L'ansia patologica può davvero generare tutto questo?
scrivo principalmente in area cardiologia per un motivo ben preciso, soffro da anni ormai di tachicardia, cardiopalmo e soprattutto extrasistoli.
quando provo a camminare anche un a passo lento mi sento come se fossi un cardiopatico, avverto un affanno fortissimo e iniziano le aritmie al cuore che mi fanno andare successivamente nel panico totale, aumentando ancora di più la frequenza cardiaca e probabilmente anche la pressione arteriosa.
il dottor Cecchini nell'area cardiologia mi ha sempre detto di non preoccuparmi e di curare l'ansia nonostante io creda che il panico o l'ansia NON possano scatenare sintomi così di pertinenza cardiologica (a riposo sto male, durante attività fisica peggio) nel senso che, il mio pensiero sta nel chiedermi "ma davvero l'ansia può generare tutto questo?
secondo me c'è altro, ho un problema a livello cardiaco SICURAMENTE" proprio perché i sintomi sono qualcosa che non posso controllare, come ad esempio le extrasistoli che mi stanno rovinando la vita.
le abbiamo tutti certo, chi non le avverte e chi le avverte ma quando diventano così intollerabili mi sale la paura e il terrore della possibile e reale patologia cardiaca.
gli esami che ho fatto, gli ultimi risalenti a 10/11 mesi fa circa, hanno escluso patologie cardiache e anche di ritmo (sarà che quel giorno non ho avvertito determinati sintomi) a parte un lieve-moderato soffio mitralico, di cui il cardiologo mi disse che non quello non è la causa dei miei sintomi, anche se io non ci credo granché.
ora che sia l'insufficienza alla valvola mitrale, che sia un problema del ritmo cardiaco, che sia solo un'eccessiva ossessione e focalizzazione sul cuore mi crea disagio COSTANTEMENTE.
ho iniziato pochi giorni fa con uno psicoterapeuta la terapia appunto per "almeno" risolvere il problema fobia/ossessione/ansia a riguardo della mia salute e soprattutto del cuore, ma i sintomi ci stanno e ci saranno sempre secondo me! le extrasistoli sono un fenomeno che non controlli, certo neanche il battito cardiaco puoi farlo smettere e ripartire quando vuoi ma quello puoi controllarlo con il rilassamento o con lo stress, facendolo diminuire o aumentare di frequenza (questo io lo chiamo controllo) ma quando vengono questi battiti fuori tempo?
non puoi fare nulla, sono improvvisi, forti, alle volte continue e sembra che il cuore stia davvero per andare in fibrillazione... tutto questo sorge come sbattere il mignolo del piede in uno spigolo, succede d'impatto e ti lascia praticamente paralizzato e dolorante come un pugno nell'occhio.
ogni volta che avverto questi battiti fuori tempo che FORSE sono normali (anche se non credo che i miei sono poi così normali) è come se io morissi e tornassi in vita per frazioni di secondi, pensate quindi la mia sofferenza psicologica per colpa di questo problema che non posso controllare quanto mi faccia soffrire e mi rovini la vita, e infatti non ho una vita, a 23 anni.
cosa dovrei fare?
come affronti questa cosa?
siamo preoccupati per i Suoi dati corporei. Se il peso riportato di 45-50 Kg fosse (sperabilmente) errato, cortesemente lo corregga nell'anagrafica: non è irrilevante nel confronti del problema che ci porta!
Le risponderemo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
sembra assai strano che tutti i consulti cardiologici in presenza non abbiano rilevato e segnalato il sottopeso, per noi molto evidente e da Lei confermato. Ma noi - dalla nostra postazione online, qui - non sappiamo null'altro di Lei e della Sua storia clinica, al di là delle poche righe del consulto.
Questo rende difficile rispondere alla Sua domanda:
"L'ansia patologica può davvero generare tutto questo?"
La risposta è: sì, certo, è possibile. Ma non è detto che lo sia.
Fortunatamente Lei ha ".. iniziato pochi giorni fa con uno psicoterapeuta la terapia appunto per "almeno" risolvere il problema fobia/ossessione/ansia a riguardo della mia salute e soprattutto del cuore".
Una diagnosi differenziale, che metta in dialogo organico e psichico, diverrà fondamentale.
Altresì occorrerà mettere mano alla problematica del sottopeso, che confina con i disturbi del comportamento alimentare; e sulla quale Lei non sembra interrogarsi, mentre noi sì.
I* Su* Psicoterapeuta Le sarà di prezioso aiuto.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Sono contenta che ora Lei se ne faccia carico.
Nel caso si trattasse di disturbi alimentari veri e propri, chieda aiuto ad uno dei Centri specifici dell'Azienda Sanitaria, di cui potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html (v. *Per approfondire*, Centri nazionali per la cura dei disturbi alimentari).
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Lei sa che online non si fanno diagnosi. E la Sua domanda: "..il mio è un problema di anoressia?" implica proprio una diagnosi.
Faccia in modo che il pensiero ingombrante sui distubi cardiaci non venga sostituito da un pensiero ingombrante sulla ipotetica .. anoressia.
Si rivolga ad uno dei Centro CDA per una diagnosi
e si affidi al Suo Psicologo che auspichiamo sia anche Psicoterapeuta.
Tutto quanto potevamo fare per Lei attraverso un consulto online lo abbiamo fatto e dunque concludiamo il consulto. Ora tocca a Lei.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Buoni percorsi personali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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