Attacco di panico e rifiuto visita psicologica

Buongiorno, scrivo perché preoccupata per mia sorella.
Mia sorella, 27 anni, è da un anno che soffre di attacchi di panico, all'inizio il primo episodio le è venuto con grida improvvise e difficoltà respiratorie, questo perché qualche attimo prima si era spaventata per un problema salutare (aveva mangiato qualcosa che sembrava averle fatto male).
Gli episodi successivi invece hanno avuto sintomi maggiori che mi fanno preoccupare: iniziano con sguardo assente mentre piange a bocca spalancata, poi sembra perdere le forze cadendo a terra, la lingua le esce in fuori e inizia a tremarle il braccio, diventando pallida e fredda, a volte accompagnati da tachicardia.
Gli episodi successivi appena descritti, si sono presentati a distanza di mesi dal primo, e stavolta la causa è stata di tipo nervoso, ovvero quando lei si sente attaccata dagli altri in una discussione.
Tutto questo (tranne il primo episodio) è successo perché i miei genitori si sono scagliati su di lei perché hanno scoperto avere una relazione con un ragazzo che le chiedeva dei soldi in continuazione, un ragazzo che a detta di mia sorella era bravo e la amava, ma che secondo tutti in famiglia pensiamo che le chiedeva dei soldi perché pensava che l'attività commerciale di mia sorella aveva del guadagno (in realtà non è così perché ci sono stati dei mesi in cui non è entrato nessun cliente) , mentre lui con la sua di attività commerciale non riusciva ad arrivare a fine mese.

I miei genitori, scoperta la relazione, ci sono rimasti parecchio delusi soprattutto perché per aprire l'attività di mia sorella si sono indebitati.
Inoltre, mia sorella è sempre stata una ragazza solitaria, ma non perché lo volesse lei, anzi è molto solare, ma perché non ha mai trovato le persone giuste, sia amiche e ragazzi, che volessero uscire con lei.
Questo l'ha portata ad avere una bassa autostima di sé stessa e a restare sempre da sola.
Proprio questo sentirsi sola credo l'abbia fatta innamorare di una persona che le ha mostrato interesse, seppur poi le chiedeva dei soldi.
Ho provato a convincerla ad andare da un psicologo per curare questi attacchi e per ricredere in sé, ma lei non ne vuole sapere.

Come posso convincerla e come posso aiutarla?
Ho paura che prima o poi negli anni possa venirle una depressione e soprattutto non voglio che continui ad essere sola.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Le consiglio innanzitutto una visita presso il medico di medicina generale, al fine di escludere eventuali cause organiche.
I sintomi che Lei elenca infatti possono afferire anche ad altre cause oltre a quelle psicologiche.

Nel caso occorresse una visita specialistica psicologica o psichiatrica, sarà il medico stesso a prescrivergliela e a insistere che la ragazza la effettui.

Mi dispiace per la Sua preoccupazione di sorella, ma trovo che sia fondata.

Un caro saluto.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, la ringrazio per la risposta. In effetti non avevo mai hai pensato ad una possibile causa organica. In tal caso penso sia sempre a livello neurologico no? L'altro ieri si è presentato un altro attacco di panico, stavolta di lieve entità rispetto a quelli descritti, cosa non più successa dal primo episodio poiché gli altri sono stati come nella mia descrizione. È successo che mio figlio si era fatto male per un incidente causato sia da mia sorella ma anche da me, lei si è sentita subito in colpa mettendosi a piangere solamente fin quando mia madre non l'ha attaccata verbalmente scaricando su di lei la colpa ed è stato a quel punto che lei ha iniziato nuovamente ad avere uno sguardo assente e a spalancare la bocca piangendo, nel mentre cercava di dire a mia madre che io potevo spiegarle l'accaduto, ma naturalmente le parole non le uscivano bene.
Nel mio post precedente avevo dimenticato a dire che quando è successo il primo episodio di attacco di panico, tutti pensavamo che fosse uno shock anafilattico e così l'abbiamo portata al pronto soccorso dove li le hanno somministrato una Bentelan se non erro. Da quel momento in poi ogni volta che le viene un attacco lei prende dopo la Bentelan e si calma iniziando a fare respiri profondi, ma fino all'indomani è come se dentro di sé si sentisse stanca e leggermente stordita.
Lei da psicologa cosa farebbe in questi casi? Come potrei convincerla a farsi visitare? Andare dal proprio medico di famiglia le dico la verità non credo che lo farà, perché mio padre è un medico ma lui tende a sottovalutare la cosa, pensando che basta che lei si calmi e tutto finisce lì. In realtà io credo che nel tempo la cosa possa peggiorare soprattutto in relazione al fatto che lei attualmente vive come se fosse costretta a stare a casa, non ha amiche, piange in continuazione perché pensa a quella persona che lei credeva di amare, e in tutto questo passa le sue giornate con la consapevolezza di aver deluso i propri genitori.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"..Lei da psicologa cosa farebbe in questi casi?.."
Proprio quello verso cui La ho orientata.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
La ringrazio dottoressa, cercherò di convincere mia sorella a farsi visitare, sperando che la situazione migliori nel tempo.
Le auguro una buona serata.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Grazie, ricambio.
Auspico che riesca nell'intento, con Sua sorella.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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