Ansia nella relazione
Ciao
Sono un ragazzo di 19 anni, molto sensibile e a volte che pensa troppo, ho avuto un padre con cui ho sempre litigato e la psicologa mi ha detto che questo me lo porto dietro ancora oggi, ho avuto una relazione di 5 mesi a 17 anni fino a quando poi lei mi ha lasciato e ho sofferto tantissimo
Ho una relazione di 8 mesi con questa ragazza che amo profondamente ma facciamo un passo indietro, abbiamo iniziato ad uscire a luglio e con lei mi trovo da dio tant’è che andiamo avanti con la conoscenza, poi ad agosto c’è stato un episodio che mi ha fatto capire che anche lei provava quello che provavo io e a fine settembre ci siamo messi insieme, e non dimenticherò mai la sorpresa che gli ho fatto. il primo mese nonostante mille paranoie e pensiero negativi riuscivo a gestire il tutto bene, poi però ho avuto un attacco d’ansia che mi ha fatto sprofondare nell’ansia e mi domandavo se l’amavo ecc, L’impulsò di lasciarla è stato all’ordine del giorno, senza neanche un apparente motivo, andava tutto bene.
Gliene ho parlato e mi è rimasta vicino
L’ansia mi sta mangiando ma io non voglio lasciarla perché la amo da morire e credo che la nostra relazione possa veramente avere un futuro, nonostante questo ogni tipo di dettaglio la mia testa cerca di ingigantirlo, oggi per esempio mi ha detto che era stanca e voleva a dormire a casa sua, e dentro la mia testa è partita l’ansia dicendomi che non mi andava bene sta cosa, devi lasciarla ecc, e come se la mia testa trovasse un pretesto per confermare i pensieri negativi che ho, anche in situazioni minime come queste (in questi momenti ho la testa che mi Pompa), magari ti da fastidio questo e quest’altro. In questi momenti faccio fatica a gestire la mia mente e infatti ieri per una cosa minima sono scoppiato a piangere ma lei mi ha rassicurato e mi ha tranquillizzato, vorrei non succedesse e vorrei godermi la mia relazione, perché una situazione strana che mi sta impedendo di essere me stesso e non capisco, l’ansia mi pressa e credo che abbia preso il controllo, non riesco più a distinguere cosa sia vero o no, ho iniziato un percorso di psicoterapia e la psicologa mi ha detto che deriva da traumi passati e dalla relazione con mio padre. Io voglio solo godermi la miarelazione con questa ragazza in modo normale tornando a essere me stesso, solo che credo che la mia paura di soffrire ancora stia rovinando tutto, dovrei concentrarmi sul presente senza pensare ad altro.
Sono un ragazzo di 19 anni, molto sensibile e a volte che pensa troppo, ho avuto un padre con cui ho sempre litigato e la psicologa mi ha detto che questo me lo porto dietro ancora oggi, ho avuto una relazione di 5 mesi a 17 anni fino a quando poi lei mi ha lasciato e ho sofferto tantissimo
Ho una relazione di 8 mesi con questa ragazza che amo profondamente ma facciamo un passo indietro, abbiamo iniziato ad uscire a luglio e con lei mi trovo da dio tant’è che andiamo avanti con la conoscenza, poi ad agosto c’è stato un episodio che mi ha fatto capire che anche lei provava quello che provavo io e a fine settembre ci siamo messi insieme, e non dimenticherò mai la sorpresa che gli ho fatto. il primo mese nonostante mille paranoie e pensiero negativi riuscivo a gestire il tutto bene, poi però ho avuto un attacco d’ansia che mi ha fatto sprofondare nell’ansia e mi domandavo se l’amavo ecc, L’impulsò di lasciarla è stato all’ordine del giorno, senza neanche un apparente motivo, andava tutto bene.
Gliene ho parlato e mi è rimasta vicino
L’ansia mi sta mangiando ma io non voglio lasciarla perché la amo da morire e credo che la nostra relazione possa veramente avere un futuro, nonostante questo ogni tipo di dettaglio la mia testa cerca di ingigantirlo, oggi per esempio mi ha detto che era stanca e voleva a dormire a casa sua, e dentro la mia testa è partita l’ansia dicendomi che non mi andava bene sta cosa, devi lasciarla ecc, e come se la mia testa trovasse un pretesto per confermare i pensieri negativi che ho, anche in situazioni minime come queste (in questi momenti ho la testa che mi Pompa), magari ti da fastidio questo e quest’altro. In questi momenti faccio fatica a gestire la mia mente e infatti ieri per una cosa minima sono scoppiato a piangere ma lei mi ha rassicurato e mi ha tranquillizzato, vorrei non succedesse e vorrei godermi la mia relazione, perché una situazione strana che mi sta impedendo di essere me stesso e non capisco, l’ansia mi pressa e credo che abbia preso il controllo, non riesco più a distinguere cosa sia vero o no, ho iniziato un percorso di psicoterapia e la psicologa mi ha detto che deriva da traumi passati e dalla relazione con mio padre. Io voglio solo godermi la miarelazione con questa ragazza in modo normale tornando a essere me stesso, solo che credo che la mia paura di soffrire ancora stia rovinando tutto, dovrei concentrarmi sul presente senza pensare ad altro.
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Gentile Ragazzo,
la sua, più che una richiesta di consulto, pare essere una ricerca di rassicurazione, o uno sfogo.
Ha già compiuto la scelta migliore che potesse fare, ossia richiedere un aiuto specialistico, dal momento che si è accorto che da solo non riesce a ritrovare l'equilibrio perduto.
L'unico consiglio che mi sento di fornirle -come Lei stesso ha sottolineato- è quello di non attribuire un peso eccessivo al passato, ma di concentrarsi sul presente e sul futuro: a mio avviso, il nostro destino non è "segnato", ma è nostra responsabilità impartirgli la direzione che più desideriamo.
E questo richiede senz'altro motivazione e impegno.
Cordialità.
la sua, più che una richiesta di consulto, pare essere una ricerca di rassicurazione, o uno sfogo.
Ha già compiuto la scelta migliore che potesse fare, ossia richiedere un aiuto specialistico, dal momento che si è accorto che da solo non riesce a ritrovare l'equilibrio perduto.
L'unico consiglio che mi sento di fornirle -come Lei stesso ha sottolineato- è quello di non attribuire un peso eccessivo al passato, ma di concentrarsi sul presente e sul futuro: a mio avviso, il nostro destino non è "segnato", ma è nostra responsabilità impartirgli la direzione che più desideriamo.
E questo richiede senz'altro motivazione e impegno.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 05/06/2022.
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Approfondimento su Ansia
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