Interiormente mi sento un'altra persona, è come se fossi bloccato in un corpo?
Buonasera sono un ragazzo 18enne, mi fa molto piacere consultare gli psicologi online è ancora meglio
Scrivo perché ho... Non proprio un disagio non è proprio un problema grave in cui soffro molto però mi sento sopratutto intrappolato, è come se interiormente mi sentissi un'altra persona, un po' come le persone che cambiano sesso, tipo uomo che si sente donna o donna che si sente uomo, è una cosa del genere solo che io mi sento sempre dello stesso sesso, è come se mi sentissi intrappolato in me stesso, nell'immagine che il mondo vede di me ecco.
Per esempio non so mi piacerebbe vestirmi come un uomo di 30/40 anni e non come un ragazzo della mia età
O che ne so... Desidero rasarmi i capelli con la lametta per essere pelato
Si lo so è un po' imbarazzante da dire menomale che ci stanno questi siti
È come se interiormente non c'e me stesso ma un uomo di 40 anni anche avere certi atteggiamenti o modi di fare che manifesto in completa solitudine Oppure quando guardo un uomo di 40 anni, mi piacerebbe essere come si vestono o magari vorrei avere le mani pelose o roba del genere
E di questo me ne vergogno
Anzi qualche volta prendo face app e mi modifico togliendomi i capelli oppure invecchiandomi la faccia per vedere come sarò a 40 anni
E mi piace vedermi più vecchio
Sono una persona strana o con qualche disturbo?
Scrivo perché ho... Non proprio un disagio non è proprio un problema grave in cui soffro molto però mi sento sopratutto intrappolato, è come se interiormente mi sentissi un'altra persona, un po' come le persone che cambiano sesso, tipo uomo che si sente donna o donna che si sente uomo, è una cosa del genere solo che io mi sento sempre dello stesso sesso, è come se mi sentissi intrappolato in me stesso, nell'immagine che il mondo vede di me ecco.
Per esempio non so mi piacerebbe vestirmi come un uomo di 30/40 anni e non come un ragazzo della mia età
O che ne so... Desidero rasarmi i capelli con la lametta per essere pelato
Si lo so è un po' imbarazzante da dire menomale che ci stanno questi siti
È come se interiormente non c'e me stesso ma un uomo di 40 anni anche avere certi atteggiamenti o modi di fare che manifesto in completa solitudine Oppure quando guardo un uomo di 40 anni, mi piacerebbe essere come si vestono o magari vorrei avere le mani pelose o roba del genere
E di questo me ne vergogno
Anzi qualche volta prendo face app e mi modifico togliendomi i capelli oppure invecchiandomi la faccia per vedere come sarò a 40 anni
E mi piace vedermi più vecchio
Sono una persona strana o con qualche disturbo?
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Gentile utente,
senza parlarti di persona non si può dire molto, forse però alcune riflessioni possono aiutarti ad accettare con simpatia e senza eccessive preoccupazioni questa tua voglia di essere "altro".
Dalla nascita ai vent'anni c'è un rapido sviluppo; l'adolescenza in particolare dà a questo sviluppo una notevole accelerata, per cui non solo il corpo si allunga, i muscoli si irrobustiscono, la voce cambia: si viene bombardati di ormoni che non riguardano solo la sfera sessuale, ma investono tutto, determinando i bruschi cambiamenti di umore, le crisi di sofferenza, e inevitabilmente il non riconoscersi più nella propria identità, né corporea, né mentale, e nemmeno sociale. Non ci si sente più dentro la propria pelle, nelle proprie relazioni, nel proprio ruolo.
Si comincia allora a sognare ciò che si sta diventando, ad anticiparlo con la fantasia. E' l'epoca in cui ci si chiede cosa si farà da grande... perché dunque dovremmo privarci di pensare come si sarà nell'aspetto, da grande?
Le idee non sono più quelle che erano "normali" per anni, ma ancora le nuove idee non sono definite; a volte fantastichiamo, elaborando queste nuove idee nella mente.
Perché non dovremmo avere la stessa curiosità per la transizione del nostro aspetto?
Ma tu fai più di questo: oltre a fantasticare, vorresti proprio attuare il cambiamento.
Leggendo le tue parole pensavo a un certo travestitismo: uomini e donne che non vogliono cambiare sesso, vogliono però esplorare l'altra dimensione attraverso gli abiti, gli atteggiamenti, le frequentazioni, etc.
In fondo, il carnevale non nasce proprio da questa volontà di essere altro, uscendo dai propri schemi abituali? E gli attori non vivono proprio di questo? Gli scrittori non si calano in situazioni e sentimenti diversi dai loro?
Dunque prova a vedere se si tratta di questo, anziché osservare i tuoi esperimenti di cambiamento con la preoccupazione di essere "una persona strana o con qualche disturbo".
Scrivici quando vuoi e sii sereno.
senza parlarti di persona non si può dire molto, forse però alcune riflessioni possono aiutarti ad accettare con simpatia e senza eccessive preoccupazioni questa tua voglia di essere "altro".
Dalla nascita ai vent'anni c'è un rapido sviluppo; l'adolescenza in particolare dà a questo sviluppo una notevole accelerata, per cui non solo il corpo si allunga, i muscoli si irrobustiscono, la voce cambia: si viene bombardati di ormoni che non riguardano solo la sfera sessuale, ma investono tutto, determinando i bruschi cambiamenti di umore, le crisi di sofferenza, e inevitabilmente il non riconoscersi più nella propria identità, né corporea, né mentale, e nemmeno sociale. Non ci si sente più dentro la propria pelle, nelle proprie relazioni, nel proprio ruolo.
Si comincia allora a sognare ciò che si sta diventando, ad anticiparlo con la fantasia. E' l'epoca in cui ci si chiede cosa si farà da grande... perché dunque dovremmo privarci di pensare come si sarà nell'aspetto, da grande?
Le idee non sono più quelle che erano "normali" per anni, ma ancora le nuove idee non sono definite; a volte fantastichiamo, elaborando queste nuove idee nella mente.
Perché non dovremmo avere la stessa curiosità per la transizione del nostro aspetto?
Ma tu fai più di questo: oltre a fantasticare, vorresti proprio attuare il cambiamento.
Leggendo le tue parole pensavo a un certo travestitismo: uomini e donne che non vogliono cambiare sesso, vogliono però esplorare l'altra dimensione attraverso gli abiti, gli atteggiamenti, le frequentazioni, etc.
In fondo, il carnevale non nasce proprio da questa volontà di essere altro, uscendo dai propri schemi abituali? E gli attori non vivono proprio di questo? Gli scrittori non si calano in situazioni e sentimenti diversi dai loro?
Dunque prova a vedere se si tratta di questo, anziché osservare i tuoi esperimenti di cambiamento con la preoccupazione di essere "una persona strana o con qualche disturbo".
Scrivici quando vuoi e sii sereno.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 21/05/2022.
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