inadeguatezza e dolore nella relazione
Salve, vi scrivo perchè da parecchio tempo a questa parte non sto più bene con me stessa in primis e col mio compagno.
Ho avuto molto spesso pensieri suicidi, e anche tentavi a vuoto di mancato suicido (lui questo non lo sa)
Ho 32 anni e da 6 anni convivo col mio ragazzo con cui sto da circa 13.
Nel corso degli anni sono passata dal pesare circa 60 kg a 87.
Non cerco scusanti sul motivo per cui sia accaduto, in realtà non lo so spiegare nemmeno io se per golosia, o perchè somatizzo i miei problemi buttandomi sul cibo.
Fatto sta che nel corso della nostra relazione ci siamo lasciati molto spesso, una volta mi minacciò di lasciarmi se sono avessi perso un pò di peso nel giro di un mese (cosa che poi fece), ora molto spesso mi rinfaccia il mio peso, lamenta di essere frustrato per non potermi portare in moto a causa del mio peso o di non potermi "esibire" al mare in costume a causa del mio aspetto fisico.
Tutto ciò mi sta distruggendo dentro, non riesco più ad avere interesse nelle cose quotidiane e non ho più alcun tipo di libido, molto spesso lo rifiuto non voglio fare l'amore con lui per paura del suo giudizio.
Ha da ridire sulla mia situazione lavorativa, dicendomi di essere svogliata che dovrei guadagnare di più e integrare le entrate con un secondo lavoro.
Mi sento costantemente sotto giudizio come se non fossi mai uscita dall'adolescenza e fossi sotto una lente d'ingrandimento.
Non ho più interessi, perfino uscire di casa mi crea disagio è come fossi apatica e nulla più mi interessasse.
Mi sento disprezzata, ogni volta che usciamo fa apprezzamenti davanti a me sulle ragazze che vede in giro, e io mi sento così piccola... Due anni fa sono rimasta incinta e ho dovuto interrompere la gravidanza perchè lui non voleva il bambino, io sto ancora più male da allora, non vuole cose come matrimonio o figli, dice di voler girare il mondo come me, voler fare un sacco di cose.
Riesce contemporaneamente a dirmi di amarmi ma che esteticamente sono enorme.
Non riesco a spiegargli ll mio dolore, a dirgli come mi fa sentire perchè se dovessi piangere nemmeno mi prende in considerazione e se do spiegazioni che lui non considera adatte mi accusa di dire cose senza senso.
L'unica soluzione ai miei occhi sarebbe letteralmente sparire, forse solo allora capirebbe il dolore che provo.
Come devo comportami, come posso riuscire a tornare a vivere una vita serena?
Vi chiedo scusa se ho scritto così tanto ma vorrei riuscire a far capire la situazione in cui mi trovo che per me è ormai invivibile.
Ho avuto molto spesso pensieri suicidi, e anche tentavi a vuoto di mancato suicido (lui questo non lo sa)
Ho 32 anni e da 6 anni convivo col mio ragazzo con cui sto da circa 13.
Nel corso degli anni sono passata dal pesare circa 60 kg a 87.
Non cerco scusanti sul motivo per cui sia accaduto, in realtà non lo so spiegare nemmeno io se per golosia, o perchè somatizzo i miei problemi buttandomi sul cibo.
Fatto sta che nel corso della nostra relazione ci siamo lasciati molto spesso, una volta mi minacciò di lasciarmi se sono avessi perso un pò di peso nel giro di un mese (cosa che poi fece), ora molto spesso mi rinfaccia il mio peso, lamenta di essere frustrato per non potermi portare in moto a causa del mio peso o di non potermi "esibire" al mare in costume a causa del mio aspetto fisico.
Tutto ciò mi sta distruggendo dentro, non riesco più ad avere interesse nelle cose quotidiane e non ho più alcun tipo di libido, molto spesso lo rifiuto non voglio fare l'amore con lui per paura del suo giudizio.
Ha da ridire sulla mia situazione lavorativa, dicendomi di essere svogliata che dovrei guadagnare di più e integrare le entrate con un secondo lavoro.
Mi sento costantemente sotto giudizio come se non fossi mai uscita dall'adolescenza e fossi sotto una lente d'ingrandimento.
Non ho più interessi, perfino uscire di casa mi crea disagio è come fossi apatica e nulla più mi interessasse.
Mi sento disprezzata, ogni volta che usciamo fa apprezzamenti davanti a me sulle ragazze che vede in giro, e io mi sento così piccola... Due anni fa sono rimasta incinta e ho dovuto interrompere la gravidanza perchè lui non voleva il bambino, io sto ancora più male da allora, non vuole cose come matrimonio o figli, dice di voler girare il mondo come me, voler fare un sacco di cose.
Riesce contemporaneamente a dirmi di amarmi ma che esteticamente sono enorme.
Non riesco a spiegargli ll mio dolore, a dirgli come mi fa sentire perchè se dovessi piangere nemmeno mi prende in considerazione e se do spiegazioni che lui non considera adatte mi accusa di dire cose senza senso.
L'unica soluzione ai miei occhi sarebbe letteralmente sparire, forse solo allora capirebbe il dolore che provo.
Come devo comportami, come posso riuscire a tornare a vivere una vita serena?
Vi chiedo scusa se ho scritto così tanto ma vorrei riuscire a far capire la situazione in cui mi trovo che per me è ormai invivibile.
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Il non avere più interessi, il dolore, pensare a farsi del male e voler sparire, aumentare di peso in modo considerevole e sentirsi giudicata e disprezzata, fanno ipotizzare che stia attraversando uno stato depressivo. Non possiamo diagnosticarglielo da qui, ovviamente, ma farebbe bene a consultare subito uno specialista per le verifiche del caso.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 701 visite dal 29/05/2022.
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