Perché ho pensieri ricorrenti e intrusivi che causano pianti incontrollati?
Salve a tutti, sono una ragazza di 19 anni e da circa un mese ho crisi di pianto e di ansia tutti i giorni più volte al giorno provocate da pensieri intrusivi riguardanti ad esempio l’università (poiché forse dovrei dare di più (lo studio è sempre stato il centro della mia esistenza e non dare, tramite la scelta della mia facoltà il massimo, mi fa stare male), il confronto con mio fratello sempre dieci passi avanti a me, non avere mai avuto una relazione (ed il pensiero di non riuscire mai ad averla), il mio altro fratello che soffre di depressione e disturbi ossessivo compulsivi che non so come aiutare; ma più in generale non riuscire ad essere la persona che vorrei (non riuscendo neanche a capire come dovrebbe essere).
Ora ogni volta che questo succede riesco ad arrivare ad un momento di pace, a razionalizzare i pensieri riportandomi ad una visione oggettiva (e quindi a calmarmi), ma questa sensazione dura pochi minuti, poco dopo i pensieri tornano e non riesco a liberarmi da questo ciclo.
Ho pensato che parte di questa forte ansia fosse derivante dalla pillola anticoncezionale che ho iniziato a prendere da qualche mese, potrebbe?
Ripeto che razionalmente capisco che parte dei miei pensieri sia errato ma il loro impatto è comunque devastante.
Spero possiate darmi qualche consiglio, vi ringrazio.
Ora ogni volta che questo succede riesco ad arrivare ad un momento di pace, a razionalizzare i pensieri riportandomi ad una visione oggettiva (e quindi a calmarmi), ma questa sensazione dura pochi minuti, poco dopo i pensieri tornano e non riesco a liberarmi da questo ciclo.
Ho pensato che parte di questa forte ansia fosse derivante dalla pillola anticoncezionale che ho iniziato a prendere da qualche mese, potrebbe?
Ripeto che razionalmente capisco che parte dei miei pensieri sia errato ma il loro impatto è comunque devastante.
Spero possiate darmi qualche consiglio, vi ringrazio.
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La pillola può dare variazioni dell'umore, ma non è facile capire se dipenda davvero da quello o da altri fattori. Di questo dovresti parlare con il ginecologo che ti segue o con il tuo medico.
In effetti ciò di cui parli sembrerebbe più legato all'umore che all'ansia, o meglio, a un'ansia di "non essere abbastanza" che alla fine si va a scaricare sull'umore.
In effetti ciò di cui parli sembrerebbe più legato all'umore che all'ansia, o meglio, a un'ansia di "non essere abbastanza" che alla fine si va a scaricare sull'umore.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 21/05/2022.
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