Perdita graduale o assenza di erezione
Salve sono un ragazzo di 25 anni, da 3 anni affetto da morbo di crohn con terapia budemedasonite e lansoprazolo. Da circa un anno durante i miei rapporti sessuali con varie partnern per lo più occasionali, spesso dopo aver iniziato il rapp stesso ho una perdita di erezione o una grossisima difficoltà a mantenerla. Continuo a mantenere le erezioni spontanee la mattina ho fatto numerosi esami ematici che non evidenziano problemi funzionali. Da circa un anno e mezzo ho iniziato a navigare in web e mi sono accorto che il quel modo raggiungevo molto facilmente l erezione con una donna in web cam, non vorrei che questa mia paura "inconscia" sia frutto da un ansia da prestazione che io nemmeno so di avere. é capitato a volte di avere dei rapporti sess completamente perfetti con persone sconosciute, ma non più con le persone che frequento. Non riesco a mantenere l erezione nemmeno con la masturbazione, ma se sto davanti a una web cam riesco a raggiungere il massimo. Ho paura che questa storia di internet influisca tanto nella sfera intima reale. grazie anticipatamente
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Gentile ragazzo, se il suo problema è situazionale, ovvero si produce in alcune situazioni ma non in altre, è fortemente probabile che si tratti di un problema a base psicogena. Dovrebbe quindi considerare l'opportunità di un consulto presso uno psicologo/psicoterapeuta. Ad ogni modo, dato che prende farmaci, dovrebbe consultare anche un andrologo, per discutere dei possibili effetti dei farmaci che assume.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
la tua mail piena di "non vorrei che..." in realtà rimanda al significato "sono certo che...".
Mi spiego: se da un lato temi che i tuoi problemi sessuali siano dovuti ad ansia da prestazione dall'altro "sai" che questa è la verità, perchè i tuoi comportamenti (vedi sesso via webcam) lo confermano.
Se tu non avessi ansia da prestazione non sentiresti il bisogno di fare sesso virtuale, ma ti butteresti in quello reale.
Per cui adesso secondo me dovresti scegliere tra:
1- rimanere nel "non vorrei che..." e quindi continuare ad avere rapporti virtuali
2- oppure passare ai "fatti": ovvero effettuare una visita dall'andrologo per escludere la presenza di patologie mediche ed effettuare un controllo psicologico
Se in alcune situazioni hai l'erezione ed in altre no è molto probabile che tutto questo abbia una radice psicologica. DIpende da te adesso "concretizzare" tutto passando ai fatti (= le visite) ed abbandonando il virtuale
la tua mail piena di "non vorrei che..." in realtà rimanda al significato "sono certo che...".
Mi spiego: se da un lato temi che i tuoi problemi sessuali siano dovuti ad ansia da prestazione dall'altro "sai" che questa è la verità, perchè i tuoi comportamenti (vedi sesso via webcam) lo confermano.
Se tu non avessi ansia da prestazione non sentiresti il bisogno di fare sesso virtuale, ma ti butteresti in quello reale.
Per cui adesso secondo me dovresti scegliere tra:
1- rimanere nel "non vorrei che..." e quindi continuare ad avere rapporti virtuali
2- oppure passare ai "fatti": ovvero effettuare una visita dall'andrologo per escludere la presenza di patologie mediche ed effettuare un controllo psicologico
Se in alcune situazioni hai l'erezione ed in altre no è molto probabile che tutto questo abbia una radice psicologica. DIpende da te adesso "concretizzare" tutto passando ai fatti (= le visite) ed abbandonando il virtuale
[#3]
Ex utente
Grazie mille,
mi ha consiglato un amico andrologo, di provare ad assumere 2 cp da 10mg a settimana di CIALIS, pensa infatti che mi aiuterebbe a riprendere "fiducia" in modo che finita la "cura" (8 settimne), non avendo avuto nessun problema di perdita di erezione, io possa andare da solo senza problemi.
La mia preoccupazione è quella di adagiarmi al farmaco attribuendo tutto il merito, e ritornare alla situazione iniziale una volta sospeso il Cialis.
Ci sono modi o tecniche per riaquistare fiducia in se stessi?
grazie 1000 anticipatamente
mi ha consiglato un amico andrologo, di provare ad assumere 2 cp da 10mg a settimana di CIALIS, pensa infatti che mi aiuterebbe a riprendere "fiducia" in modo che finita la "cura" (8 settimne), non avendo avuto nessun problema di perdita di erezione, io possa andare da solo senza problemi.
La mia preoccupazione è quella di adagiarmi al farmaco attribuendo tutto il merito, e ritornare alla situazione iniziale una volta sospeso il Cialis.
Ci sono modi o tecniche per riaquistare fiducia in se stessi?
grazie 1000 anticipatamente
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Gentile Utente,
capisco la tua preoccupazione e posso condividerla, ma è anche per questo che ti ho consigliato una visita psicologica.
"Ci sono modi o tecniche per riaquistare fiducia in se stessi?"
Si, è proprio questo il lavoro dello psicologo, ovvero aiutarti a sviluppare le giuste tecniche per recuperare autostima e fiducia in te stesso, soprattutto dal punto di vista relazionale e sessuale.
Fidati, non aver paura del consulto psicologico, vedrai che andrà subito meglio dopo
capisco la tua preoccupazione e posso condividerla, ma è anche per questo che ti ho consigliato una visita psicologica.
"Ci sono modi o tecniche per riaquistare fiducia in se stessi?"
Si, è proprio questo il lavoro dello psicologo, ovvero aiutarti a sviluppare le giuste tecniche per recuperare autostima e fiducia in te stesso, soprattutto dal punto di vista relazionale e sessuale.
Fidati, non aver paura del consulto psicologico, vedrai che andrà subito meglio dopo
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Gentile utente,
i colleghi che mi hanno preceduto le hanno già chiarito l'importanza di un incontro con uno psicologo reale, anche per valutare cosa è successo nella sua percezione di se stesso dopo aver scoperto di essere affetto dal m. di Chron.
Resta altrettanto importante un chiarimento dell'andrologo rispetto ai farmaci che assume ed alla stessa patologia di cui soffre: che effetti possono avere sulla sua sessualità?
Buon proseguimento.
Cordialmente,
i colleghi che mi hanno preceduto le hanno già chiarito l'importanza di un incontro con uno psicologo reale, anche per valutare cosa è successo nella sua percezione di se stesso dopo aver scoperto di essere affetto dal m. di Chron.
Resta altrettanto importante un chiarimento dell'andrologo rispetto ai farmaci che assume ed alla stessa patologia di cui soffre: che effetti possono avere sulla sua sessualità?
Buon proseguimento.
Cordialmente,
Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.2k visite dal 22/06/2009.
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