Cosa fare con lei? il mio futuro?
Sono stato un mese a una scuola d'inglese all'estero dove nelle ultime due settimane era presente una ragazza più grande di 4 anni (viene dal Sud America e parla meglio di me inglese, spagnolo e un po' di francese) con cui non ho fatto grande amicizia.
Gli ultimi 3 giorni qualcosa è sbocciato, una relazione semplice e romantica, la mia prima.
Sempre sorridente e rideva molto.
Ero l'uomo più felice del mondo in quei momenti. Ho iniziato a conoscerla.
Ritornato in Italia, per 6 settimane ci siamo sentiti al telefono con messaggi e videochiamate al max una volta ogni 2 settimane in cui abbiamo mantenuto un rapporto romantico e scherzoso e qualche volta parlato del futuro (incerto, ma programmabile).
Mi confida di avere problemi di ansia (si sente stressata, osservata e non riesce a dormire).
Come programmato ci siamo rivisti in vacanza per 4 giorni assieme ad altri amici in un altro paese.
L'ho trovata dal primo giorno diversa nei comportamenti e nelle parole: sempre al telefono, sempre con amici e lontana da me e dal contatto fisico, inizia a odiare ciò che prima la facevano sorridere, si offese per una cosa stupida.
Ho delle colpe naturalmente, ma causate anche come effetto di ciò: non l'ho aspettata per visitare un luogo come da programma in chat, ho fatto un commento sbagliato sul suo aspetto senza volerlo (non lo pensavo), parlando di me l'ho fatta piangere parlando di imperfezioni.
Tutto ciò che facevo era sbagliato come anche per me quello che diceva e faceva.
Un giorno mi chiese cosa avessimo in comune, le risposi: lavoro duro, eccellenti studenti, amiamo viaggiare,... Pianse affermando che non era sufficiente non avevamo nulla in comune.
Quel giorno dimenticai la passione per un genere di libri, mi pentii, forse se avessi aggiunto ciò non sarebbe finita così.
Aveva già programmato di rivedermi dopo 2 settimane in Italia, per le spese ha invitato altri 3 amici (io ne sono scontento), in questi giorni è avvenuto un vero cambiamento.
Il romanticismo si è spento e si è allontanata.
Inizia a rispondere veramente dopo tanto a poche domande.
Mi confida di evere "pensieri oscuri" e di essere soggetta a cambiamenti di umore ogni 5 minuti (la mattina felice, pomeriggio e sera triste).
Vuole ritornare nel suo paese.
Ho provato a stargli accanto ma oltre a non permettermelo ("non voglio parlarne") scrive infine "questo è il genere di pressione che mi fai" dopo un mio "spero che avremmo momenti piacevoli in questo tuo viaggio in Italia, spero di parlare di noi", risponde "io penso per il momento che non ci sarà un noi".
Sono quasi morto dentro sentendo ciò.
Dopo ciò, in un minuto risponde "fa caldo in Italia, dovrei portarmi vestiti per l'estate?
" Come nulla fosse.
Anche prima ho pensato di lasciarla, ma ora è troppo.
So che non è del tutto lei a parlare, ma mi ferisce.
Per me lei è al primo posto, nelle mie giornate.
Ma forse io sono stato solo usato come distrazione e guida turistica.
Ma vorrei aspettare che tornasse a casa sua nella speranza che si ricordi di me
Gli ultimi 3 giorni qualcosa è sbocciato, una relazione semplice e romantica, la mia prima.
Sempre sorridente e rideva molto.
Ero l'uomo più felice del mondo in quei momenti. Ho iniziato a conoscerla.
Ritornato in Italia, per 6 settimane ci siamo sentiti al telefono con messaggi e videochiamate al max una volta ogni 2 settimane in cui abbiamo mantenuto un rapporto romantico e scherzoso e qualche volta parlato del futuro (incerto, ma programmabile).
Mi confida di avere problemi di ansia (si sente stressata, osservata e non riesce a dormire).
Come programmato ci siamo rivisti in vacanza per 4 giorni assieme ad altri amici in un altro paese.
L'ho trovata dal primo giorno diversa nei comportamenti e nelle parole: sempre al telefono, sempre con amici e lontana da me e dal contatto fisico, inizia a odiare ciò che prima la facevano sorridere, si offese per una cosa stupida.
Ho delle colpe naturalmente, ma causate anche come effetto di ciò: non l'ho aspettata per visitare un luogo come da programma in chat, ho fatto un commento sbagliato sul suo aspetto senza volerlo (non lo pensavo), parlando di me l'ho fatta piangere parlando di imperfezioni.
Tutto ciò che facevo era sbagliato come anche per me quello che diceva e faceva.
Un giorno mi chiese cosa avessimo in comune, le risposi: lavoro duro, eccellenti studenti, amiamo viaggiare,... Pianse affermando che non era sufficiente non avevamo nulla in comune.
Quel giorno dimenticai la passione per un genere di libri, mi pentii, forse se avessi aggiunto ciò non sarebbe finita così.
Aveva già programmato di rivedermi dopo 2 settimane in Italia, per le spese ha invitato altri 3 amici (io ne sono scontento), in questi giorni è avvenuto un vero cambiamento.
Il romanticismo si è spento e si è allontanata.
Inizia a rispondere veramente dopo tanto a poche domande.
Mi confida di evere "pensieri oscuri" e di essere soggetta a cambiamenti di umore ogni 5 minuti (la mattina felice, pomeriggio e sera triste).
Vuole ritornare nel suo paese.
Ho provato a stargli accanto ma oltre a non permettermelo ("non voglio parlarne") scrive infine "questo è il genere di pressione che mi fai" dopo un mio "spero che avremmo momenti piacevoli in questo tuo viaggio in Italia, spero di parlare di noi", risponde "io penso per il momento che non ci sarà un noi".
Sono quasi morto dentro sentendo ciò.
Dopo ciò, in un minuto risponde "fa caldo in Italia, dovrei portarmi vestiti per l'estate?
" Come nulla fosse.
Anche prima ho pensato di lasciarla, ma ora è troppo.
So che non è del tutto lei a parlare, ma mi ferisce.
Per me lei è al primo posto, nelle mie giornate.
Ma forse io sono stato solo usato come distrazione e guida turistica.
Ma vorrei aspettare che tornasse a casa sua nella speranza che si ricordi di me
[#1]
Apparentemente si tratta di una ragazza con problemi sul piano affettivo ed emotivo. Che è un grosso segnale d'avvertimento: se intendi insistere, preparati a vivere ogni giorno sulle montagne russe.
A volte quando si ha poca esperienza in fatto di relazioni si può tendere ad attaccarsi a una persona così, che perlomeno non ti fa annoiare. Ma non so se questo sia il tuo caso.
Potrebbe comunque essere un rischio per la tua stessa stabilità emotiva. Quindi pensaci.
A volte quando si ha poca esperienza in fatto di relazioni si può tendere ad attaccarsi a una persona così, che perlomeno non ti fa annoiare. Ma non so se questo sia il tuo caso.
Potrebbe comunque essere un rischio per la tua stessa stabilità emotiva. Quindi pensaci.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Ho accettato di farle da guida turistica in Italia, perché accetto sempre qualcosa al niente. Facendomi del male. Abbiamo parlato, forse solo io. Mi offre solo amicizia, perché non vede un futuro realistico con me. Ora non ho niente. Devo accettare, ma non voglio un'amicizia falsa se poi non mi risponderà mai e bene. Ci credevo in lei, fino all'ultimo. Non so a chi chiedere aiuto professionale
[#3]
A uno psicologo. Puoi chiedere aiuto direttamente a uno psicologo attraverso un consulto diretto.
>>> Devo accettare
Chi l'ha detto?
>>> Ora non ho niente
Se accettassi avresti ancora di meno. Perché avresti perso un pezzo di dignità.
>>> Devo accettare
Chi l'ha detto?
>>> Ora non ho niente
Se accettassi avresti ancora di meno. Perché avresti perso un pezzo di dignità.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Lo psicologo dev'essere anche psicoterapeuta, cioè specializzato nel trattamento dei disturbi mentali. Lo psichiatra potrebbe esserti d'aiuto soprattutto sul piano medico/farmacologico. Ma anche diversi psichiatri si occupano di psicoterapia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 639 visite dal 27/05/2022.
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