Non lavoro e non ho una famiglia mia, perchè continuare a vivere?

Buon pomeriggio, concordo con chi dice che lavorare ed amare è indispensabile, io ho una diagnosi di disturbo schizoaffettivo di tipo bipolare e personalità dipendente, sono in cura con depakin, abilify, efexor e serenase, non ho un lavoro, non riesco a smettere di fumare, non ho moglie, non ho figli, ho 42 anni e vivo in casa con mia madre, non ho più nemmeno amici, mi chiedo a cosa serva sopravvivere così... forse una comunità potrebbe aiutarmi, forse come dice mia madre ho tanti vizi e nient'altro, io so solo che mi sento sempre stanco e senza voglia di far niente.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Con poche parole ci ha fatto comprendere sensazioni e stati emotivi molto forti che sta provando in questo periodo. Ci tengo a ripetere in questo periodo perché il fatto di non riuscire a smettere di fumare, di non avere moglie e figli, si riferisce a questo preciso momento ed é qualcosa soggetta a variazioni nel corso della vita.
Se i suoi scopi sono questi, li persegua, cominciando dallo smettere di fumare; al posto della sigaretta incominci ad inserire una camminata e resista al richiamo della sigaretta. Scarpe da ginnastica e una camminata al giorno saranno molto salutari. E poi le consiglio caldamente di affiancare ai farmaci anche una psicoterapia e, se non bastasse, un percorso in una comunità. Ce ne sono di ottime e lei ha tutta la vita davanti per modificare la sua situazione.
Non lo dimentichi

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentilissimo
Rispondo alla richiesta che ha inserito nella valutazione.
Amo moltissimo le metaforiche cicogne che dispensano bambini e sono certa che, quando lei sentirà più accettabile la sua vita, potrà essere un genitore dignitoso e consapevole. Proprio perché ha sofferto tanto farà di tutto per rendere felici i suoi figli e, probabilmente, nel momento in cui ha rinunciato ad averne lo ha fatto perché non era certo di poter donare loro questa serenità. Non si arrenda, abbia fiducia. Il suo obiettivo é molto bello ed é quello di rendere la vita dei suoi figli migliore. Non lo dimentichi e incominci a dedicare del tempo a se stesso per realizzare i suoi sogni.

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

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