Perché ho sempre avuto compagnie di amici ma non amici singoli?
Ultimamente ho deciso di iniziare un percorso psicologico con una nuova psicologa, ma per ora sono alla seconda seduta e ancora non so se questo psicologa sia adatta a me.
Ho deciso di andarci perché questo per me è un periodo di cambiamento, sono all’ultimo anno di liceo e sono stata ammessa in università a studiare scienze e tecniche psicologiche.
In realtà va tutto bene nella mia vita, ma essendo una persona molto riflessiva mi soffermo spesso a riflettere sulle mie debolezze, e riconosco da sempre che una di queste è la creazione di relazioni sociali.
Io sono stata fidanzata 3 Anni e mezzo durante il periodo dell’adolescenza (dai 14 ai 18), quindi ho già di mio delle grandi difficoltà a creare dei rapporti con dei ragazzi, in più mi sono accorta che io ho sempre avuto grandi compagnie di amici ma mai amici singoli.
Questa cosa ultimamente mi sta facendo un po’ soffrire perché mi accorgo che vado un po’ dove tira il vento, mi capita di non frequentare sempre le stesse persone ma vario durante il tempo, esco con amici ma poi quando torno a casa e ho bisogno di un sostegno o di potermi fidare di qualcuno non ho nessuno.
Spesso mi è capitato di pensare che determinate persone fossero mie amiche e di conseguenza persone di cui potermi fidare ma in realtà non è stato così, (io mi definisco un po’ ingenua).
Questa situazione mi porta a pensare che io frequento molte persone per non rimanere sola, per non riporre tutto in una persona, perché se i rapporti si dovessero rompere con quella persona io rimarrei completamente sola.
Questa consapevolezza di non avere nessuno di cui potermi fidare ciecamente, mi fa soffrire e mi fa sentire questa mia condizione di solitudine morale.
Mi sento un po’ incompresa dalla gente perché non riesco a coltivare amicizie sincere.
È una cosa morale?
Dovrei solo imparare a stare con me stessa ed accettare che posso solo fidarmi di me?
Oppure evidentemente ho io un problema con le relazioni sociali?
Grazie per l’attenzione
Ho deciso di andarci perché questo per me è un periodo di cambiamento, sono all’ultimo anno di liceo e sono stata ammessa in università a studiare scienze e tecniche psicologiche.
In realtà va tutto bene nella mia vita, ma essendo una persona molto riflessiva mi soffermo spesso a riflettere sulle mie debolezze, e riconosco da sempre che una di queste è la creazione di relazioni sociali.
Io sono stata fidanzata 3 Anni e mezzo durante il periodo dell’adolescenza (dai 14 ai 18), quindi ho già di mio delle grandi difficoltà a creare dei rapporti con dei ragazzi, in più mi sono accorta che io ho sempre avuto grandi compagnie di amici ma mai amici singoli.
Questa cosa ultimamente mi sta facendo un po’ soffrire perché mi accorgo che vado un po’ dove tira il vento, mi capita di non frequentare sempre le stesse persone ma vario durante il tempo, esco con amici ma poi quando torno a casa e ho bisogno di un sostegno o di potermi fidare di qualcuno non ho nessuno.
Spesso mi è capitato di pensare che determinate persone fossero mie amiche e di conseguenza persone di cui potermi fidare ma in realtà non è stato così, (io mi definisco un po’ ingenua).
Questa situazione mi porta a pensare che io frequento molte persone per non rimanere sola, per non riporre tutto in una persona, perché se i rapporti si dovessero rompere con quella persona io rimarrei completamente sola.
Questa consapevolezza di non avere nessuno di cui potermi fidare ciecamente, mi fa soffrire e mi fa sentire questa mia condizione di solitudine morale.
Mi sento un po’ incompresa dalla gente perché non riesco a coltivare amicizie sincere.
È una cosa morale?
Dovrei solo imparare a stare con me stessa ed accettare che posso solo fidarmi di me?
Oppure evidentemente ho io un problema con le relazioni sociali?
Grazie per l’attenzione
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È possibile che tu ti trovi ancora nella dimensione adolescenziale nella quale le dinamiche di gruppo hanno una certa prevalenza rispetto a quelle individuali. Crescendo, è tipico che ci si trovi a frequentare di meno i "grupponi" e di più gruppi più piccoli o singoli individui. Se tu però hai difficoltà a stringere relazioni significative con le persone, sul piano individuale, è effettivamente possibile che ti senta come una banderuola, cioè che stia in gruppo per mancanza di alternative. Ti limiti a fare la seguace senza prendere molte iniziative.
Finché la dimensione gruppale è prevalente, puoi sempre avere questa specie di rete di salvataggio. Ma guardando al futuro sarebbe bene che investissi sulla tua capacità di crearti le relazioni sociali che ti fanno bene, anche con l'aiuto di sedute psicologiche se necessario.
Nel frattempo ti suggerisco questo video, con un po' d'ironia e l'invito a sorriderci su:
https://www.youtube.com/watch?v=K1u7EXCZL9A
(cliccare sul link e poi su "Ok")
Finché la dimensione gruppale è prevalente, puoi sempre avere questa specie di rete di salvataggio. Ma guardando al futuro sarebbe bene che investissi sulla tua capacità di crearti le relazioni sociali che ti fanno bene, anche con l'aiuto di sedute psicologiche se necessario.
Nel frattempo ti suggerisco questo video, con un po' d'ironia e l'invito a sorriderci su:
https://www.youtube.com/watch?v=K1u7EXCZL9A
(cliccare sul link e poi su "Ok")
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 25/05/2022.
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