Personalità non definita
Buongiorno, ho un problema psicologico cui mi preme di trovare una soluzione.
In sostanza credo di avere una personalità non ben definita.
Vi spiego meglio, non ho amici che frequento in modo stabile, ma solo conoscenti, perché non riesco ad avere quella stabilità psicologica che possa creare un rapporto duraturo con le altre persone.
Durante tutta la mia adolescenza sono stato vittima di bullismo sia fisico che psicologico, con l'inizio dell'età adulta e la conseguente ricerca di un lavoro tutto è crollato, mi sono reso conto di non riuscire a legare con gli altri (da ragazzo non ci provavo nemmeno), ho cambiato parecchi lavori, poi ho iniziato ad avere episodi psichiatrici (a fine testo vi inserisco le mie "diagnosi" psicologico/psichiatriche)... Ho iniziato ad avere problemi di ansia e ossessioni che creavano disgregamento con i pochi rapporti interpersonali che avevo (persino con i miei parenti) Poi dai venti ai trenta il tempo è volato senza accorgermene.
Ora mi rendo conto che non so bene chi sono, creo identità diverse su internet per avere un dialogo con qualcuno, ma ho paura di aprirmi per creare un legame più profondo con le persone persino su internet.
La mia psichiatra mi ha detto che ho: disturbo di personalità NAS, ansia, pensieri ossessivi e forse episodi psicotici brevi transitori ("brevi deliri") ma questi ultimi non si presentano da ormai 4 anni (prendo dei farmaci per queste cose).
Chiudo dicendo che non ho mai avuto problemi con la mia famiglia "stretta".
In sostanza credo di avere una personalità non ben definita.
Vi spiego meglio, non ho amici che frequento in modo stabile, ma solo conoscenti, perché non riesco ad avere quella stabilità psicologica che possa creare un rapporto duraturo con le altre persone.
Durante tutta la mia adolescenza sono stato vittima di bullismo sia fisico che psicologico, con l'inizio dell'età adulta e la conseguente ricerca di un lavoro tutto è crollato, mi sono reso conto di non riuscire a legare con gli altri (da ragazzo non ci provavo nemmeno), ho cambiato parecchi lavori, poi ho iniziato ad avere episodi psichiatrici (a fine testo vi inserisco le mie "diagnosi" psicologico/psichiatriche)... Ho iniziato ad avere problemi di ansia e ossessioni che creavano disgregamento con i pochi rapporti interpersonali che avevo (persino con i miei parenti) Poi dai venti ai trenta il tempo è volato senza accorgermene.
Ora mi rendo conto che non so bene chi sono, creo identità diverse su internet per avere un dialogo con qualcuno, ma ho paura di aprirmi per creare un legame più profondo con le persone persino su internet.
La mia psichiatra mi ha detto che ho: disturbo di personalità NAS, ansia, pensieri ossessivi e forse episodi psicotici brevi transitori ("brevi deliri") ma questi ultimi non si presentano da ormai 4 anni (prendo dei farmaci per queste cose).
Chiudo dicendo che non ho mai avuto problemi con la mia famiglia "stretta".
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Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.3k 372
Diagnosi a parte, sembra che l'aspetto che la fa soffrire di più sia quello sociale.
Ragion per cui dovrebbe verificare con i suoi curanti se è possibile, all'interno del suo quadro clinico, trovare modi per apprendere le abilità sociali che ancora le mancano, per superare le resistenze all'esposizione in pubblico ed eventualmente la paura del rifiuto.
Ragion per cui dovrebbe verificare con i suoi curanti se è possibile, all'interno del suo quadro clinico, trovare modi per apprendere le abilità sociali che ancora le mancano, per superare le resistenze all'esposizione in pubblico ed eventualmente la paura del rifiuto.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.3k 372
>>> in quali casi non è possibile?
In generale, o quando la persona non è motivata a sufficienza per superare il problema, o perché la complessità del quadro lo rende arduo. Ma oltre questo non ci si può spingere, senza aver fatto almeno un colloquio con lei.
>>> quanto tempo è necessario?
Non esiste un tempo standard. Molte persone che si sono rivolte a me ci sono riuscite in pochi mesi. Con altre non è stato possibile, per i motivi già detti.
In generale, o quando la persona non è motivata a sufficienza per superare il problema, o perché la complessità del quadro lo rende arduo. Ma oltre questo non ci si può spingere, senza aver fatto almeno un colloquio con lei.
>>> quanto tempo è necessario?
Non esiste un tempo standard. Molte persone che si sono rivolte a me ci sono riuscite in pochi mesi. Con altre non è stato possibile, per i motivi già detti.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 11/06/2022.
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