Figlio succube dei genitori
Ciao a tutti, sono qui per un consiglio poiché vivo un po’ male questa situazione.
Sono fidanzata da appena un anno con un ragazzo.
Abbiamo la stessa età entrambi 19 anni.
Lui ha una madre molto apprensiva e legata a lui tanto da non farci vivere quanto invadente.
La sera chiama per ogni minimo particolare, se il figlio ha mangiato o io se devo cenare.
Se ci organizziamo da soli in un giorno festivo di fare qualcosa, ci ostacola mettendosi in mezzo dicendo che devono andare a fare una passeggiata e mi chiedono di andare con loro per fare compagnia al
figlio.
La sera se non rientra a casa per l’ora stabilita inizia a chiamare ininterrottamente chiedendo di ritirarsi senza neanche comprendere se c’è traffico per strada; a volte chiede anche di andarla a prendere per far compagnia al figlio ad accompagnarmi a casa.
Entrambi non gli lasciano la macchina durante la settimana, ma solo il sabato e la domenica.
Lui a volte si lamenta di questa situazione ma puntualmente mi ripete ma mica comandano loro?
In realtà è giusto così ma perché non ribellarsi a certe situazioni?
Si comporta allo stesso modo anche se ci troviamo in comitiva e lui si arrabbia tanto da staccare le telefonate in faccia.
A volte per farglielo capire dico a lui ma mica sono un problema?
e lui ovviamente risponde di no ma a me da fastidio perché ogni qualvolta che usciamo la madre è sempre così pesante, assillante.
In questo caso non è il figlio attaccato alla madre, ma la madre al figlio.
Penso che in alcuni casi lo tratta ancora un po’ da bambino per l’età che ha.
Come posso risolvere questa situazione?
Sono fidanzata da appena un anno con un ragazzo.
Abbiamo la stessa età entrambi 19 anni.
Lui ha una madre molto apprensiva e legata a lui tanto da non farci vivere quanto invadente.
La sera chiama per ogni minimo particolare, se il figlio ha mangiato o io se devo cenare.
Se ci organizziamo da soli in un giorno festivo di fare qualcosa, ci ostacola mettendosi in mezzo dicendo che devono andare a fare una passeggiata e mi chiedono di andare con loro per fare compagnia al
figlio.
La sera se non rientra a casa per l’ora stabilita inizia a chiamare ininterrottamente chiedendo di ritirarsi senza neanche comprendere se c’è traffico per strada; a volte chiede anche di andarla a prendere per far compagnia al figlio ad accompagnarmi a casa.
Entrambi non gli lasciano la macchina durante la settimana, ma solo il sabato e la domenica.
Lui a volte si lamenta di questa situazione ma puntualmente mi ripete ma mica comandano loro?
In realtà è giusto così ma perché non ribellarsi a certe situazioni?
Si comporta allo stesso modo anche se ci troviamo in comitiva e lui si arrabbia tanto da staccare le telefonate in faccia.
A volte per farglielo capire dico a lui ma mica sono un problema?
e lui ovviamente risponde di no ma a me da fastidio perché ogni qualvolta che usciamo la madre è sempre così pesante, assillante.
In questo caso non è il figlio attaccato alla madre, ma la madre al figlio.
Penso che in alcuni casi lo tratta ancora un po’ da bambino per l’età che ha.
Come posso risolvere questa situazione?
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Cara Utente,
le persone, per quanto amate profondamente, non cambiano se non motivate intrinsecamente.
Dall'esterno potrebbe provare a stimolare dei comportamenti di contenimento da parte del suo partner nei confronti della madre un pò più incisivi, dato che impattano anche su di lei e sulla vostra coppia.
Ma credo che comunque, anche nella migliore delle ipotesi, saranno processi lenti e non immediati. Quindi, provi a considerare anche lei, per se stessa, la possibilità di doversi comunque relazionare a tali dinamiche (non ho detto subire) e come potrebbe sentirsi al riguardo.
In sintesi: provi a condividere apertamente, proprio come ha accennato qui, le sue sensazioni di difficoltà con il suo partner. Perché E' lui che deve (dovrebbe) fare da "garante" rispetto alle incursioni materne.
Cordialmente!
le persone, per quanto amate profondamente, non cambiano se non motivate intrinsecamente.
Dall'esterno potrebbe provare a stimolare dei comportamenti di contenimento da parte del suo partner nei confronti della madre un pò più incisivi, dato che impattano anche su di lei e sulla vostra coppia.
Ma credo che comunque, anche nella migliore delle ipotesi, saranno processi lenti e non immediati. Quindi, provi a considerare anche lei, per se stessa, la possibilità di doversi comunque relazionare a tali dinamiche (non ho detto subire) e come potrebbe sentirsi al riguardo.
In sintesi: provi a condividere apertamente, proprio come ha accennato qui, le sue sensazioni di difficoltà con il suo partner. Perché E' lui che deve (dovrebbe) fare da "garante" rispetto alle incursioni materne.
Cordialmente!
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Volevo correggermi su una cosa in quanto ho sbagliato ad esporre. Riguardo la domanda che lui fa a me mica comando io? io penso che è giusto così ma siccome sa in che situazione si trova perché non cercare di cambiarla? Sa quanto i suoi genitori sono abbastanza pesanti infatti molto spesso mi chiede se questa cosa potesse darmi fastidio o se nell’indomani ciò può influenzare la nostra relazione portando me a fare una determinata scelta. Capisco tutte le motivazione della madre nell’essere apprensiva e quant’altro però penso che due persone hanno i loro spazi e lei non può ostacolare la vita di suo figlio. Prendo in considerazione il suo consiglio e cercherò di parlarne con lui nel miglior modo possibile e affrontarla insieme.
Volevo correggermi su una cosa in quanto ho sbagliato ad esporre. Riguardo la domanda che lui fa a me mica comando io? io penso che è giusto così ma siccome sa in che situazione si trova perché non cercare di cambiarla? Sa quanto i suoi genitori sono abbastanza pesanti infatti molto spesso mi chiede se questa cosa potesse darmi fastidio o se nell’indomani ciò può influenzare la nostra relazione portando me a fare una determinata scelta. Capisco tutte le motivazione della madre nell’essere apprensiva e quant’altro però penso che due persone hanno i loro spazi e lei non può ostacolare la vita di suo figlio. Prendo in considerazione il suo consiglio e cercherò di parlarne con lui nel miglior modo possibile e affrontarla insieme.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 03/05/2022.
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