Come gestire ansia da guerra?

Buongiorno, sono una mamma di 31 anni di una bimba meravigliosa di 15 mesi, finalmente prossima al matrimonio (giugno) dopo 2 anni di rimandi.

Apparentemente non posso lamentarmi, ho un lavoro anche se non va benissimo (ho un negozio e le vendite sono fortemente calate), una casa, la bimba, ho l'amore, ho i miei genitori che mi supportano in tutto e per tutto...però vivo perennemente in allerta.

Ho paura di tutto e non so più come gestire la cosa...soprattutto nei confronti della bimba che ultimamente di notte non vuole dormire e credo sia un riflesso della mia agitazione.

In particolare, ho timore che da un giorno all'altro inizi la terza guerra mondiale, che buttino l'atomica, e di conseguenza ho terrore di non riuscire a mettere al riparo la mia piccola.
Ho paura di non farcela, di perdere tutto, che mi torturino o ancora peggio che possano fare del male fisico a lei.
Ho già preparato una borsa con qualche cambio anche se non saprei dove potermi considerare al sicuro.

Il problema è che questa mia ansia perenne mi frena dal vivere la vita a pieno.
Ho letto (e so che sbaglio ad andare a leggere queste cose) che il 9 maggio potrebbe essere una data significativa...così come anche il 13 Maggio che per un veggente è la data d'inizio della Terza guerra Mondiale; di conseguenza sono bloccata, non preparo più nulla, non organizzo più nulla perchè temo che salti tutto...e con il matrimonio alle porte questo mio blocco è un bel problema, il mio compagno e i miei genitori mi spronano a non pensarci ma è veramente più forte di me.
Se faccio una prova abito o trucco, non riesco a guardarmi come "la sposa" perchè mi dico che tanto dobbiamo vedere se siamo ancora sani e salvi.

So che avrei bisogno di parlare con qualcuno, ma visto il momento di grandi spese e grandi impegni, non ne ho la possibilità nell'immediato quindi scrivo qui anche per buttare un pò fuori queste sensazioni che tengo dentro perchè non mi sento compresa da chi ho intorno.

Sicuramente la stanchezza che ho in corpo non aiuta, però anche il dormire per me significa non controllare cosa succede intorno e di conseguenza non essere pronta scattante in caso di un attacco.


Ringrazio chiunque leggerà queste mie parole.