Psicoterapia e transfert
Buongiorno, ringrazio coloro che leggeranno!
Sono una ragazza di 22 anni, ho intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo comportentale da quasi un anno.
Il motivo per cui ho iniziato è legato a problemi d'ansia.
Sono stata diagnosticata con disturbo evitante di personalità.
Stiamo lavorando molto su questo e ci sono stati dei miglioramenti.
Nel corso della terapia mi sono imbattuta più volte in un trasnfert positivo verso il mio terapeuta, insieme alla paura dell'abbandono.
Lui è un uomo sui 50 anni, è molto professionale ma sul transfert non mi ha mai detto molto, solo accennato.
Nell'ultimo periodo gli ho comunicato di avvertire anche emozioni contrastanti come diffidenza verso di lui.
Lui mi ha sempre accennato del transfert.
Dice che il paziente può avvertire emozioni/affetto verso il terapeuta, ma che non può cercare affetto nella terapia perchè nel momento in cui il terapeuta inizia a ricambiare questo affetto non potrebbe più seguirmi.
Io però non sono soddisfatta di questa risposta, mi sono sentita rifiutata, arrabbiata.
Lo penso sempre quasi tutto il giorno e nella mia testa creo scene inesistenti.
Inoltre ho l'impressione che lui non voglia approfondire oltre l'argomento.
Infatti tende a guardarmi poco negli occhi mentre ne parla, e io non capisco perchè.
Ho pensato che forse nemmeno lui sappia come gestire la cosa.
Sono consapevole di queste emozioni irrazionali.
Vorrei smetterla di pensare a lui così tanto, idealizzarlo così tanto, e vorrei che questo transfert finisse così che io possa continuare la terapia.
Ma come si può fare?
Come posso "far passare" il transfert?
Non credo che la soluzione migliore sia quella di lasciare la terapia, perchè mi sono sempre trovata benissimo con lui.
Sono una ragazza di 22 anni, ho intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo comportentale da quasi un anno.
Il motivo per cui ho iniziato è legato a problemi d'ansia.
Sono stata diagnosticata con disturbo evitante di personalità.
Stiamo lavorando molto su questo e ci sono stati dei miglioramenti.
Nel corso della terapia mi sono imbattuta più volte in un trasnfert positivo verso il mio terapeuta, insieme alla paura dell'abbandono.
Lui è un uomo sui 50 anni, è molto professionale ma sul transfert non mi ha mai detto molto, solo accennato.
Nell'ultimo periodo gli ho comunicato di avvertire anche emozioni contrastanti come diffidenza verso di lui.
Lui mi ha sempre accennato del transfert.
Dice che il paziente può avvertire emozioni/affetto verso il terapeuta, ma che non può cercare affetto nella terapia perchè nel momento in cui il terapeuta inizia a ricambiare questo affetto non potrebbe più seguirmi.
Io però non sono soddisfatta di questa risposta, mi sono sentita rifiutata, arrabbiata.
Lo penso sempre quasi tutto il giorno e nella mia testa creo scene inesistenti.
Inoltre ho l'impressione che lui non voglia approfondire oltre l'argomento.
Infatti tende a guardarmi poco negli occhi mentre ne parla, e io non capisco perchè.
Ho pensato che forse nemmeno lui sappia come gestire la cosa.
Sono consapevole di queste emozioni irrazionali.
Vorrei smetterla di pensare a lui così tanto, idealizzarlo così tanto, e vorrei che questo transfert finisse così che io possa continuare la terapia.
Ma come si può fare?
Come posso "far passare" il transfert?
Non credo che la soluzione migliore sia quella di lasciare la terapia, perchè mi sono sempre trovata benissimo con lui.
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La risposta verbale che ti ha dato il terapeuta è corretta. Per deontologia, uno psicologo non può seguire nessuno con cui esista un coinvolgimento emotivo, affettivo o personale.
Se però non sei contenta di come lui sta gestendo nei fatti la cosa, puoi sempre parlargliene.
Ogni approccio terapeutico ha il suo modo di gestire il transfert, ma lo scopo non è di eliminarlo. Semmai utilizzarlo, per far andare meglio e in modo più spedito la terapia.
Se però non sei contenta di come lui sta gestendo nei fatti la cosa, puoi sempre parlargliene.
Ogni approccio terapeutico ha il suo modo di gestire il transfert, ma lo scopo non è di eliminarlo. Semmai utilizzarlo, per far andare meglio e in modo più spedito la terapia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 23/04/2022.
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