nuova città in quanto sono una persona che ha paura di tutto, prendere i mezzi da sola per paura di incontrare gente poco raccomandabile, paura di guidare come tutt'ora che non prendo la macchina sola, paura di non riuscire ad essere indipendente dai miei genitori che si troverebbero a km di distanza da me, paura di non essere brava sul lavoro o comunque paura di sentirmi male ed trovami in città da sola.
Vorrei superare questo scoglio e sentirmi realizzata avvolte mi sento di non essere come le mie coetanee come se avessi un ritardo o roba del genere che mi blocca nell'essere più libera e questa cosa mi fa stare perché voglio essere indipendente come desidero.
Ma mi chiedo anche se rimarró un'eterna bambina con i miei genitori?
Come posso gestire tutto ciò?
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Buongiorno,
Il momento che precede lo svincolo dalla propria famiglia di origine è sempre denso di paure e dubbi.
Cambiare regione e vivere una nuova situazione può mettere in difficoltà chiunque, quindi trovo che le sue paure siano del tutto condivisibili e può sentirsi adeguata provando queste sensazioni.
Sarebbe strano se non fosse così, ciò è necessario per metterla in guardia e per permetterle di compiere la scelta giusta.
La sua paura diventa "sbagliata" quando non le permette di andare oltre e di vivere con serenità questo momento che ha da un lato tantissimi aspetti positivi e che possono far ben sperare.
Se però crede che le emozioni provate sono troppo intense e ha la necessità di comprenderle e gestirle in maniera diversa può chiedere aiuto ad un terapeuta che la può aiutare a compiere questo passo con più consapevolezza e sfruttare quindi il più possibile le opportunità offerte da questa situazione.
Il momento che precede lo svincolo dalla propria famiglia di origine è sempre denso di paure e dubbi.
Cambiare regione e vivere una nuova situazione può mettere in difficoltà chiunque, quindi trovo che le sue paure siano del tutto condivisibili e può sentirsi adeguata provando queste sensazioni.
Sarebbe strano se non fosse così, ciò è necessario per metterla in guardia e per permetterle di compiere la scelta giusta.
La sua paura diventa "sbagliata" quando non le permette di andare oltre e di vivere con serenità questo momento che ha da un lato tantissimi aspetti positivi e che possono far ben sperare.
Se però crede che le emozioni provate sono troppo intense e ha la necessità di comprenderle e gestirle in maniera diversa può chiedere aiuto ad un terapeuta che la può aiutare a compiere questo passo con più consapevolezza e sfruttare quindi il più possibile le opportunità offerte da questa situazione.
Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 11/06/2022.
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