Fobia sociale/ansia anticipatoria post Pandemia
Buongiorno,
Vi scrivo in quanto credo di avere un problema.
Vorrei dapprima fare una breve introduzione per poter illustrare meglio la situazione
Ho 21 anni, sono sempre stato una persona riflessiva, leggermente ansiosa, introversa, con un senso del dovere ed un codice morale abbastanza forti che mi portano in ogni situazione a chiedermi se ciò che sto facendo sia giusto o sbagliato.
Quando è cominciata l'emergenza covid in Italia ed è stato annunciato il lockdown totale, non l'ho sofferto, nonostante significasse niente università, amici e sport.
Rimanere in casa non era certo un peso, la mia parte introversa ne era solo felice.
I mesi di lockdown sono passati abbastanza facilmente, nonostante fossero costellati dalle preoccupazioni della pandemia.
Successivamente è arrivato il secondo lockdown dell'autunno 2020, che mi ha costretto in casa per circa 7 mesi, durante i quali non sono quasi mai uscito di casa e ho passato le mie giornate quasi solo studiando.
Non vedevo l'ora che il lockdown finisse e che tornasse la possibilità di uscire di casa, di vedere gli amici e ritrovare quei momenti che erano stati sottratti.
Ma una volta che ne ho avuta la possibilità, ho realizzato che niente era più come prima.
Da circa un anno a questa parte sono perennemente in ansia, in particolare quando si parla di interazioni sociali.
In un primo momento ho pensato che questo fosse dovuto semplicemente alla paura di contrarre il covid, ma osservando meglio ciò che mi succede non è così (sono vaccinato e ho già avuto il covid e ne sono guarito senza stare particolarmente male).
Analizzando meglio la mia ansia ho notato che è accompagnata da sensi di colpa, irrequietezza e un po' di angoscia.
In pratica, da quanto ho potuto osservare, la mia paura è quella di trasgredire una qualche regola, come se stessi facendo qualcosa che non dovrei fare, mi sento bloccato, imprigionato da me stesso e da ciò che credo sia giusto o sbagliato.
(esempio: Se mi trovo all'aperto senza mascherina, mi sento in colpa e mi sento costretto a indossarla, pur essendo consapevole che i rischi di contagio all'aperto per una persona vaccinata sono infinitesimali).
In particolare, vivo una forte ansia anticipatoria prima di un'uscita un po' fuori dal comune e ho sempre bisogno di un'approvazione esterna per ciò che sto per fare.
Non sono mai spensierato e rilassato, talvolta ho persino ansia di venire invitato a fare un'uscita atipica perché se ciò avvenisse non saprei che fare.
Riassumendo, sono consapevole della natura irrazionale dei miei pensieri, della mia ansia e del senso di colpa, ma comunque non riesco a liberarmene.
La mia strategia da un anno a questa parte è stata quella di espormi gradualmente a nuove situazioni (tornare in università, uscire in posti nuovi).
Ho comunque paura che non tornerò ad essere quello di prima.
Questa situazione è limitante: rende difficile fare nuove esperienze/conoscere ragazze/nuovi amici.
Cosa posso fare?
Ringrazio in anticipo chi risponderà
Vi scrivo in quanto credo di avere un problema.
Vorrei dapprima fare una breve introduzione per poter illustrare meglio la situazione
Ho 21 anni, sono sempre stato una persona riflessiva, leggermente ansiosa, introversa, con un senso del dovere ed un codice morale abbastanza forti che mi portano in ogni situazione a chiedermi se ciò che sto facendo sia giusto o sbagliato.
Quando è cominciata l'emergenza covid in Italia ed è stato annunciato il lockdown totale, non l'ho sofferto, nonostante significasse niente università, amici e sport.
Rimanere in casa non era certo un peso, la mia parte introversa ne era solo felice.
I mesi di lockdown sono passati abbastanza facilmente, nonostante fossero costellati dalle preoccupazioni della pandemia.
Successivamente è arrivato il secondo lockdown dell'autunno 2020, che mi ha costretto in casa per circa 7 mesi, durante i quali non sono quasi mai uscito di casa e ho passato le mie giornate quasi solo studiando.
Non vedevo l'ora che il lockdown finisse e che tornasse la possibilità di uscire di casa, di vedere gli amici e ritrovare quei momenti che erano stati sottratti.
Ma una volta che ne ho avuta la possibilità, ho realizzato che niente era più come prima.
Da circa un anno a questa parte sono perennemente in ansia, in particolare quando si parla di interazioni sociali.
In un primo momento ho pensato che questo fosse dovuto semplicemente alla paura di contrarre il covid, ma osservando meglio ciò che mi succede non è così (sono vaccinato e ho già avuto il covid e ne sono guarito senza stare particolarmente male).
Analizzando meglio la mia ansia ho notato che è accompagnata da sensi di colpa, irrequietezza e un po' di angoscia.
In pratica, da quanto ho potuto osservare, la mia paura è quella di trasgredire una qualche regola, come se stessi facendo qualcosa che non dovrei fare, mi sento bloccato, imprigionato da me stesso e da ciò che credo sia giusto o sbagliato.
(esempio: Se mi trovo all'aperto senza mascherina, mi sento in colpa e mi sento costretto a indossarla, pur essendo consapevole che i rischi di contagio all'aperto per una persona vaccinata sono infinitesimali).
In particolare, vivo una forte ansia anticipatoria prima di un'uscita un po' fuori dal comune e ho sempre bisogno di un'approvazione esterna per ciò che sto per fare.
Non sono mai spensierato e rilassato, talvolta ho persino ansia di venire invitato a fare un'uscita atipica perché se ciò avvenisse non saprei che fare.
Riassumendo, sono consapevole della natura irrazionale dei miei pensieri, della mia ansia e del senso di colpa, ma comunque non riesco a liberarmene.
La mia strategia da un anno a questa parte è stata quella di espormi gradualmente a nuove situazioni (tornare in università, uscire in posti nuovi).
Ho comunque paura che non tornerò ad essere quello di prima.
Questa situazione è limitante: rende difficile fare nuove esperienze/conoscere ragazze/nuovi amici.
Cosa posso fare?
Ringrazio in anticipo chi risponderà
[#1]
>>> La mia strategia da un anno a questa parte è stata quella di espormi gradualmente a nuove situazioni (tornare in università, uscire in posti nuovi).
E fai benissimo. Questo è l'unico modo veloce e affidabile per superare l'ansia: esporsi gradualmente a ciò che la provoca.
>>> Ho comunque paura che non tornerò ad essere quello di prima.
Non importa. Tu fallo lo stesso, continua a esporti e vedrai che i risultati arriveranno.
Se vuoi puoi rivolgerti a un terapeuta direttamente, per farti accompagnare nel percorso di esposizione, e per calibrare l'esposizione in modo che non sia troppo blanda altrimenti ci vorrebbe troppo tempo, e nemmeno troppo forte per non impaurirti e rischiare di farti chiudere.
E fai benissimo. Questo è l'unico modo veloce e affidabile per superare l'ansia: esporsi gradualmente a ciò che la provoca.
>>> Ho comunque paura che non tornerò ad essere quello di prima.
Non importa. Tu fallo lo stesso, continua a esporti e vedrai che i risultati arriveranno.
Se vuoi puoi rivolgerti a un terapeuta direttamente, per farti accompagnare nel percorso di esposizione, e per calibrare l'esposizione in modo che non sia troppo blanda altrimenti ci vorrebbe troppo tempo, e nemmeno troppo forte per non impaurirti e rischiare di farti chiudere.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 04/05/2022.
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