Confusione sentimentale
Buongiorno, mi ritrovo a chiedere questo consulto perché mi trovo ad un grosso bivio nella mia relazione.
Spero di poter essere breve.
Sono fidanzata ormai da sette anni con un ragazzo meraviglioso, la nostra relazione è sempre stata serena e felice e abbiamo condiviso momenti belli e brutti insieme stando sempre accanto.
Il primo problema che però si pone davanti è che ormai da molto tempo (oserei dire anni) ho perso l'attrazione sessuale nei suoi confronti.
Non sono mai riuscita a spiegarmi questa cosa, so solo che riesco ad avere una quotidianità di vita perfetta con lui ma non ho più alcuno stimolo ad avere rapporti con lui, anzi spesso cerco di evitarli il più possibile.
Ho scelto per tutto questo tempo di non dare peso a questa cosa perché mi bastava il fatto che con lui fossi felice e non volevo rovinare una relazione così bella solo per il sesso.
So anche che non è un problema di monotonia a letto o cose del genere, ho semplicemente smesso di desiderarlo.
Il motivo principale per cui adesso questa cosa inizia a pesare e a farmi mettere in discussione il mio rapporto con lui è che ho conosciuto un altro ragazzo durante un periodo passato all'estero, ci siamo piaciuti quasi fin da subito e per mesi mi sono sentita in colpa nel desiderare così tanto qualcun altro.
Quando sono tornata in Italia ero convinta che lo avrei dimenticato facilmente e avrei potuto riprendere serenamente la mia relazione (che continuava ad avere quel "piccolo" difetto), ma così non è stato.
Ho iniziato vari mesi dopo il mio ritorno a valutare l'idea di lasciare il mio ragazzo per mettermi con quello nuovo conosciuto (che vorrebbe una relazione seria con me), solo che non riesco a lasciarlo.
Non riesco a immaginare una vita in cui lui non è più accanto a me, in cui non lo sento e non lo vedo ogni giorno, in cui non posso parlare con lui ogni volta che ne ho bisogno, non riesco a immaginare di non essere con lui nei suoi momenti felici o tristi.
Però dall'altro lato sono diventata fredda nei suoi confronti, spesso lo trascuro e lui ci sta male, il che mi fa soffrire perchè non lo merita.
Vorrei provare a fare quel passo ma sono troppo insicura.
Insicura di chiudere una relazione che mi ha sempre reso felice e insicura di iniziarne un'altra subito dopo con una persona che mi piace davvero molto.
Mi viene da pensare che già l'attrazione sessuale persa nei confronti del mio ragazzo dovrebbe essere un enorme segnale d'allarme per chiudere questa relazione (a prescindere da un nuovo lui o meno) ma, ripeto, non riesco ad allontanarmi da lui, non voglio perderlo.
Dall'altra parte mi trovo parecchio in sintonia con questo nuovo ragazzo e abbiamo passato davvero dei bei momenti insieme arrivando a conoscerci profondamente, mi piacerebbe provare una relazione con lui ma mi sento bloccata e non so più cosa fare.
Spero di aver dato un quadro chiaro della mia situazione.
Grazie mille per l'aiuto.
Spero di poter essere breve.
Sono fidanzata ormai da sette anni con un ragazzo meraviglioso, la nostra relazione è sempre stata serena e felice e abbiamo condiviso momenti belli e brutti insieme stando sempre accanto.
Il primo problema che però si pone davanti è che ormai da molto tempo (oserei dire anni) ho perso l'attrazione sessuale nei suoi confronti.
Non sono mai riuscita a spiegarmi questa cosa, so solo che riesco ad avere una quotidianità di vita perfetta con lui ma non ho più alcuno stimolo ad avere rapporti con lui, anzi spesso cerco di evitarli il più possibile.
Ho scelto per tutto questo tempo di non dare peso a questa cosa perché mi bastava il fatto che con lui fossi felice e non volevo rovinare una relazione così bella solo per il sesso.
So anche che non è un problema di monotonia a letto o cose del genere, ho semplicemente smesso di desiderarlo.
Il motivo principale per cui adesso questa cosa inizia a pesare e a farmi mettere in discussione il mio rapporto con lui è che ho conosciuto un altro ragazzo durante un periodo passato all'estero, ci siamo piaciuti quasi fin da subito e per mesi mi sono sentita in colpa nel desiderare così tanto qualcun altro.
Quando sono tornata in Italia ero convinta che lo avrei dimenticato facilmente e avrei potuto riprendere serenamente la mia relazione (che continuava ad avere quel "piccolo" difetto), ma così non è stato.
Ho iniziato vari mesi dopo il mio ritorno a valutare l'idea di lasciare il mio ragazzo per mettermi con quello nuovo conosciuto (che vorrebbe una relazione seria con me), solo che non riesco a lasciarlo.
Non riesco a immaginare una vita in cui lui non è più accanto a me, in cui non lo sento e non lo vedo ogni giorno, in cui non posso parlare con lui ogni volta che ne ho bisogno, non riesco a immaginare di non essere con lui nei suoi momenti felici o tristi.
Però dall'altro lato sono diventata fredda nei suoi confronti, spesso lo trascuro e lui ci sta male, il che mi fa soffrire perchè non lo merita.
Vorrei provare a fare quel passo ma sono troppo insicura.
Insicura di chiudere una relazione che mi ha sempre reso felice e insicura di iniziarne un'altra subito dopo con una persona che mi piace davvero molto.
Mi viene da pensare che già l'attrazione sessuale persa nei confronti del mio ragazzo dovrebbe essere un enorme segnale d'allarme per chiudere questa relazione (a prescindere da un nuovo lui o meno) ma, ripeto, non riesco ad allontanarmi da lui, non voglio perderlo.
Dall'altra parte mi trovo parecchio in sintonia con questo nuovo ragazzo e abbiamo passato davvero dei bei momenti insieme arrivando a conoscerci profondamente, mi piacerebbe provare una relazione con lui ma mi sento bloccata e non so più cosa fare.
Spero di aver dato un quadro chiaro della mia situazione.
Grazie mille per l'aiuto.
[#1]
Gentile Utente,
il fatto che la mancanza di attrazione sessuale sia un problema piccolo o grande non è qualcosa di oggettivamente dato, ma dipende da quanto per lei il sesso è importante all'interno della relazione.
Da quel che riporta, lei è perfettamente appagata dal lato affettivo della relazione e dalla condivisione della quotidianità con il suo partner: questo le basta davvero per dire di essere pienamente soddisfatta dalla sua relazione? Provi a darsi una risposta onesta.
Quello che ha vissuto con l'altro ragazzo ha probabilmente a che fare con il suo desiderio di sessualità nella relazione che non ritrova più in quella con il suo attuale partner.
Quanto è importante per lei recuperare questo aspetto?
Nelle relazioni non esistono delle scelte sicure, l'aspetto da non perdere di vista è che una relazione dovrebbe darle quanto più benessere e stabilità possibile, a prescindere da come la relazione viene vissuta (poco sesso, tanto sesso, poca intimità, tanta intimità, etc.).
L'attuale relazione le dà questo, o al momento sente il bisogno di un cambiamento nella sua vita?
I rapporti sono soggetti a evolvere nel tempo, e il cambiamento spesso provoca paura e talvolta sofferenza quando lo si vive, ma è pur sempre generativo di qualcosa di nuovo, bello o brutto che sia.
Si chieda se ciò di cui ha bisogno è staticità o cambiamento.
Saluti.
il fatto che la mancanza di attrazione sessuale sia un problema piccolo o grande non è qualcosa di oggettivamente dato, ma dipende da quanto per lei il sesso è importante all'interno della relazione.
Da quel che riporta, lei è perfettamente appagata dal lato affettivo della relazione e dalla condivisione della quotidianità con il suo partner: questo le basta davvero per dire di essere pienamente soddisfatta dalla sua relazione? Provi a darsi una risposta onesta.
Quello che ha vissuto con l'altro ragazzo ha probabilmente a che fare con il suo desiderio di sessualità nella relazione che non ritrova più in quella con il suo attuale partner.
Quanto è importante per lei recuperare questo aspetto?
Nelle relazioni non esistono delle scelte sicure, l'aspetto da non perdere di vista è che una relazione dovrebbe darle quanto più benessere e stabilità possibile, a prescindere da come la relazione viene vissuta (poco sesso, tanto sesso, poca intimità, tanta intimità, etc.).
L'attuale relazione le dà questo, o al momento sente il bisogno di un cambiamento nella sua vita?
I rapporti sono soggetti a evolvere nel tempo, e il cambiamento spesso provoca paura e talvolta sofferenza quando lo si vive, ma è pur sempre generativo di qualcosa di nuovo, bello o brutto che sia.
Si chieda se ciò di cui ha bisogno è staticità o cambiamento.
Saluti.
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 09/05/2022.
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