Non riesco a parlare con gli altri
Salve a tutti,
Ho 25 anni e mi sento una ragazza divertente, sciolta e alla mano però da sempre bloccata nel corpo di una che nella vita è sempre stata etichetta come bambina-ragazza-donna timida.
Dalle elementari fino alla laurea mi sono sempre sforzata tantissimo, e ho sempre studiato, ma comunque i risultati sono sempre stati medi, perché nel momento in cui mi devo mettere in gioco mi prende l'ansia: mi batte forte il cuore, divento rossa come un peperone, divento impacciata e perdo le parole, facendo alla fine la figura della stupida davanti a tutti.
Anche durante l'adolescenza le mie relazioni sociali erano limitate, non sono mai uscita più di tanto perché mi vergognavo, e non sono mai andata alle feste perché non mi piace farmi vedere.
Inutile dire che anche le relazioni sentimentali sono pari a 0 e addirittura mi blocco se qualcuno mi tocca una spalla o un fianco, perché penso alla ciccietta di più che potrebbe toccare.
Vorrei essere una di quelle persone che hanno sempre la risposta pronta e che se ne fregano del giudizio degli altri, ma di solito da quando penso ad una cosa da dire a quando (se) la dico mi passano un sacco di domande: posso dirlo?
Feriscono qualcuno?
È inappropriato?
È troppo?
E quando parlo e tutti gli occhi mi fissano mi sento morire, divento tesa, sudo.
Quello che mi dispiace di più però adesso è che sto lavorando, ed è una fantastica opportunità lavorativa accanto a persone fantastiche ed intelligenti, però sempre per tutti questi motivi non riesco a farmi valere e anche se ho un'idea o un dubbio non riesco mai a dirlo e quindi oltre che a perdere occasioni continuo a fare la figura dell'idiota (cosa che magari mi costerà anche il rinnovo del contratto).
Non mi piace questa situazione sono stanca di vivere una vita così.
Ma nonostante io continui a provare a non preoccuparmi degli altri, torno sempre al punto di partenza.
Ho 25 anni e mi sento una ragazza divertente, sciolta e alla mano però da sempre bloccata nel corpo di una che nella vita è sempre stata etichetta come bambina-ragazza-donna timida.
Dalle elementari fino alla laurea mi sono sempre sforzata tantissimo, e ho sempre studiato, ma comunque i risultati sono sempre stati medi, perché nel momento in cui mi devo mettere in gioco mi prende l'ansia: mi batte forte il cuore, divento rossa come un peperone, divento impacciata e perdo le parole, facendo alla fine la figura della stupida davanti a tutti.
Anche durante l'adolescenza le mie relazioni sociali erano limitate, non sono mai uscita più di tanto perché mi vergognavo, e non sono mai andata alle feste perché non mi piace farmi vedere.
Inutile dire che anche le relazioni sentimentali sono pari a 0 e addirittura mi blocco se qualcuno mi tocca una spalla o un fianco, perché penso alla ciccietta di più che potrebbe toccare.
Vorrei essere una di quelle persone che hanno sempre la risposta pronta e che se ne fregano del giudizio degli altri, ma di solito da quando penso ad una cosa da dire a quando (se) la dico mi passano un sacco di domande: posso dirlo?
Feriscono qualcuno?
È inappropriato?
È troppo?
E quando parlo e tutti gli occhi mi fissano mi sento morire, divento tesa, sudo.
Quello che mi dispiace di più però adesso è che sto lavorando, ed è una fantastica opportunità lavorativa accanto a persone fantastiche ed intelligenti, però sempre per tutti questi motivi non riesco a farmi valere e anche se ho un'idea o un dubbio non riesco mai a dirlo e quindi oltre che a perdere occasioni continuo a fare la figura dell'idiota (cosa che magari mi costerà anche il rinnovo del contratto).
Non mi piace questa situazione sono stanca di vivere una vita così.
Ma nonostante io continui a provare a non preoccuparmi degli altri, torno sempre al punto di partenza.
[#1]
Gentile ragazza, per aiutarla sarebbe meglio avere più notizie su di Lei, come vive, con chi, che infanzia, che educazione ha avuto, severa, normativa? Che studi ha compiuto, quel poco che scrive mi fa pensare che le sia utile e necessario un aiuto psicologico , un professionista col quale si senta sorretta e compresa , in una cosiddetta " alleanza terapeutica". Le consiglio in primis di recarsi dal suo medico di base , che conosce l'ambiente e le sue risorse, e farsi consigliare da lui la persona giusta. Il mondo non è fatto da persecutori, tanta gente ha proble
mi simili ai suoi, non tutte le ragazze sono magre e spigliate, che amiche ha, molto poche temo.
Ci riscriva, coraggio, da questa infelicità si può uscire..l'aspettiamo..
mi simili ai suoi, non tutte le ragazze sono magre e spigliate, che amiche ha, molto poche temo.
Ci riscriva, coraggio, da questa infelicità si può uscire..l'aspettiamo..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Ex utente
Grazie dottoressa per la sua risposta.
Io attualmente lavoro nell'amministrazione di un'azienda da qualche mese e mi sono laureata l'estate scorsa mi sono laureata in Economia Aziendale.
Vivo con i miei genitori (a cui voglio un mondo di bene, farei qualsiasi cosa per loro), che però sono stati quei genitori un pochino chiusi, ansiosi e all'antica che volevano la figlia perfetta.
La mia infanzia è andata avanti a suon di "[mio nome] questa cosa però non si dice" "[mio nome] questa cosa però non si fa" anche se semplicemente io volevo esprimere un'opinione contraria a quella generale oppure scherzare con mio fratello. O mangiavo troppo o troppo poco. Sono quei genitori i quali si aspettano che io trovi un lavoro part time, un marito e che mi faccia una famiglia, ma io non voglio un lavoro part time e non so nemmeno se vorrò mai dei figli, non l'ho deciso ancora, soprattutto considerando che mi terrorizza rapportarmi con un'altra persona.
Ho provato a parlarne con il mio medico, ma la sua opinione è che io sono solo una persona timida è che ognuno è fatto a modo suo. E non so più a chi rivolgermi come muovermi, perché, dicendolo in modo diretto (almeno online ci riesco) comunque ho veramente uno stipendio molto basso. Mi vergogno pure di andare dai pochi amici che ho a dire questa cosa.. cosa dico? Provo ansia a parlare con voi? Forse è anche offensiva come cosa dopo più di 10 anni di amicizia.
Mi sento un po' senza speranza
Io attualmente lavoro nell'amministrazione di un'azienda da qualche mese e mi sono laureata l'estate scorsa mi sono laureata in Economia Aziendale.
Vivo con i miei genitori (a cui voglio un mondo di bene, farei qualsiasi cosa per loro), che però sono stati quei genitori un pochino chiusi, ansiosi e all'antica che volevano la figlia perfetta.
La mia infanzia è andata avanti a suon di "[mio nome] questa cosa però non si dice" "[mio nome] questa cosa però non si fa" anche se semplicemente io volevo esprimere un'opinione contraria a quella generale oppure scherzare con mio fratello. O mangiavo troppo o troppo poco. Sono quei genitori i quali si aspettano che io trovi un lavoro part time, un marito e che mi faccia una famiglia, ma io non voglio un lavoro part time e non so nemmeno se vorrò mai dei figli, non l'ho deciso ancora, soprattutto considerando che mi terrorizza rapportarmi con un'altra persona.
Ho provato a parlarne con il mio medico, ma la sua opinione è che io sono solo una persona timida è che ognuno è fatto a modo suo. E non so più a chi rivolgermi come muovermi, perché, dicendolo in modo diretto (almeno online ci riesco) comunque ho veramente uno stipendio molto basso. Mi vergogno pure di andare dai pochi amici che ho a dire questa cosa.. cosa dico? Provo ansia a parlare con voi? Forse è anche offensiva come cosa dopo più di 10 anni di amicizia.
Mi sento un po' senza speranza
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Gentile ragazza, invece ecco una buona mossa, parlare con gli amici, non è offensivo, è umano, sincero, tenero, trovera' porte aperte e comprensione.. E il medico di base è tenuto a darle una mano e a non banalizzare liquidando la cosa con una battuta , gli chiede un parere , un aiuto, aggiunga dicendo anche a lui che si sente senza speranza... Lei giustamente chiede di essere presa sul serio perchè la sua vita gentile, disponibile l'ha portata a questo.
Le auguro di osare , di avere il coraggio di sperare, aspettarsi risposte intelligenti, serie, come merita. Auguri di cuore !
Le auguro di osare , di avere il coraggio di sperare, aspettarsi risposte intelligenti, serie, come merita. Auguri di cuore !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 24/05/2022.
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