Paura e ansia
Salve scrivo poiché sono tanti anni ormai che non vivo più.
Vivo con la costante paura per la malattia che affligge mio padre e gli acciacchi di mia madre.
Sono sposato da 4 anni ma non ho ancora figli.
Da bambino all età di 3 anni ho perso mia nonna per un tumore ma l ho scoperto solo il giorno del funerale poiché tornando a casa dei miei nonni non l ho trovata più e questa cosa penso mi abbia segnato infatti da allora la parola tumore e morte fanno ancora più paura.
Mi sveglio la mattina facendo i conti riguardo gli esami dei miei genitori per vedere se i loro valori siano cambiati o peggiorati e questo dura tutto il giorno.
E nei giorni precedenti gli esami sono uno senza forze e pieno di ansia.
Faccio un lavoro in cui sono fuori casa per molti giorni e quando capita che questi esami sono pronti quando non ci sono diventa tutto ancora più amplificato e non nascondo che spesso chiedo che li facciano quando sono a casa e se da un lato mi rasserenò un po' dall' altro mi sento un assassino poiché penso che ritardano questi esami, nel caso ci fosse qualcosa non faccio altro che ritardare tutto.
Non vivo più, non mi godo più nulla, penso solo a questo, ad una loro perdita, al fatto che soffrirebbero tanto non avendo più al suo fianco il marito o moglie e mi sento senza nessun modo di aggiustare le cose.
A volte penso che il giorno che avverrà non avrò la forza per andare avanti, non sono riuscito a godermi neanche il giorno del mio matrimonio o il viaggio di nozze poiché a breve vi erano gli esami.
Ho tanta paura poiché tra pochi giorni ce ne saranno altri.
Ho provato ad andare in terapia ma nulla.
Vivo con la costante paura per la malattia che affligge mio padre e gli acciacchi di mia madre.
Sono sposato da 4 anni ma non ho ancora figli.
Da bambino all età di 3 anni ho perso mia nonna per un tumore ma l ho scoperto solo il giorno del funerale poiché tornando a casa dei miei nonni non l ho trovata più e questa cosa penso mi abbia segnato infatti da allora la parola tumore e morte fanno ancora più paura.
Mi sveglio la mattina facendo i conti riguardo gli esami dei miei genitori per vedere se i loro valori siano cambiati o peggiorati e questo dura tutto il giorno.
E nei giorni precedenti gli esami sono uno senza forze e pieno di ansia.
Faccio un lavoro in cui sono fuori casa per molti giorni e quando capita che questi esami sono pronti quando non ci sono diventa tutto ancora più amplificato e non nascondo che spesso chiedo che li facciano quando sono a casa e se da un lato mi rasserenò un po' dall' altro mi sento un assassino poiché penso che ritardano questi esami, nel caso ci fosse qualcosa non faccio altro che ritardare tutto.
Non vivo più, non mi godo più nulla, penso solo a questo, ad una loro perdita, al fatto che soffrirebbero tanto non avendo più al suo fianco il marito o moglie e mi sento senza nessun modo di aggiustare le cose.
A volte penso che il giorno che avverrà non avrò la forza per andare avanti, non sono riuscito a godermi neanche il giorno del mio matrimonio o il viaggio di nozze poiché a breve vi erano gli esami.
Ho tanta paura poiché tra pochi giorni ce ne saranno altri.
Ho provato ad andare in terapia ma nulla.
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La paura delle malattie, per se stessi o per le persone care, è un problema ansioso a base ossessiva, che va curato attraverso una terapia adatta.
Dal punto di vista psicologico, terapie adatte sono la strategica o la comportamentale.
Può vedere intanto questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=vx0MyOxPM30
Dal punto di vista psicologico, terapie adatte sono la strategica o la comportamentale.
Può vedere intanto questo video:
https://www.youtube.com/watch?v=vx0MyOxPM30
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 02/06/2022.
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