Problemi relazionali e voglia di stare sola
Buonasera, scrivo non per una diagnosi ma piuttosto per avere degli spunti di riflessione.
Purtroppo è da qualche mese che sono stata costretta ad abbondare la terapia a causa di problemi economici.
Quindi vorrei scrivere qui.
Ho 25 anni e da qualche anno a questa parte sento che dentro di me è cambiato qualcosa, quello che mi assilla è capire se è qualcosa di normale e quindi considerarlo un processo di 'crescita' oppure sto subendo un declino psicologico.
Dal periodo del lockdown ho lasciato il mio ex ragazzo perché non lo amavo e non trovavo più il motivo per andare avanti e da quell'episodio che mi sento cambiata.
Mi spiego, il periodo subito successivo ho iniziato a dedicarmi totalmente a me stessa, concentrandomi sugli studi con grande successo e curando la mia forma fisica.
Ho convalidato tantissimi esami con la lode e ho perso 6 kg e ho iniziato ad apprezzarmi molto di più fisicamente.
Allo stesso tempo però, nell'autunno successivo, mi sono totalmente isolata.
Non avevo voglia di parlare con nessuno avevo proprio il desiderio di stare sola, cioè il pensiero di stare sola.
Ma SOLA davvero cioè senza scambiare messaggi WhatsApp con nessuno, senza parlare con nessuno e stare chiusa in camera da sola a vedere film il sabato sera mi rendeva proprio felice.
Appena una persona mi inviava un messaggio o mi chiedeva come stessi mi irritava e non rispondevo.
Ad oggi la situazione è leggermente diversa, mi sono aperta un pochino di più ma non totalmente, soffro di fobia sociale e mi sento in tensione in presenza di gruppi di amici e rimango tendenzialmente solitaria e lontana dalla socializzazione.
Ho poca voglia di stringere nuovi rapporti sia di amicizia che relazionali, mi sento totalmente disinteressata agli altri ed evito occasioni di incontro con gruppi.
Inoltre, in futuro, non mi vedo impegnata stabilmente con nessuno.
Il mio pensiero fisso è la carriera.
Questa cosa mi fa un pochino di paura, ho paura di crearmi una vita in mancanza di figure importanti con cui avere relazioni soddisfacenti, come dovrebbe essere.
Di essere una persona fredda e priva di legami affettivi.
Una cosa che ho notato, inoltre è il fatto che non sento la mancanza di NESSUNO.
Ho fatto un viaggio di 2 settimane lontana dalla mia famiglia e non ho sofferto la minima mancanza di mia madre o mio padre o mio fratello, amiche/amici.
ZERO.
A volte mi sembra di non voler bene a nessuno.
Purtroppo è da qualche mese che sono stata costretta ad abbondare la terapia a causa di problemi economici.
Quindi vorrei scrivere qui.
Ho 25 anni e da qualche anno a questa parte sento che dentro di me è cambiato qualcosa, quello che mi assilla è capire se è qualcosa di normale e quindi considerarlo un processo di 'crescita' oppure sto subendo un declino psicologico.
Dal periodo del lockdown ho lasciato il mio ex ragazzo perché non lo amavo e non trovavo più il motivo per andare avanti e da quell'episodio che mi sento cambiata.
Mi spiego, il periodo subito successivo ho iniziato a dedicarmi totalmente a me stessa, concentrandomi sugli studi con grande successo e curando la mia forma fisica.
Ho convalidato tantissimi esami con la lode e ho perso 6 kg e ho iniziato ad apprezzarmi molto di più fisicamente.
Allo stesso tempo però, nell'autunno successivo, mi sono totalmente isolata.
Non avevo voglia di parlare con nessuno avevo proprio il desiderio di stare sola, cioè il pensiero di stare sola.
Ma SOLA davvero cioè senza scambiare messaggi WhatsApp con nessuno, senza parlare con nessuno e stare chiusa in camera da sola a vedere film il sabato sera mi rendeva proprio felice.
Appena una persona mi inviava un messaggio o mi chiedeva come stessi mi irritava e non rispondevo.
Ad oggi la situazione è leggermente diversa, mi sono aperta un pochino di più ma non totalmente, soffro di fobia sociale e mi sento in tensione in presenza di gruppi di amici e rimango tendenzialmente solitaria e lontana dalla socializzazione.
Ho poca voglia di stringere nuovi rapporti sia di amicizia che relazionali, mi sento totalmente disinteressata agli altri ed evito occasioni di incontro con gruppi.
Inoltre, in futuro, non mi vedo impegnata stabilmente con nessuno.
Il mio pensiero fisso è la carriera.
Questa cosa mi fa un pochino di paura, ho paura di crearmi una vita in mancanza di figure importanti con cui avere relazioni soddisfacenti, come dovrebbe essere.
Di essere una persona fredda e priva di legami affettivi.
Una cosa che ho notato, inoltre è il fatto che non sento la mancanza di NESSUNO.
Ho fatto un viaggio di 2 settimane lontana dalla mia famiglia e non ho sofferto la minima mancanza di mia madre o mio padre o mio fratello, amiche/amici.
ZERO.
A volte mi sembra di non voler bene a nessuno.
[#1]
Gentile Utente,
non conosco la storia che ha vissuto con il suo ex ragazzo, né le sue dinamiche familiari, né quelle con i suoi amici, perciò il mio consulto potrà essere di carattere generale.
Sembra che lei in questo momento abbia la necessità di vivere se stessa, di curarsi, di arrivare dove vuole, e sembra anche che lo stia facendo dopo un lungo periodo in cui non si è data questa priorità.
Ora si chieda: cosa rappresentano per lei le persone da cui si è progressivamente allontanata?
Sono persone che vede ancora bene al suo fianco per chi è lei oggi?
Dalle sue parole non percepisco la voglia di chiudersi e di isolarsi, ma quella di volere accanto delle amicizie piuttosto che un partner con cui senta che valga la pena di condividere il proprio tempo.
Un altro piccolo spunto di riflessione:
"ho paura di crearmi una vita in mancanza di figure importanti con cui avere relazioni soddisfacenti, come dovrebbe essere." DOVREBBE essere per chi? Per lei?
O per delle regole sociali che pensa di dover rispettare a tutti i costi?
L'indipendenza e l'ascolto dei propri bisogni non sono per natura da demonizzare, anzi le offrono l'opportunità di capire di cosa realmente ha bisogno.
Augurandole di riavere presto la possibilità di riprendere con la terapia, la invito a vivere se stessa in questo momento per chi sente di essere.
Saluti
non conosco la storia che ha vissuto con il suo ex ragazzo, né le sue dinamiche familiari, né quelle con i suoi amici, perciò il mio consulto potrà essere di carattere generale.
Sembra che lei in questo momento abbia la necessità di vivere se stessa, di curarsi, di arrivare dove vuole, e sembra anche che lo stia facendo dopo un lungo periodo in cui non si è data questa priorità.
Ora si chieda: cosa rappresentano per lei le persone da cui si è progressivamente allontanata?
Sono persone che vede ancora bene al suo fianco per chi è lei oggi?
Dalle sue parole non percepisco la voglia di chiudersi e di isolarsi, ma quella di volere accanto delle amicizie piuttosto che un partner con cui senta che valga la pena di condividere il proprio tempo.
Un altro piccolo spunto di riflessione:
"ho paura di crearmi una vita in mancanza di figure importanti con cui avere relazioni soddisfacenti, come dovrebbe essere." DOVREBBE essere per chi? Per lei?
O per delle regole sociali che pensa di dover rispettare a tutti i costi?
L'indipendenza e l'ascolto dei propri bisogni non sono per natura da demonizzare, anzi le offrono l'opportunità di capire di cosa realmente ha bisogno.
Augurandole di riavere presto la possibilità di riprendere con la terapia, la invito a vivere se stessa in questo momento per chi sente di essere.
Saluti
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 15/05/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.