Problema con i genitori
Buongiorno, vi scrivo per un parere.
Ho un problema con i miei genitori che non accettano il mio fidanzato.
Ho 24 anni e lui 29.
All’inizio quando si sono conosciuti le cose andavano bene.
Poi con il tempo un po’ i rapporti si sono incrinati.
Non c’è un litigio o un motivo vero e proprio.
Semplicemente a mia madre e mio padre non è andata giù una cena che abbiamo fatto con lui.
Secondo loro lui è stato maleducato, silenzioso, lamentandosi della stanchezza.
Lì un po’ l’inizio del tracollo.
Da lì in poi ogni comportamento e atteggiamento lo vedevano con occhio diverso.
A Pasqua lui ha parlato poco a pranzo con i miei.
Ha portato una colomba ma per uscire dall’imbarazzo l’ha data a me.
I miei vedono negativamente ora queste cose.
Secondo loro lui ha un atteggiamento irrispettoso e di sfida.
Io lo conosco, lui ha questo atteggiamento quando si sente a disagio.
È una persona chiusa e un po’ timida oltre che ad essere un po’ insicura di se.
Sono sincera e dico che mi fa stare male questa cosa.
Perché i miei genitori non devono accettare qualsiasi cosa, ma non volerlo alle cene di famiglia fa stare male me.
Io ci ho parlato con il mio fidanzato e gli ho detto di farci caso a questi suoi atteggiamenti.
Perché oltre che con i miei, nella vita, non può difendersi sfidando quasi le persone
Sto male per questa situazione.
Vedo un possibile fallimento da parte mia.
Alle cene di figlia lo vorrei con me.
Non portarlo o invitarlo sarebbe comunque un colpo basso per la nostra coppia
Ho un problema con i miei genitori che non accettano il mio fidanzato.
Ho 24 anni e lui 29.
All’inizio quando si sono conosciuti le cose andavano bene.
Poi con il tempo un po’ i rapporti si sono incrinati.
Non c’è un litigio o un motivo vero e proprio.
Semplicemente a mia madre e mio padre non è andata giù una cena che abbiamo fatto con lui.
Secondo loro lui è stato maleducato, silenzioso, lamentandosi della stanchezza.
Lì un po’ l’inizio del tracollo.
Da lì in poi ogni comportamento e atteggiamento lo vedevano con occhio diverso.
A Pasqua lui ha parlato poco a pranzo con i miei.
Ha portato una colomba ma per uscire dall’imbarazzo l’ha data a me.
I miei vedono negativamente ora queste cose.
Secondo loro lui ha un atteggiamento irrispettoso e di sfida.
Io lo conosco, lui ha questo atteggiamento quando si sente a disagio.
È una persona chiusa e un po’ timida oltre che ad essere un po’ insicura di se.
Sono sincera e dico che mi fa stare male questa cosa.
Perché i miei genitori non devono accettare qualsiasi cosa, ma non volerlo alle cene di famiglia fa stare male me.
Io ci ho parlato con il mio fidanzato e gli ho detto di farci caso a questi suoi atteggiamenti.
Perché oltre che con i miei, nella vita, non può difendersi sfidando quasi le persone
Sto male per questa situazione.
Vedo un possibile fallimento da parte mia.
Alle cene di figlia lo vorrei con me.
Non portarlo o invitarlo sarebbe comunque un colpo basso per la nostra coppia
[#1]
Gentilissima,
partiamo da quella frase "vedo un possibile fallimento da parte mia". Perché? Se i suoi genitori e il suo fidanzato non vanno d'accordo, non è un suo fallimento. Certo se i suoi genitori non accettano il suo fidanzato è come se non accettassero una parte di lei e, di converso, il suo fidanzato non accetta una parte di lei non accettando i suoi genitori. Ora, non rimane che parlare apertamente a tutti e dire che - pur comprendendo le motivazioni di ognuno - per lei è importante che tutti facciano la loro parte per un clima di rispetto. Naturalmente, questo discorso avrà tanta più forza quanto lei per prima crederà nell'importanza della relazione con il suo fidanzato. E' così? Oppure vede un possibile fallimento?
Cordialmente.
partiamo da quella frase "vedo un possibile fallimento da parte mia". Perché? Se i suoi genitori e il suo fidanzato non vanno d'accordo, non è un suo fallimento. Certo se i suoi genitori non accettano il suo fidanzato è come se non accettassero una parte di lei e, di converso, il suo fidanzato non accetta una parte di lei non accettando i suoi genitori. Ora, non rimane che parlare apertamente a tutti e dire che - pur comprendendo le motivazioni di ognuno - per lei è importante che tutti facciano la loro parte per un clima di rispetto. Naturalmente, questo discorso avrà tanta più forza quanto lei per prima crederà nell'importanza della relazione con il suo fidanzato. E' così? Oppure vede un possibile fallimento?
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
[#2]
Utente
Ho già fatto presente al mio ragazzo questo problema.
Perché essere sempre sulla difensiva non va bene per lui. Non solo per quelle che sono le relazioni con i miei genitori ma nella vita in generale.
Al contrario i miei genitori non la vedono così.
Nonostante io abbia già espresso questo mio dispiacere e dolore nel vedere esclusa la persona che è al mio fianco.
Io do importanza alla mia relazione e ogni suo pregio e difetto. Non mi schiero da nessuna delle due parti perché entrambi fondamentali per me. Ma il fallimento lo vedo nel non essere riuscita a mediare magari correttamente tra le due parti. Come se non fossi stata capace io di trovare il punto d’incontro
Perché essere sempre sulla difensiva non va bene per lui. Non solo per quelle che sono le relazioni con i miei genitori ma nella vita in generale.
Al contrario i miei genitori non la vedono così.
Nonostante io abbia già espresso questo mio dispiacere e dolore nel vedere esclusa la persona che è al mio fianco.
Io do importanza alla mia relazione e ogni suo pregio e difetto. Non mi schiero da nessuna delle due parti perché entrambi fondamentali per me. Ma il fallimento lo vedo nel non essere riuscita a mediare magari correttamente tra le due parti. Come se non fossi stata capace io di trovare il punto d’incontro
[#3]
Gentilissima,
forse non si tratta di mediare, perché non sempre è possibile mediare. Forse non c'è un punto di incontro da trovare. Si tratta invece di accettare l'altro con punti di vista diversi o opposti ("non va bene per lui": dovrebbe essere lui a decidere cosa va bene per sé stesso).
Cordialmente.
forse non si tratta di mediare, perché non sempre è possibile mediare. Forse non c'è un punto di incontro da trovare. Si tratta invece di accettare l'altro con punti di vista diversi o opposti ("non va bene per lui": dovrebbe essere lui a decidere cosa va bene per sé stesso).
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 26/04/2022.
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