Urla e offese

Buongiorno,
Sono sposata e sto con mio marito da 15 anni e abbiamo 2 figli.
Durante la settimana ci vediamo solo a pranzo e a cena e i nostri discorsi riguardano spesso il suo lavoro al 80% e la gestione dei bambini.

È affettuoso e attento normalmente e si dimostra interessato a me e ai bambini.

I problemi nascono quando si deve organizzare qualcosa per il tempo libero... diventa uno stress assoluto perché nascono inevitabilmente discussioni purtroppo... entrambi desideriamo staccare e fare qualcosa di bello tutti insieme ma lui inizia le sue proposte con una faccia e un tono funereo e scoraggiato propone cose che con i bambini non sono tanto adatte, tipo fare lunghissime passeggiate etc... che si potrebbe anche fare se proprio si deve ma soprattutto il problema è il modo in cui propone.
Se cerco allegria e propongo qualcosa che potrebbe andar bene anche per i bambini, tipo portarli a giocare etc, mi dice che sono noiosa e che lui si rompe le scatole a fare determinate uscite e mi svilisce.

Non ascolta quello che dico e le mie ragioni e mi dice che con me non è possibile parlare...mi mura...scappa, va via...mi zittisce.
Cerco di difendermi e di trovare un punto d'incontro ma lui poi si altera.
Sembra in guerra con me su questo argomento.

In particolare ha un atteggiamento da vittima arrabbiata e spesso esce di casa e lascia me e i bambini soli in casa e si lamenta che non facciamo nulla di divertente.
Mi offende e alza la voce... ieri però, come non faceva da anni, è prima uscito di casa sbattendomi il portone in faccia mentre gli parlavo, poi dopo ore mi ha telefonato e dopo avermi proposto un pranzo fuori (senza mai chiedere scusa) io ho chiesto dove volesse andare e gli ho fatto presente che stavo già preparando in casa (ma ero pronta a valutare)... lui con tono lamentoso e criticando le mie domande, alzando la voce mi ha risposto che voleva andare in montagna o in qualche agriturismo etc... io ovviamente non sono riuscita ad essere subito affettuosa visti i modi e allora lui ha iniziato ad urlare, ad offendermi come moglie, come madre, come persona, a dire poi che non voglio mai fare niente, che non capisco che lui ci soffre etc.
Ha iniziato a strillare al telefono come un matto al punto che la voce era irriconoscibile...
Dopo queste sfuriate (non era la prima) rimane giorni senza parlarmi e anche i bambini si accorgono del malessere e poi è vietato riprendere il discorso pena altre sfuriate.

Devo fare finta di niente e pregare che tutto venga dimenticato al più presto, caricarmi di colpe che non sento di avere e capire che "lui" soffre.
In pratica il mio stato d'animo viene completamente calpestato e ignorato.

Io sto male perché non posso contare su un equilibrio che per me sarebbe fondamentale anche per essere sempre entusiasta.

Sto male per i bambini e per questo senso di smarrimento che provo quando lui si trasforma in un altro uomo, aggressivo ed egoista.

Vi chiedo consiglio.
[#1]
Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Buonasera,
Da ciò che racconta si comprende che è diventato complesso organizzare un momento di svago con suo marito. Nel complesso però riferisce che negli altri momenti della giornata il problema non si presenta.
La mia domanda è, vi capita di iniziare una discussione su altri argomenti o è soltanto quando si parla di un uscita familiare che iniziano i problemi?
Sarebbe importante capire se la sua irritabilità è legata a questo argomento o è un atteggiamento che mette in pratica anche in altri contesti.
E inoltre, è un problema che si è presentato negli ultimi periodi o è sempre esistito?
Può essersi presentato in seguito ad un episodio in particolare e quindi dipendere da alcuni dubbi sulla risposta al conflitto nella coppia.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
Buongiorno e grazie per la risposta.
I problemi nascono prevalentemente quando si deve decidere cosa fare nei giorni liberi. Lui parte prevenuto che non si farà nulla e quindi assume un atteggiamento triste ed è sempre di malumore proprio
quando sarebbe auspicabile l'esatto contrario, visto che si tratterebbe di relax e divertimento... se nota che io mi dimostro disponibile nonostante questo suo atteggiamento allora propone cose difficili o scomode da organizzare con i bambini in pochissimo tempo e se glielo faccio notare allora scatta la discussione.
Avendo questo atteggiamento non si riesce ad organizzare nulla serenamente perché o esplicitamente o tra me righe parte con la critica, l'accusa e il lamento e quindi perdo l'entusiasmo al punto che spesso ho paura che arrivi il fine settimana...
Non sono sicura che lui lo faccia apposta e credo che ci stia male davvero anche lui...
Quando ancora i bambini non c'erano non discutevamo per questi argomenti ma a volte le discussioni accese, dove lui assumeva lo stesso comportamento, c'erano per altri motivi.
Ps: i silenzi che poi mette, durano giorni nei miei confronti. Nessun saluto oltre che nessun dialogo.