Ricordi ossessivi e tic
Salve, sono una ragazza che ha sofferto di depressione.
Sono stata in cura da uno psichiatra per un breve periodo e poi due anni dallo psicologo (su consiglio dello stesso psichiatra).
Tuttavia ad un certo punto, il mio rapporto con lo psicologo si è incrinato, tanto da non riuscire più a continuare il mio percorso.
Avrei continuato con un altro psicologo, ma sfortunatamente quello era l’unico che la mia asl poteva fornirmi e non potevo permettermene uno privato.
Perciò ho semplicemente interrotto il percorso senza cominciarne un altro.
Un paio di anni fa però, inizio ad avere alcuni problemi personali e questo ha ovviamente ripercussioni sul mio stato di salute mentale, in particolare, inizio a sentire un fortissimo stress, mai provato prima.
Inoltre, noto che durante il lockdown, sempre più spesso, inizio ad avere flashback di brutti ricordi, in particolare di alcune brutte figure fatte in passato e mi preoccupo di quello che gli altri possono aver pensato di me (infatti la mia autostima è calata nettamente)
Questi ricordi sono davvero ossessivi, arrivando anche a 30 al giorno.
Per evitare di pensarci troppo, inizio a sviluppare delle sorta di tic (schioccare la lingua, dire basta ad alta voce, chiamarmi per nome a mo’ di rimprovero, iniziando a leggere ad alta voce quelli che stavo leggendo pochi secondi prima, ecc.) in modo da distogliere la mia attenzione dal ricordo, e concentrarmi sul suono che produco.
Inizialmente, questi tic erano fatti in modo del tutto conscio, per nulla istintivo, ma con il passare del tempo sono diventati sempre più naturali, una sorta di reazione immediata al brutto ricordo.
Tanto che a volte mi è capitato di avere questi tic anche quando non volevo, ad esempio quando qualcuno poteva sentirmi (anche se i brutti ricordi non mi saltano mai in mente se sono impegnata in una conversazione o se sono in giro)
Io ovviamente sto cercando già da un po’ un altro psicologo con cui iniziare un nuovo percorso e risolvere questi nuovi problemi.
Tuttavia nel frattempo vorrei sapere se questi tic fossero solo un’abitudine e il vero problema fossero solo i ricordi così intrusivi, o se potessero essere dovuti a qualche sindrome più specifica.
(Ovviamente so che un post non può sostituire una visita e che la diagnosi non può essere altro che approssimativa, ma, come detto, ho intenzione di iniziare a vedere un altro psicologo, è semplicemente un modo per togliermi un dubbio nel frattempo)
Grazie per il vostro tempo e per le eventuali risposte
Sono stata in cura da uno psichiatra per un breve periodo e poi due anni dallo psicologo (su consiglio dello stesso psichiatra).
Tuttavia ad un certo punto, il mio rapporto con lo psicologo si è incrinato, tanto da non riuscire più a continuare il mio percorso.
Avrei continuato con un altro psicologo, ma sfortunatamente quello era l’unico che la mia asl poteva fornirmi e non potevo permettermene uno privato.
Perciò ho semplicemente interrotto il percorso senza cominciarne un altro.
Un paio di anni fa però, inizio ad avere alcuni problemi personali e questo ha ovviamente ripercussioni sul mio stato di salute mentale, in particolare, inizio a sentire un fortissimo stress, mai provato prima.
Inoltre, noto che durante il lockdown, sempre più spesso, inizio ad avere flashback di brutti ricordi, in particolare di alcune brutte figure fatte in passato e mi preoccupo di quello che gli altri possono aver pensato di me (infatti la mia autostima è calata nettamente)
Questi ricordi sono davvero ossessivi, arrivando anche a 30 al giorno.
Per evitare di pensarci troppo, inizio a sviluppare delle sorta di tic (schioccare la lingua, dire basta ad alta voce, chiamarmi per nome a mo’ di rimprovero, iniziando a leggere ad alta voce quelli che stavo leggendo pochi secondi prima, ecc.) in modo da distogliere la mia attenzione dal ricordo, e concentrarmi sul suono che produco.
Inizialmente, questi tic erano fatti in modo del tutto conscio, per nulla istintivo, ma con il passare del tempo sono diventati sempre più naturali, una sorta di reazione immediata al brutto ricordo.
Tanto che a volte mi è capitato di avere questi tic anche quando non volevo, ad esempio quando qualcuno poteva sentirmi (anche se i brutti ricordi non mi saltano mai in mente se sono impegnata in una conversazione o se sono in giro)
Io ovviamente sto cercando già da un po’ un altro psicologo con cui iniziare un nuovo percorso e risolvere questi nuovi problemi.
Tuttavia nel frattempo vorrei sapere se questi tic fossero solo un’abitudine e il vero problema fossero solo i ricordi così intrusivi, o se potessero essere dovuti a qualche sindrome più specifica.
(Ovviamente so che un post non può sostituire una visita e che la diagnosi non può essere altro che approssimativa, ma, come detto, ho intenzione di iniziare a vedere un altro psicologo, è semplicemente un modo per togliermi un dubbio nel frattempo)
Grazie per il vostro tempo e per le eventuali risposte
[#1]
Buonasera,
Ovviamente non le posso dare una diagnosi in questo contesto ma probabilmente il disturbo che manifesta è una compulsione che aiuta l’allontanamento dei pensieri intrusivi.
Viene quindi messa in atto per placare l’altro comportamento.
È importante considerare però tanti fattori come la frequenza, come questo disturbo incide nella sua vita privata, nelle sue conversazioni, se le occupa tanto tempo e tanta energia.
Quindi un colloquio più attento e un’analisi più approfondita è di fondamentale importanza per una diagnosi e per progettare un percorso di terapia.
Ovviamente non le posso dare una diagnosi in questo contesto ma probabilmente il disturbo che manifesta è una compulsione che aiuta l’allontanamento dei pensieri intrusivi.
Viene quindi messa in atto per placare l’altro comportamento.
È importante considerare però tanti fattori come la frequenza, come questo disturbo incide nella sua vita privata, nelle sue conversazioni, se le occupa tanto tempo e tanta energia.
Quindi un colloquio più attento e un’analisi più approfondita è di fondamentale importanza per una diagnosi e per progettare un percorso di terapia.
Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it
[#2]
Il problema è la tendenza all'ossessività. Ciò significa che si ha facilità a soffrire sia di ossessioni sorte in modo spontaneo, sia di abitudini ("rituali" è il nome esatto in questo contesto) che si mettono in atto per cercare di scacciare altre ossessioni e che poi si trasformano esse stesse in ossessioni.
Il fatto di chiedere rassicurazioni qui al suo "dubbio" è anche questa una manifestazione di ossessività, cioè di ansia. Ma non solo da qui non è possibile risolverle il problema, chiedere rassicurazioni alimenta l'ansia. Questo glielo dirà anche il terapeuta a cui si rivolgerà.
Il fatto di chiedere rassicurazioni qui al suo "dubbio" è anche questa una manifestazione di ossessività, cioè di ansia. Ma non solo da qui non è possibile risolverle il problema, chiedere rassicurazioni alimenta l'ansia. Questo glielo dirà anche il terapeuta a cui si rivolgerà.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 16/05/2022.
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