Sono diventato padre e sono pieno di dubbi
Egregi dottori, sono diventato padre da un paio di settimane.
Per avere nostro figlio abbiamo ricorso all'inseminazione artificiale eterologa (ovodonazione).
Circa 10 anni fa abbiamo affrontato una IVG in quanto non mi sentivo pronto ad essere padre.
Successivamente abbiamo penato tanto per averlo (abbiamo affrontato anche un aborto spontaneo) ed alla fine eccolo qui.
Sembrava il raggiungimento dell'obbiettivo della vita ma, ora che è nato, sono pieno di dubbi.
Forse lo desideravo solo per lenire il senso di colpa dovuto all'IVG...Non so.
Non lo sento mio figlio, non mi somiglia, lo vedo come un estraneo che modificherà radicalmente la mia vita.
Pensavo che la sua nascita mi avrebbe riempito di gioia, di emozione ma non è stato così.
Appena l'ho visto ho subito pensato a come fosse "diverso" dalle mie aspettative.
Credo di poter essere un ottimo genitore: sono spiritoso, giocherellone, colto, sensibile ed empatico.
Ma allo stesso tempo vedo la mia vita stravolta: tutti i momenti di convivialità, intimità e felicità con mia moglie (week-end, cenette, aperitivi, gitarelle fuori porta, libertà...) che riempivano di aspettativa le mie giornate e che aspettavo come un bimbo aspetta il Natale le vedo ora completamente vaporizzate.
Ora mi vedo lavoro - casa, casa - lavoro.
Tutto il resto non c'è più... Mi sento anche un po' in colpa verso mia moglie che è molto brava e paziente con nostro figlio, che vorrebbe magari un sostegno anche da me ma che, noto, legge dentro i miei occhi, sempre molto "trasparenti", una luce di preoccupazione e di insoddisfazione (che io le motivo come dovuta "al lavoro").
D'altra parte ormai siamo qui, tornare indietro non si può...Io sono una persona abbastanza ansiosa.
I miei genitori mi hanno sempre fatto vivere male l'aspetto finanziario.
Pochi mesi fa ho perduto mia madre.
Allo shock emotivo è seguito lo stress della gestione della successione ancora in corso con l'emersione di vari debiti in atto... Abbiamo inoltre avuto varie disavventure in casa nell'ultimo periodo di gravidanza (ladri, allagamento, perdita del nostro cagnolino) che mi hanno abbastanza provato... Vorrei chiedervi se aveste qualche consiglio in proposito e soprattutto qualche buon libro che mi possa dare un po' di "carica" magari che tratti esperienze simili alla mia...Tutti i miei amici con figli sembrano così felici e privi di dubbi che non oso nemmeno affrontare il discorso con loro.
Grazie
Per avere nostro figlio abbiamo ricorso all'inseminazione artificiale eterologa (ovodonazione).
Circa 10 anni fa abbiamo affrontato una IVG in quanto non mi sentivo pronto ad essere padre.
Successivamente abbiamo penato tanto per averlo (abbiamo affrontato anche un aborto spontaneo) ed alla fine eccolo qui.
Sembrava il raggiungimento dell'obbiettivo della vita ma, ora che è nato, sono pieno di dubbi.
Forse lo desideravo solo per lenire il senso di colpa dovuto all'IVG...Non so.
Non lo sento mio figlio, non mi somiglia, lo vedo come un estraneo che modificherà radicalmente la mia vita.
Pensavo che la sua nascita mi avrebbe riempito di gioia, di emozione ma non è stato così.
Appena l'ho visto ho subito pensato a come fosse "diverso" dalle mie aspettative.
Credo di poter essere un ottimo genitore: sono spiritoso, giocherellone, colto, sensibile ed empatico.
Ma allo stesso tempo vedo la mia vita stravolta: tutti i momenti di convivialità, intimità e felicità con mia moglie (week-end, cenette, aperitivi, gitarelle fuori porta, libertà...) che riempivano di aspettativa le mie giornate e che aspettavo come un bimbo aspetta il Natale le vedo ora completamente vaporizzate.
Ora mi vedo lavoro - casa, casa - lavoro.
Tutto il resto non c'è più... Mi sento anche un po' in colpa verso mia moglie che è molto brava e paziente con nostro figlio, che vorrebbe magari un sostegno anche da me ma che, noto, legge dentro i miei occhi, sempre molto "trasparenti", una luce di preoccupazione e di insoddisfazione (che io le motivo come dovuta "al lavoro").
D'altra parte ormai siamo qui, tornare indietro non si può...Io sono una persona abbastanza ansiosa.
I miei genitori mi hanno sempre fatto vivere male l'aspetto finanziario.
Pochi mesi fa ho perduto mia madre.
Allo shock emotivo è seguito lo stress della gestione della successione ancora in corso con l'emersione di vari debiti in atto... Abbiamo inoltre avuto varie disavventure in casa nell'ultimo periodo di gravidanza (ladri, allagamento, perdita del nostro cagnolino) che mi hanno abbastanza provato... Vorrei chiedervi se aveste qualche consiglio in proposito e soprattutto qualche buon libro che mi possa dare un po' di "carica" magari che tratti esperienze simili alla mia...Tutti i miei amici con figli sembrano così felici e privi di dubbi che non oso nemmeno affrontare il discorso con loro.
Grazie
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Gentile utente,
È un fatto reale che diventare padre, madre, stravolga la vita, modifichi le abitudini, e - quel che è peggio - per sempre.
La gravidanza dura nove mesi, ed è proprio questo il tempo che va utilizzato per elaborare le proprie difficoltà e per farsi trovare pronti al momento della nascita.
Ma tant’è, indietro non si può tornare.
E non sarà un libro che l’aiuterà a districarsi in tutti questi dubbi. Dubbi che esistevano già 10 anni fa al tempo della I.V.G. e che non sono stati elaborati.
E dunque ora è arrivato il tempo di chiedere aiuto di persona, in presenza, con l’obiettivo di non danneggiare la relazione con Suo figlio, ma anche quella con la Sua compagna.
Individui un bravo psicologo che sia anche psicoterapeuta.
Nel frattempo puo’ leggere le due news qui sulle piattaforma: Essere padre, fare il papà , ma anche mamma e amante.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
È un fatto reale che diventare padre, madre, stravolga la vita, modifichi le abitudini, e - quel che è peggio - per sempre.
La gravidanza dura nove mesi, ed è proprio questo il tempo che va utilizzato per elaborare le proprie difficoltà e per farsi trovare pronti al momento della nascita.
Ma tant’è, indietro non si può tornare.
E non sarà un libro che l’aiuterà a districarsi in tutti questi dubbi. Dubbi che esistevano già 10 anni fa al tempo della I.V.G. e che non sono stati elaborati.
E dunque ora è arrivato il tempo di chiedere aiuto di persona, in presenza, con l’obiettivo di non danneggiare la relazione con Suo figlio, ma anche quella con la Sua compagna.
Individui un bravo psicologo che sia anche psicoterapeuta.
Nel frattempo puo’ leggere le due news qui sulle piattaforma: Essere padre, fare il papà , ma anche mamma e amante.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.7k visite dal 07/06/2022.
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