Dolori cervicali cronici e disturbo psicosomatico?
Ho 34 anni e scrivo perché ho dei forti dolori (tensioni e contratture) a livello del collo e a livello delle spalle (tratto scapolare e interscapolare), accompagnati talvolta da fastidiosi mal di testa.
Questi fastidi non sono sempre facilmente localizzabili e quasi mai si presentano contemporaneamente, nel senso che quando il dolore è a livello del collo, non ho dolore a livello delle scapole e viceversa.
Li sopporto ormai da più di 1 anno e mezzo, ininterrottamente (giorno e notte) in cui ho provato realmente qualunque cosa: ozonoterapia paravertebrale, infiltrazioni cortisoniche, massoterapia, osteopatia, rieducazione funzionale e posturale, fisioterapia in genere, ecc.
ma con scarsi risultati.
Utilizzo anche plantari propriocettivi e bite gnatologico.
Tutto è iniziato all'improvviso e forse causato dal cambio di attività fisica, infatti sono passato dal fare solo nuoto ad attività fisica a corpo libero fatta da autodidatta e in maniera molto intensa.
Prima di questo disturbo, in concomitanza col cambio di sport, infatti, ogni mese (per circa 4 volte) si verificavano brevi episodi di fortissima contrattura cervicale che mi costringevano a riposo forzato, ma che si risolvevano spontaneamente nel giro di una settimana.
Ad oggi, ho eliminato completamente la compressa di flexiban (miorilassante) che ho preso per più di 6 mesi per alleviare le forti contratture, ma non sto ancora bene: non riesco a fare passeggiate anche di media-breve durata (di circa 45 min) o stare molto seduto davanti una scrivania o pc (per lavoro sto molto seduto, ma per fortuna ho un lavoro part-time - 4-5 ore/giorno), perché si creano forti tensioni e contratture a livello di collo e spalle.
Sto meglio solo con riposo prolungato e facendo esercizi di allungamento e stiramento muscolare, trascorrendo la maggior parte della giornata disteso.
In questo periodo ho fatto molteplici esami (risonanze, rx) e visite mediche e non è mai stato rilevato alcun reale o apparente problema.
Gli unici dati importanti, ma che (a detta dei medici) non giustificano i miei fastidi, sono la verticalizzazione cervicale, e due protrusioni cervicali di lieve entità.
Due anni prima ho avuto un problema al tratto terminale dell'intestino che non voleva guarire (che mi è constato due interventi e mi ha comunque segnato), sono un tipo molto ansioso, che deve avere sempre tutto sotto controllo, con bassa autostima e qualche problema interiore non risolto.
Ho diversi tic nervosi, ma che ultimamente (credo, da quando si è presentato questo tipo di problema) manifesto con assai minore frequenza.
Avendo provato veramente qualsiasi tipo di terapia medica, potrebbe trattarsi di un disturbo psicosomatico?
Se fosse un disturbo psicosomatico facendo attivita fisica non dovrei stare meglio?
o magari si è innescato un meccanismo per cui penso che muovendomi sto male e quindi mi compare la sintomatologia dolorosa non tanto per l'attività fisica ma quanto per il pensiero che mi possa accadere?
Questi fastidi non sono sempre facilmente localizzabili e quasi mai si presentano contemporaneamente, nel senso che quando il dolore è a livello del collo, non ho dolore a livello delle scapole e viceversa.
Li sopporto ormai da più di 1 anno e mezzo, ininterrottamente (giorno e notte) in cui ho provato realmente qualunque cosa: ozonoterapia paravertebrale, infiltrazioni cortisoniche, massoterapia, osteopatia, rieducazione funzionale e posturale, fisioterapia in genere, ecc.
ma con scarsi risultati.
Utilizzo anche plantari propriocettivi e bite gnatologico.
Tutto è iniziato all'improvviso e forse causato dal cambio di attività fisica, infatti sono passato dal fare solo nuoto ad attività fisica a corpo libero fatta da autodidatta e in maniera molto intensa.
Prima di questo disturbo, in concomitanza col cambio di sport, infatti, ogni mese (per circa 4 volte) si verificavano brevi episodi di fortissima contrattura cervicale che mi costringevano a riposo forzato, ma che si risolvevano spontaneamente nel giro di una settimana.
Ad oggi, ho eliminato completamente la compressa di flexiban (miorilassante) che ho preso per più di 6 mesi per alleviare le forti contratture, ma non sto ancora bene: non riesco a fare passeggiate anche di media-breve durata (di circa 45 min) o stare molto seduto davanti una scrivania o pc (per lavoro sto molto seduto, ma per fortuna ho un lavoro part-time - 4-5 ore/giorno), perché si creano forti tensioni e contratture a livello di collo e spalle.
Sto meglio solo con riposo prolungato e facendo esercizi di allungamento e stiramento muscolare, trascorrendo la maggior parte della giornata disteso.
In questo periodo ho fatto molteplici esami (risonanze, rx) e visite mediche e non è mai stato rilevato alcun reale o apparente problema.
Gli unici dati importanti, ma che (a detta dei medici) non giustificano i miei fastidi, sono la verticalizzazione cervicale, e due protrusioni cervicali di lieve entità.
Due anni prima ho avuto un problema al tratto terminale dell'intestino che non voleva guarire (che mi è constato due interventi e mi ha comunque segnato), sono un tipo molto ansioso, che deve avere sempre tutto sotto controllo, con bassa autostima e qualche problema interiore non risolto.
Ho diversi tic nervosi, ma che ultimamente (credo, da quando si è presentato questo tipo di problema) manifesto con assai minore frequenza.
Avendo provato veramente qualsiasi tipo di terapia medica, potrebbe trattarsi di un disturbo psicosomatico?
Se fosse un disturbo psicosomatico facendo attivita fisica non dovrei stare meglio?
o magari si è innescato un meccanismo per cui penso che muovendomi sto male e quindi mi compare la sintomatologia dolorosa non tanto per l'attività fisica ma quanto per il pensiero che mi possa accadere?
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Se soffre d'ansia, imparando a risolvere quella potrebbe osservare dei miglioramenti.
Per le contratture di cui parla, dipende dagli esercizi che sta facendo. Alcuni specifici tipi di esercizi possono causarle. Io stesso ne ho sofferto, nel tratto cervicale e alle spalle e il modo in cui ho risolto è decontraendo le parti interessate dopo ogni set, con l'aiuto di due piccoli manubri, da 12 kg l'uno nel mio caso, tenuti in mano e fatti oscillare avanti e indietro per alcuni secondi, restando in piedi.
Tuttavia NON le sto suggerendo di farlo, dato che ogni caso è un caso e il corpo di ognuno può rispondere in modo diverso. Può parlarne con un allenatore oppure un medico dello sport.
Riguardo all'ansia le suggerisco di valutare un aiuto specialistico al riguardo.
Per le contratture di cui parla, dipende dagli esercizi che sta facendo. Alcuni specifici tipi di esercizi possono causarle. Io stesso ne ho sofferto, nel tratto cervicale e alle spalle e il modo in cui ho risolto è decontraendo le parti interessate dopo ogni set, con l'aiuto di due piccoli manubri, da 12 kg l'uno nel mio caso, tenuti in mano e fatti oscillare avanti e indietro per alcuni secondi, restando in piedi.
Tuttavia NON le sto suggerendo di farlo, dato che ogni caso è un caso e il corpo di ognuno può rispondere in modo diverso. Può parlarne con un allenatore oppure un medico dello sport.
Riguardo all'ansia le suggerisco di valutare un aiuto specialistico al riguardo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Potrebbe, ma non è possibile affermarlo con certezza. È una di quelle situazioni in cui è la soluzione a spiegare il problema.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 05/06/2022.
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