Depressione, voglia di morire, attacchi di pannico, ansia
Buongiorno Gentili Dottori,da qualche anno ho iniziato a pensare al suicidio. Ci penso tutte le volte che litigo con il mio ragazzo (il che succede praticamente ogni giorno).Quando litigo con lui mi faccio sempre un autoanalisi e concludo sempre che la cosa migliore per non soffrire più sarebbe morire.Le prime volte che avevo questi pensieri c'era una vocina dentro di me che mi chiedeva se sarei mancata a qualcuno,ma ogni volta mi rispondevo che a nessuno importa di me e che quindi la gente che mi circonda vivrebbe molto meglio senza di me.Mi sento sola,nonostante conosca moltissima gente,non sono riuscita a stabilire un rapporto di forte amicizia con nessuno,vorrei e avrei tanto bisogno di avere un legame forte con qualcuno...tipo un migliore amico;ma quello che avevo è sparito senza dirmi nulla da un giorno all'altro.Ora mi ha cercata di nuovo,ma non riesco più a fidarmi di lui.Del mio ragazzo non parliamone;mi ha picchiata un paio di volte,e dopo che l'ho minacciato di andarmene è passato dal ferirmi fisicamente a ferirmi l'anima (il che mi fa ancora più male).Spesso e volentieri mi offende dicendo che sono una poco di buono (sono sempre con lui,non gli ho mai dato adito di pensare ciò).Quando vede che questa cosa non attacca,dice che nessuno mi vuole e che se lui mi lasciasse rimarrei sola come un cane,poi si mette a criticare la mia famiglia.I miei genitori si sono separati un paio di anni fa perchè mio padre aveva una relazione e mia madre lo ha scoperto.Nella mia famiglia sono l'unica che sta mantenendo i rapporti con tutti (per quel poco di rapporto che sono riuscita a creare dopo tutto quello che è successo;non siamo mai stata una famiglia molto legata).Io devo fare da intermediario.Sono stanca anche di questa situazione,si intendo sono stanca di dover sempre stare attenta a non dire a mio padre quello che dice mia madre e viceversa,sono stanca di andare a trovare mia nonna,che immancabilmente scoppia in pianti inutili,sono stanca di sentire mia zia che mi chiede spiegazioni e informazioni su tutto quello che riguarda la mia famiglia.Sono stanca del lavoro,dove ultimamente non si respira una buona aria.Insomma sono talmente stanca che la depressione mi assale ogni giorno di più.Ho parlato di tutto ciò con una persona in internet (che dice di essere uno psicologo,ma non mi ha voluto dire il suo vero nome).Mi ha chiesto di dirgli i miei sogni e mi ha dato un'ulteriore notizia che mi ha sconcertata:dice che dai miei sogni scaturisce che ho avuto un trauma infantile.Dice che devo ritrovare e ricordare quel trauma per essere più forte e superare la depressione.Gli ho parlato anche di alcuni disturbi fisici che ho (spesso mi sento come se mi mancasse l'aria e mi vengono dei forti capogiri),questa persona dice che sono gli attacchi di panico.Mi ha dato un consiglio per superarli ed effettivamente ultimamente ne ho avuti di meno.In poche parole:sono stremata!Vorrei tornare felice,se mai lo sono stata.Vi prego aiutatemi...
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>>> Nella mia famiglia sono l'unica che sta mantenendo i rapporti con tutti (per quel poco di rapporto che sono riuscita a creare dopo tutto quello che è successo;non siamo mai stata una famiglia molto legata).Io devo fare da intermediario. Sono stanca anche di questa situazione >>>
Gentile ragazza, credo che una parte del problema si possa ricondurre a questo. Lei si sta esaurendo nel tentativo di tappare tutte queste falle emotive, in lei, nella sua famiglia, nei rapporti con il suo ragazzo. È possibile che a furia di lottare senza riuscire a risolvere niente si sia prodotto un abbassamento del tono dell'umore. Provi a leggere quest'articolo e veda se ci ritrova qualcosa:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm
>>> Ho parlato di tutto ciò con una persona in internet (che dice di essere uno psicologo,ma non mi ha voluto dire il suo vero nome).Mi ha chiesto di dirgli i miei sogni e mi ha dato un'ulteriore notizia che mi ha sconcertata:dice che dai miei sogni scaturisce che ho avuto un trauma infantile.Dice che devo ritrovare e ricordare quel trauma per essere più forte e superare la depressione. >>>
Allora le dò un'indicazione: quando qualcuno si offre di risolverle un problema psicologico attraverso internet, può essere certa che si tratta di una bufala. Ne diffidi assolutamente. Invece, deve trovare DI PERSONA un professionista in grado di aiutarla. Se non può permettersene uno provato, si rivolga al servizio pubblico.
Ma non aspetti oltre, non ne vale la pena.
Cordiali saluti
Gentile ragazza, credo che una parte del problema si possa ricondurre a questo. Lei si sta esaurendo nel tentativo di tappare tutte queste falle emotive, in lei, nella sua famiglia, nei rapporti con il suo ragazzo. È possibile che a furia di lottare senza riuscire a risolvere niente si sia prodotto un abbassamento del tono dell'umore. Provi a leggere quest'articolo e veda se ci ritrova qualcosa:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm
>>> Ho parlato di tutto ciò con una persona in internet (che dice di essere uno psicologo,ma non mi ha voluto dire il suo vero nome).Mi ha chiesto di dirgli i miei sogni e mi ha dato un'ulteriore notizia che mi ha sconcertata:dice che dai miei sogni scaturisce che ho avuto un trauma infantile.Dice che devo ritrovare e ricordare quel trauma per essere più forte e superare la depressione. >>>
Allora le dò un'indicazione: quando qualcuno si offre di risolverle un problema psicologico attraverso internet, può essere certa che si tratta di una bufala. Ne diffidi assolutamente. Invece, deve trovare DI PERSONA un professionista in grado di aiutarla. Se non può permettersene uno provato, si rivolga al servizio pubblico.
Ma non aspetti oltre, non ne vale la pena.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
mi dispiace molto per quello che le sta succedendo e per quanto sta soffrendo in questo momento.
Capisco perfettamente quando dice
"avrei tanto bisogno di avere un legame forte con qualcuno...tipo un migliore amico" ed a questo le rispondo che ha proprio ragione: un aiuto psicologico mi sembra indicato, proprio perchè va a colmare temporaneamente questo vuoto.
Ha bisogno di una persona di cui potersi fidare, uomo o donna che sia, con cui provare a rileggere tutta la sua vita.
Il pensare al suicidio è un sintomo depressivo: se la depressione viene accuratamente gestita tale sintomo scompare. Per questo lei avrebbe bisogno di una valutazione psichiatrica, oltre al già citato supporto psicologico.
Le allego questo articolo sulla depressione, così può farsi un'idea
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Un'ultima cosa: la morte non è mai una soluzione, poichè ogni soluzione presuppone la verifica della soluzione stessa.
Detto questo, se fossi in Lei inizierei col tirarmi su le maniche: non deve più permettere agli altri di approfittarsi di lei, ed è proprio attraverso un lavoro di tipo psicologico che questo può avvenire.
Stia tranquilla, vedrà che una soluzione riuscirà a trovarla.
Ci tenga informati, mi raccomando
mi dispiace molto per quello che le sta succedendo e per quanto sta soffrendo in questo momento.
Capisco perfettamente quando dice
"avrei tanto bisogno di avere un legame forte con qualcuno...tipo un migliore amico" ed a questo le rispondo che ha proprio ragione: un aiuto psicologico mi sembra indicato, proprio perchè va a colmare temporaneamente questo vuoto.
Ha bisogno di una persona di cui potersi fidare, uomo o donna che sia, con cui provare a rileggere tutta la sua vita.
Il pensare al suicidio è un sintomo depressivo: se la depressione viene accuratamente gestita tale sintomo scompare. Per questo lei avrebbe bisogno di una valutazione psichiatrica, oltre al già citato supporto psicologico.
Le allego questo articolo sulla depressione, così può farsi un'idea
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Un'ultima cosa: la morte non è mai una soluzione, poichè ogni soluzione presuppone la verifica della soluzione stessa.
Detto questo, se fossi in Lei inizierei col tirarmi su le maniche: non deve più permettere agli altri di approfittarsi di lei, ed è proprio attraverso un lavoro di tipo psicologico che questo può avvenire.
Stia tranquilla, vedrà che una soluzione riuscirà a trovarla.
Ci tenga informati, mi raccomando
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Gentile ragazza,
la situazione che descrivi è chiaramente difficile ma credo che nonostante in certi momenti senti la voglia di smettere di lottare questa non sia un tuo profondo desiderio, altrimenti perchè avresti accolto l'aiuto (poco professionale) di un collega celato dietro uno pseudonimo?
Questo ci dice non solo che tu vuoi vivere ma che speri di trovare la giusta strategia che ti aiuti a farlo, e nel migliore dei modi.
Prova a pensarci e ricerca un professionista della tua zona che sia veramente in grado di guidarti in questo percorso di risalita.
In bocca al lupo
la situazione che descrivi è chiaramente difficile ma credo che nonostante in certi momenti senti la voglia di smettere di lottare questa non sia un tuo profondo desiderio, altrimenti perchè avresti accolto l'aiuto (poco professionale) di un collega celato dietro uno pseudonimo?
Questo ci dice non solo che tu vuoi vivere ma che speri di trovare la giusta strategia che ti aiuti a farlo, e nel migliore dei modi.
Prova a pensarci e ricerca un professionista della tua zona che sia veramente in grado di guidarti in questo percorso di risalita.
In bocca al lupo
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#4]
Ex utente
Buongiorno Gentili Dottori,innanzitutto vi ringrazio per le Vostre pronte risposte.
Ho letto gli articoli e i sintomi che avete elencato sono praticamente quasi tutti presenti.Dal 2004 in poi (anni per me molto difficili a causa dalla morte di due amici e dei miei nonni,alla carcerazione di mio padre,al fallimento dell'azienda dove lavoravo e alla separazione dei miei genitori) ero ingrassata di più di 10 kg(ogni qualvolta mi sentivo depressa sfogavo la mia rabbia nel cibo),sfavorendo ovviamente il rapporto con il mio ragazzo che non faceva altro che dirmi che sembravo un pallone.Ora mi sono finalmente decisa a consultare un dietologo,almeno quest'ultimo problema sto riuscendo ad affrontarlo(anke se spesso quando mi si pone davanti un problema mi verrebbe voglia di fare come un tempo e affogarmi nel cibo).Ma i problemi sono partiti ancor prima,quando nell'infanzia e nell'adolescenza i miei genitori non mi supportavano,ho passato periodi difficili nei quali mi sono lasciata trasportare da cattive compagnie facendo uso di sostanze stupefacenti (cocaina nella maggior parte dei casi).All'inizio questa mi dava la forza di affrontare i problemi,o così mi sembrava;poi con il passare degli anni mi toglieva ancor di più le energie.Così fino ad un anno fa,quando ho deciso di chiudere con questo schifo (anche se non è poi così facile,in quanto crea dipendenza).Tutto l'insieme di questi problemi mi ha portata ad essere facilmente irritabile (come esponete nei vostri articoli) a volerla fare finita, a sentirmi inutile e sbagliata (proprio ieri sotto la doccia mi sono trovata a cantare mentre piangevo "Sono nata sbagliato"degli articolo 31).Per quanto riguarda i farmaci sono un pò restia,ho visto l'effetto che hanno fatto su un mio amico (era irriconoscibile),e non sopporterei di trovarmi nella stessa situazione. Ho pensato di rivolgermi ad uno specialista,ma per farlo dovrei dirlo al mio convivente ed ho paura che questa cosa la usi contro di me nelle prossime liti (che sicuramente non si faranno attendere,visto la decadenza giornaliera di tali "show"); mi sembra già di sentirlo:"ma guarda con chi mi sono messo?!adesso è anke una maniaca depressiva"(di solito questo genere di cose poi me le rinfaccia,specialmente se devo utilizzare i soldi che abbiamo in comune sul conto corrente;sono arrivata al punto di girare con i jeans stracciati pur di non dovergli chiedere la possibilità di prenderne un paio nuovi).Nei sintomi negativi verso se stessi aggiungerei forse anche il prendersi a sberle e darsi pugni nello stomaco (penserete che sia pazza,ma quando lo faccio riesco a calmarmi, sarà dovuto al fatto che quando le prendevo da piccola non potevo piangere, altrimenti ne prendevo ancora).Per quanto riguarda l'attività sessuale anche quella non va un granché bene;una volta ero più disinibita,mi piaceva fare l'amore,ora lo vedo solo come il far gioire il mio ragazzo,ma non me.Per quanto rigarda le crisi di pianto le ho praticamente giornalmente,quando nessuno può vedermi;in auto o sotto la doccia soprattutto.Ultimamente mi capita anche di sentirmi inadeguata quando usciamo con gli amici o andiamo a ballare,se mi trovo da sola con qualcuno non so mai cosa dire,ho sempre paura di dire qualcosa di sbagliato e così spesso faccio scena muta e la gente ovviamente si allontana.Per quanto riguarda il sonno spesso la mattina non riesco ad alzarmi dal letto e sento il bisogno di dormire durante tutta la giornata (anche i miei colleghi se ne sono accorti!Infatti spesso mi chiedono a che ora sono andata a dormire,ma riesco a resistere in piedi al massimo fino alle 22-22.30 - io credevo che questa mia stanchezza fosse dovuta alla dieta che sto facendo!).Io vorrei ritornare felice e spensierata,ma mi sembra impossibile riuscirci;è tutto così strano...Mi sento divisa in due...come nella canzone dei 99posse"c'è una parte di me che sa benissimo cos'è successo, l'altra fa finta di niente per poter vivere lo stesso, ma adesso sbarazzati di questo fatto strano, quali mostri è in grado di creare il cervello umano".
Ho letto gli articoli e i sintomi che avete elencato sono praticamente quasi tutti presenti.Dal 2004 in poi (anni per me molto difficili a causa dalla morte di due amici e dei miei nonni,alla carcerazione di mio padre,al fallimento dell'azienda dove lavoravo e alla separazione dei miei genitori) ero ingrassata di più di 10 kg(ogni qualvolta mi sentivo depressa sfogavo la mia rabbia nel cibo),sfavorendo ovviamente il rapporto con il mio ragazzo che non faceva altro che dirmi che sembravo un pallone.Ora mi sono finalmente decisa a consultare un dietologo,almeno quest'ultimo problema sto riuscendo ad affrontarlo(anke se spesso quando mi si pone davanti un problema mi verrebbe voglia di fare come un tempo e affogarmi nel cibo).Ma i problemi sono partiti ancor prima,quando nell'infanzia e nell'adolescenza i miei genitori non mi supportavano,ho passato periodi difficili nei quali mi sono lasciata trasportare da cattive compagnie facendo uso di sostanze stupefacenti (cocaina nella maggior parte dei casi).All'inizio questa mi dava la forza di affrontare i problemi,o così mi sembrava;poi con il passare degli anni mi toglieva ancor di più le energie.Così fino ad un anno fa,quando ho deciso di chiudere con questo schifo (anche se non è poi così facile,in quanto crea dipendenza).Tutto l'insieme di questi problemi mi ha portata ad essere facilmente irritabile (come esponete nei vostri articoli) a volerla fare finita, a sentirmi inutile e sbagliata (proprio ieri sotto la doccia mi sono trovata a cantare mentre piangevo "Sono nata sbagliato"degli articolo 31).Per quanto riguarda i farmaci sono un pò restia,ho visto l'effetto che hanno fatto su un mio amico (era irriconoscibile),e non sopporterei di trovarmi nella stessa situazione. Ho pensato di rivolgermi ad uno specialista,ma per farlo dovrei dirlo al mio convivente ed ho paura che questa cosa la usi contro di me nelle prossime liti (che sicuramente non si faranno attendere,visto la decadenza giornaliera di tali "show"); mi sembra già di sentirlo:"ma guarda con chi mi sono messo?!adesso è anke una maniaca depressiva"(di solito questo genere di cose poi me le rinfaccia,specialmente se devo utilizzare i soldi che abbiamo in comune sul conto corrente;sono arrivata al punto di girare con i jeans stracciati pur di non dovergli chiedere la possibilità di prenderne un paio nuovi).Nei sintomi negativi verso se stessi aggiungerei forse anche il prendersi a sberle e darsi pugni nello stomaco (penserete che sia pazza,ma quando lo faccio riesco a calmarmi, sarà dovuto al fatto che quando le prendevo da piccola non potevo piangere, altrimenti ne prendevo ancora).Per quanto riguarda l'attività sessuale anche quella non va un granché bene;una volta ero più disinibita,mi piaceva fare l'amore,ora lo vedo solo come il far gioire il mio ragazzo,ma non me.Per quanto rigarda le crisi di pianto le ho praticamente giornalmente,quando nessuno può vedermi;in auto o sotto la doccia soprattutto.Ultimamente mi capita anche di sentirmi inadeguata quando usciamo con gli amici o andiamo a ballare,se mi trovo da sola con qualcuno non so mai cosa dire,ho sempre paura di dire qualcosa di sbagliato e così spesso faccio scena muta e la gente ovviamente si allontana.Per quanto riguarda il sonno spesso la mattina non riesco ad alzarmi dal letto e sento il bisogno di dormire durante tutta la giornata (anche i miei colleghi se ne sono accorti!Infatti spesso mi chiedono a che ora sono andata a dormire,ma riesco a resistere in piedi al massimo fino alle 22-22.30 - io credevo che questa mia stanchezza fosse dovuta alla dieta che sto facendo!).Io vorrei ritornare felice e spensierata,ma mi sembra impossibile riuscirci;è tutto così strano...Mi sento divisa in due...come nella canzone dei 99posse"c'è una parte di me che sa benissimo cos'è successo, l'altra fa finta di niente per poter vivere lo stesso, ma adesso sbarazzati di questo fatto strano, quali mostri è in grado di creare il cervello umano".
[#5]
A maggior ragione,
se ti riconosci nei nostri articoli allora vuol dire che che ti riconosci oggettivamente in un problema e dunque il bisogno di farti aiutare diviene più pressante; d'altronde se il problema esiste ed è riconosciuto e ben definito allora vuol dire che se ne conosce anche il rimedio.
se ti riconosci nei nostri articoli allora vuol dire che che ti riconosci oggettivamente in un problema e dunque il bisogno di farti aiutare diviene più pressante; d'altronde se il problema esiste ed è riconosciuto e ben definito allora vuol dire che se ne conosce anche il rimedio.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.3k visite dal 24/06/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.