Come uscire dalla nebbia del pensare troppo ed agire? rimanere nel presente
Salve, ho 32 anni e sono iscritta al primo anno di una scuola sistemico-relazionale e non mi sto trovando bene.
Frequentai il mio tirocinio post-lauream lì.
Io avrei voluto aspettare prima di iscrivermi ad una scuola, prendermi il tempo e lavorare per mettermi qualche soldino da parte.
Ma la forte paura di deludere la tutor è stata così potente e ingombrante nella mia mente, che invece di prendermi il tempo che mi serviva e frequentare altri open day per riflettere su questa scelta importante, sono andata lì.
Adesso me ne pento amaramente.
Persino l'open day non mi era piaciuto, e questa cosa di essere andata contro me stessa mi sta "distruggendo".
(Perché la cazzata di deludere la tutor?
Mi vergogno di questo.
So di non essere nessuno per lei, in fin dei conti).
Mi garantirono uno sconto tirocinante, ma si è rivelata una bufala.
Poi ho chiesto informazioni sull'iter burocratico per il tirocinio, ma danno per scontato che io sappia.
Non capisco perché sia sbagliato non essere nati imparati.
È la prima volta che richiedo un tirocinio all'asl.
Io ho preso contatti con l'ASL, con chi si occupa dei tirocini, con la tutor per verificare la sua disponibilità e ho parlato anche con il direttore.
Sentirmi dire "ti devi svegliare" mi cozza un po'.
Davvero è così?
Non capisco che cos'ho che non vada.
Mi sento un imbecille impedita.
Con i docenti non va tanto male, ce n'è una molto ingombrante e teatrale che non capisco quando parla, spesso lo fa in rima e fa tutte facce come se stesse sul palcoscenico.
Adesso sto male.
Ho le bolle sulle mani, non dormo, mangio tantissimo, penso in continuazione se lasciare o meno la scuola, vedo un futuro vuoto, non vivo il presente, piango tutti i giorni, mi dimentico delle persone intorno a me e di altro.
Poi il passato bussa (papà aggressivo, mamma manipolativa).
A volte penso che ho un problema con la responsabilità, che forse non me la voglio prendere, perché è tutta colpa mia questa situazione.
Prima non era così.
Dopo un brutto periodo durato 5 anni per una relazione tossica, decisi di riprendere in mano la mia vita, triennale, magistrale, ottimi voti, laurea, tirocinio, abilitazione.
Facendo tutto un passo alla volta, senza stress e senza dare peso alla mia età.
E ho perso anche 25 kg.
Ero molto orgogliosa di me e felice.
Sapevo quello che volevo.
Con la seconda chiusura covid (6 mesi nella mia regione tra zona arancione e rosso) ho avuto sintomi post-traumatici curati con l'emdr.
Da quando sono a scuola, i training li vivo come se stessi vedendo la televisione, so che sono lì, ma non ci sono.
Che devo fare?
Non so dove sbattere la testa.
Non chiedo di scegliere al posto mio, ma solo quell'input che mi permette di disciogliere la nebbia e vedere le mie risorse e limiti.
Grazie.
Ps: Mi prenderò alcuni giorni per stare nella natura, mi giova molto all'overthinking.
Frequentai il mio tirocinio post-lauream lì.
Io avrei voluto aspettare prima di iscrivermi ad una scuola, prendermi il tempo e lavorare per mettermi qualche soldino da parte.
Ma la forte paura di deludere la tutor è stata così potente e ingombrante nella mia mente, che invece di prendermi il tempo che mi serviva e frequentare altri open day per riflettere su questa scelta importante, sono andata lì.
Adesso me ne pento amaramente.
Persino l'open day non mi era piaciuto, e questa cosa di essere andata contro me stessa mi sta "distruggendo".
(Perché la cazzata di deludere la tutor?
Mi vergogno di questo.
So di non essere nessuno per lei, in fin dei conti).
Mi garantirono uno sconto tirocinante, ma si è rivelata una bufala.
Poi ho chiesto informazioni sull'iter burocratico per il tirocinio, ma danno per scontato che io sappia.
Non capisco perché sia sbagliato non essere nati imparati.
È la prima volta che richiedo un tirocinio all'asl.
Io ho preso contatti con l'ASL, con chi si occupa dei tirocini, con la tutor per verificare la sua disponibilità e ho parlato anche con il direttore.
Sentirmi dire "ti devi svegliare" mi cozza un po'.
Davvero è così?
Non capisco che cos'ho che non vada.
Mi sento un imbecille impedita.
Con i docenti non va tanto male, ce n'è una molto ingombrante e teatrale che non capisco quando parla, spesso lo fa in rima e fa tutte facce come se stesse sul palcoscenico.
Adesso sto male.
Ho le bolle sulle mani, non dormo, mangio tantissimo, penso in continuazione se lasciare o meno la scuola, vedo un futuro vuoto, non vivo il presente, piango tutti i giorni, mi dimentico delle persone intorno a me e di altro.
Poi il passato bussa (papà aggressivo, mamma manipolativa).
A volte penso che ho un problema con la responsabilità, che forse non me la voglio prendere, perché è tutta colpa mia questa situazione.
Prima non era così.
Dopo un brutto periodo durato 5 anni per una relazione tossica, decisi di riprendere in mano la mia vita, triennale, magistrale, ottimi voti, laurea, tirocinio, abilitazione.
Facendo tutto un passo alla volta, senza stress e senza dare peso alla mia età.
E ho perso anche 25 kg.
Ero molto orgogliosa di me e felice.
Sapevo quello che volevo.
Con la seconda chiusura covid (6 mesi nella mia regione tra zona arancione e rosso) ho avuto sintomi post-traumatici curati con l'emdr.
Da quando sono a scuola, i training li vivo come se stessi vedendo la televisione, so che sono lì, ma non ci sono.
Che devo fare?
Non so dove sbattere la testa.
Non chiedo di scegliere al posto mio, ma solo quell'input che mi permette di disciogliere la nebbia e vedere le mie risorse e limiti.
Grazie.
Ps: Mi prenderò alcuni giorni per stare nella natura, mi giova molto all'overthinking.
[#1]
Cara collega,
"Mi prenderò alcuni giorni per stare nella natura, mi giova molto all'overthinking".
Ottima idea. Dimostra che gli studi fatti non sono stati inutili.
Segno di questa "crescita" è anche la tua consapevolezza di aver scelto quella scuola per non deludere una tutor "potente e ingombrante", al punto da impedirti "di prendermi il tempo che mi serviva e frequentare altri open day per riflettere su questa scelta importante".
Alle spalle di questa "sudditanza" ad una persona troppo sicura, impositiva, forse manipolatoria, ci sono "papà aggressivo, mamma manipolativa", 5 anni di relazione tossica; dunque la disabitudine a percepirti come persona assertiva e dotata di diritti al pari di qualunque altra.
Una persona, per capirci, che se sborsa bei soldini ad una scuola ha tutto il diritto di farsi spiegare per filo e per segno come accedere al tirocinio e avere tutte le altre informazioni che sono specifiche competenze dei tutor, non tue.
Quanto a rispondere scortesemente "ti devi svegliare", spero solo che la frase non sia stata pronunciata da un* psicolog*, perché altrimenti chi deve frequentare una scuola per imparare a trattare coi pazienti non sei tu.
Venendo al tuo problema, e approvando l'idea di prenderti una pausa nella natura, proverei a considerare alcune cose.
1) Hai fatto un lungo percorso universitario più un tirocinio, e in genere si arriva al termine stremati. Già questo avrebbe consigliato una pausa.
2) Una laurea in Psicologia, in particolare, può privarci dei meccanismi di difesa di cui ci siamo fatti scudo per anni e lasciarci per qualche tempo più fragili, anche se in seguito ne guadagniamo in consapevolezza e vitalità (cosa che mi sembra stia accadendo a te).
3) Gli Open Day, così come vari corsi formativi online, vanno frequentati. Ricordati che oltre alle Scuole ci sono Master universitari di grande livello.
4) In molte Scuole serie il contratto è annuale, e le rate sono più d'una in un anno. Valuta l'idea di chiudere frequenza e pagamento, oppure, se preferisci, di sospendere.
5) Ricordati che esistono Scuole di Specializzazione anche universitarie, ottime.
6) Usa la tua Scuola, finché sei lì, come palestra per esercitare la tua conquista di nuove capacità. La persona che può scrivere di sé stessa: "Facendo tutto un passo alla volta, senza stress e senza dare peso alla mia età. E ho perso anche 25 kg. Ero molto orgogliosa di me e felice. Sapevo quello che volevo" può solo essere ammirata, soprattutto dagli addetti ai lavori. E può davvero aiutare tanti altri.
Auguri, collega. Noi siamo qui.
"Mi prenderò alcuni giorni per stare nella natura, mi giova molto all'overthinking".
Ottima idea. Dimostra che gli studi fatti non sono stati inutili.
Segno di questa "crescita" è anche la tua consapevolezza di aver scelto quella scuola per non deludere una tutor "potente e ingombrante", al punto da impedirti "di prendermi il tempo che mi serviva e frequentare altri open day per riflettere su questa scelta importante".
Alle spalle di questa "sudditanza" ad una persona troppo sicura, impositiva, forse manipolatoria, ci sono "papà aggressivo, mamma manipolativa", 5 anni di relazione tossica; dunque la disabitudine a percepirti come persona assertiva e dotata di diritti al pari di qualunque altra.
Una persona, per capirci, che se sborsa bei soldini ad una scuola ha tutto il diritto di farsi spiegare per filo e per segno come accedere al tirocinio e avere tutte le altre informazioni che sono specifiche competenze dei tutor, non tue.
Quanto a rispondere scortesemente "ti devi svegliare", spero solo che la frase non sia stata pronunciata da un* psicolog*, perché altrimenti chi deve frequentare una scuola per imparare a trattare coi pazienti non sei tu.
Venendo al tuo problema, e approvando l'idea di prenderti una pausa nella natura, proverei a considerare alcune cose.
1) Hai fatto un lungo percorso universitario più un tirocinio, e in genere si arriva al termine stremati. Già questo avrebbe consigliato una pausa.
2) Una laurea in Psicologia, in particolare, può privarci dei meccanismi di difesa di cui ci siamo fatti scudo per anni e lasciarci per qualche tempo più fragili, anche se in seguito ne guadagniamo in consapevolezza e vitalità (cosa che mi sembra stia accadendo a te).
3) Gli Open Day, così come vari corsi formativi online, vanno frequentati. Ricordati che oltre alle Scuole ci sono Master universitari di grande livello.
4) In molte Scuole serie il contratto è annuale, e le rate sono più d'una in un anno. Valuta l'idea di chiudere frequenza e pagamento, oppure, se preferisci, di sospendere.
5) Ricordati che esistono Scuole di Specializzazione anche universitarie, ottime.
6) Usa la tua Scuola, finché sei lì, come palestra per esercitare la tua conquista di nuove capacità. La persona che può scrivere di sé stessa: "Facendo tutto un passo alla volta, senza stress e senza dare peso alla mia età. E ho perso anche 25 kg. Ero molto orgogliosa di me e felice. Sapevo quello che volevo" può solo essere ammirata, soprattutto dagli addetti ai lavori. E può davvero aiutare tanti altri.
Auguri, collega. Noi siamo qui.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 01/06/2022.
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