Liberarsi da un ossessione per l'ex, possibile con una "terapia d'urto" a livello psicologico?
Buonasera, questo mi sembrava il luogo più indicato per chiedere consigli simili.
Vado al sodo.
Sono "uscita" l'estate scorsa da una relazione tossica pesante.
Non ci sono stati tantissimi episodi di violenza fisica ma una manipolazione mentale sottile e letale, durata tre anni.
Io non sono una psicoterapeuta, anche se vorrei diventarlo, ma dai sintomi definirei il mio ex un narcisista patologico covert.
Fatto sta che sfinita dalla relazione e traumatizzata da esperienze come figli con un'altra, insensibilità totale, soprusi mentali e gelosia ossessiva mi ritrovo ad impazzire e sono spinta (anche per situazioni di vita) ad inserirmi per un periodo nel mondo della prostituzione (non sfruttata) , lui scopre il fatto, che diceva di sapere già da un anno, e dice di volermi restare accanto dopo avermi umiliato facendo uscire la verità con alcune persone della mia famiglia e amici, non sapendo ovviamente la vera storia che ci fosse dietro.
Al momento però avevo conosciuto questo ragazzo, il "ragazzo perfetto" (lo si è scoperto quasi subito) e mi ci stavo legando, fatto sta che presa dall'imbarazzo, dalla paura di entrare in un loop di manipolazione e colpa, sfinita dai SUOI soprusi e consapevole che avrebbe usato contro di me la recente "scoperta" fatta, lo metto in pausa.
"Pausa" perchè ero e sono talmente (ahimè, in parte ancora oggi) soggiogata da ritenere impensabile pensare di passare la vita intera, da oggi a domani senza nemmeno la speranza di lui.
Ma distrutta mi butto in questa nuova relazione nella speranza, e all'epoca si rivelo ben presto certezza, di respirare un po'.
Tempo poco più di un mese e i "postumi" vennero fuori e nonostante il mio ragazzo facesse di tutto per me (per lui prima vera esperienza relazionale, a differenza mia che ero navigata già da prima) continuavo a cercare di impegnarmi ad amarlo, e poi tornavo dal mio ex per un periodo.
poi di nuovo lui, e poi il mio ex.
Anche solo per qualche giorno di frequentazione e sfogo di nostalgia, malgrado qualche volta abbiamo provato a rimetterci insieme.
Ma io ormai avevo conosciuto il meglio e lui era troppo carente.
Ho sempre ritenuto il mio attuale ragazzo un po' "bambino" e troppo poco traumatizzato rispetto a me, che vengo anche da un'infanzia violenta.
Ma oggi voglio cambiare, da ieri siamo in una pausa no contact e no social network di 30 giorni.
Lui (ragazzo attuale) è al corrente dei miei "tradimenti", ma non sa che è il mio ex.
ne morirebbe.
Sto diventando il carnefice in questo ciclo di abusi e mi dispiace.
In questa pausa voglio affrontare il trauma irrisolto del mio ex per togliermelo dalla visuale una volta per tutte e vivermi finalmente una relazione sana con questo cristiano.
Voglio imparare ad elaborare i ricordi e a vederli effettivamente come tali, piuttosto che come carburante per un possibile ritorno disponibile.
Consigli per cercare di affrontare la cosa?
ascoltare e soffrire le canzoni che di solito evito può aiutare?
Meglio taglio netto e bruciare tutto?
Vado al sodo.
Sono "uscita" l'estate scorsa da una relazione tossica pesante.
Non ci sono stati tantissimi episodi di violenza fisica ma una manipolazione mentale sottile e letale, durata tre anni.
Io non sono una psicoterapeuta, anche se vorrei diventarlo, ma dai sintomi definirei il mio ex un narcisista patologico covert.
Fatto sta che sfinita dalla relazione e traumatizzata da esperienze come figli con un'altra, insensibilità totale, soprusi mentali e gelosia ossessiva mi ritrovo ad impazzire e sono spinta (anche per situazioni di vita) ad inserirmi per un periodo nel mondo della prostituzione (non sfruttata) , lui scopre il fatto, che diceva di sapere già da un anno, e dice di volermi restare accanto dopo avermi umiliato facendo uscire la verità con alcune persone della mia famiglia e amici, non sapendo ovviamente la vera storia che ci fosse dietro.
Al momento però avevo conosciuto questo ragazzo, il "ragazzo perfetto" (lo si è scoperto quasi subito) e mi ci stavo legando, fatto sta che presa dall'imbarazzo, dalla paura di entrare in un loop di manipolazione e colpa, sfinita dai SUOI soprusi e consapevole che avrebbe usato contro di me la recente "scoperta" fatta, lo metto in pausa.
"Pausa" perchè ero e sono talmente (ahimè, in parte ancora oggi) soggiogata da ritenere impensabile pensare di passare la vita intera, da oggi a domani senza nemmeno la speranza di lui.
Ma distrutta mi butto in questa nuova relazione nella speranza, e all'epoca si rivelo ben presto certezza, di respirare un po'.
Tempo poco più di un mese e i "postumi" vennero fuori e nonostante il mio ragazzo facesse di tutto per me (per lui prima vera esperienza relazionale, a differenza mia che ero navigata già da prima) continuavo a cercare di impegnarmi ad amarlo, e poi tornavo dal mio ex per un periodo.
poi di nuovo lui, e poi il mio ex.
Anche solo per qualche giorno di frequentazione e sfogo di nostalgia, malgrado qualche volta abbiamo provato a rimetterci insieme.
Ma io ormai avevo conosciuto il meglio e lui era troppo carente.
Ho sempre ritenuto il mio attuale ragazzo un po' "bambino" e troppo poco traumatizzato rispetto a me, che vengo anche da un'infanzia violenta.
Ma oggi voglio cambiare, da ieri siamo in una pausa no contact e no social network di 30 giorni.
Lui (ragazzo attuale) è al corrente dei miei "tradimenti", ma non sa che è il mio ex.
ne morirebbe.
Sto diventando il carnefice in questo ciclo di abusi e mi dispiace.
In questa pausa voglio affrontare il trauma irrisolto del mio ex per togliermelo dalla visuale una volta per tutte e vivermi finalmente una relazione sana con questo cristiano.
Voglio imparare ad elaborare i ricordi e a vederli effettivamente come tali, piuttosto che come carburante per un possibile ritorno disponibile.
Consigli per cercare di affrontare la cosa?
ascoltare e soffrire le canzoni che di solito evito può aiutare?
Meglio taglio netto e bruciare tutto?
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>>> Consigli per cercare di affrontare la cosa?
Da qui, nessuno ovviamente.
>>> ascoltare e soffrire le canzoni che di solito evito può aiutare?
No.
Il tuo caso è talmente delicato e complesso che darti "consigli" senza nemmeno conoscerti sarebbe, questo sì, un abuso, oltre che inappropriato.
Dovresti rivolgerti direttamente a uno psicoterapeuta per un consulto iniziale di valutazione. Perché la situazione relazionale attuale potrebbe essere la classica punta dell'iceberg. Un problema, certo, ma che probabilmente ne sta coprendo altri e più fondamentali, senza risolvere i quali ti ritroveresti di nuovo a lottare contro le medesime difficoltà.
Da qui, nessuno ovviamente.
>>> ascoltare e soffrire le canzoni che di solito evito può aiutare?
No.
Il tuo caso è talmente delicato e complesso che darti "consigli" senza nemmeno conoscerti sarebbe, questo sì, un abuso, oltre che inappropriato.
Dovresti rivolgerti direttamente a uno psicoterapeuta per un consulto iniziale di valutazione. Perché la situazione relazionale attuale potrebbe essere la classica punta dell'iceberg. Un problema, certo, ma che probabilmente ne sta coprendo altri e più fondamentali, senza risolvere i quali ti ritroveresti di nuovo a lottare contro le medesime difficoltà.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 31/05/2022.
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