Fantasie sui fratelli

Salve, vi scrivo perché sono disperata.
Sono una ragazza di 24 anni.
Tutto è iniziato a Marzo di quest’anno, mi stavo sentendo con un ragazzo (22 anni) da due mesi a distanza, stavamo molto bene insieme.
Ma a un certo punto, sentendo una forte attrazione fisica per lui, ho cominciato a farmi dubbi se lo volessi solo per quello perché ho sempre creduto di essere asessuale.
I dubbi, sono diventate ansie come tachicardia, sudorazione fredda ecc.
Ho interrotto la relazione convinta fosse la cosa giusta ma cercando poi su internet ho capito di essermi imbattuta nel DOC da Relazione.
Siamo rimasti amici, nonostante la mia sofferenza per aver distrutto tutto.
È passato un mese da allora e stavo credendo di averla superata: mi faceva ancora male vedere coppie stare bene insieme ma poi è accaduto il peggio.
Una sera di una settimana fa mio fratello (20 anni) entra in camera e si gratta la pancia, intravedendogli il ventre, ho provato una leggera eccitazione, da lì mi son partiti i dubbi se potesse piacermi mio fratello e l’ansia fisica è salita di nuovo alle stelle.
Ora per lui provo disgusto, non riesco più a vederlo come prima, a volte il desiderio per lui c’è, o meglio si intrufola qualvolta io lo provi per conto mio costruendo fantasie sessuali anche su di lui.
Ho parlato con lui solo della leggera eccitazione, perché per me lui è sempre stato un amico-confidente, ma ora mi pento di averlo fatto.
È rimasto traumatizzato il primo giorno, ora sembra come al solito.
Anche io riesco comunque a comportarmi normalmente con lui come facevo prima.
Cosa mi succede?
Temo sia tutto collegato dalla storia con quel ragazzo.
Un trauma irrisolto che si trasforma in pensieri incestuosi Se non fosse accaduto questo inconveniente, la mia idea sarebbe stata quella di riallacciare meglio i rapporti con il ragazzo e vedere in futuro cosa si sarebbe potuto fare, ma dopo questo misfatto, mi sento un mostro e voglio allontanarmi da chiunque.
Ho difficoltà a vedere non solo coppie adesso, ma anche corpi maschili, specie se più piccoli di me, dato che sia il ragazzo che mio fratello lo sono.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Temo sia tutto collegato dalla storia con quel ragazzo

No, non credo. È forse più probabile che tu sia portatrice di una certa ossessività, che a causa di questo abbia ristretto e limitato i tuoi impulsi e finito per crederti "asessuata". Oltretutto sei sottopeso, se i dati che hai inserito sono corretti.

In altre parole è possibile che tu abbia avuto finora un comportamento autodeprivato nei confronti della sessualità, ai limiti dell'ascetico. Ma che la tua parte sana e ormonale stia spingendo per farsi largo e uscire allo scoperto. Con tutto quello che disperatamente trova a portata di mano. Addirittura con tuo fratello.

È solo un ipotesi, naturalmente.

Però ti raccomando di chiedere almeno un consulto psicologico direttamente a un professionista, per esaminare la questione e, se fosse questo il caso, per imparare a cambiare il tuo punto di vista verso la sessualità.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

una ulteriore riflessione:
"ho sempre creduto di essere asessuale", ci dice di sè.
Come vede, talvolta le etichette che ci si auto-attribuisce vengono smentite dai fatti "sentendo una forte attrazione fisica per lui".
E quando accade è meglio dubitare dei fatti, oppure dubitare dell'etichetta?
Forse Lei non è poi così asessuale come riteneva di essere ... Se così fosse, le (possibili) pulsioni, trascurate, si fanno sempre più insistenti, sempre più vicine, alzando il volume per essere prese in considerazione.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Nelle relazioni precedenti mi innamoravo senza sentire la necessità di andarci anche a letto. Per quanto riguarda l’autodeprivarsi di cui parla il Dr. Santonocito temo sia colpa dell’ansia sociale che mi causava ansia da prestazione e disagio nei rapporti sessuali. Da questo mi sono convinta di essere asessuale.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Non mi riferivo all'"andarci anche a letto": questo è un comportamento, e i comportamenti si possono controllare.
Mi riferivo alle *pulsioni* che Lei attualmente prova, che - quando arrivano - arrivano. E di fronte alle quali sembra essere sguarnita, in quanto Lei partirebbe da chiavi interpretative personali che non Le forniscono spiegazioni attendibili.

Condivido l'indicazione del ricorso ad una consulenza psicologica o psico-sessuale al riguardo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ansia sociale e deprivazione della vita sessuale sono cose diverse.

L'ansia sociale si manifesta soprattutto con le persone che non si conoscono o che non si conoscono poco. Puoi vedere questo video per capire meglio se e in che modo ti ci ritrovi:

https://www.youtube.com/watch?v=NbbFSfM7j2A
(cliccare sul link e poi su "Ok")

Ma con una persona con cui sei già in relazione, sarebbe improprio parlare di ansia sociale. Sono altri, eventualmente, i meccanismi che entrano in gioco.

Perciò ritengo che dovresti fare chiarezza ricorrendo all'aiuto diretto di uno psicologo o di un terapeuta, perché da cui si può restare solo nel campo delle ipotesi.

E a scanso di equivoci, rileggendo la mia ultima risposta, dove dico:

>>> la tua parte sana e ormonale stia spingendo per farsi largo e uscire allo scoperto. Con tutto quello che disperatamente trova a portata di mano. Addirittura con tuo fratello

È scontato che avere idee su tuo fratello non è una cosa sana. Intendevo dire che siccome ti sei probabilmente ristretta troppo, il tuo istinto viene fuori anche nelle situazioni dove non dovrebbe. E del resto è comprensibile, perché se ti abitui a vivere in un'ottica di scarsità poi la fame ti spingerà ad accontentarti.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Quando ho detto che non sentivo la necessità intendevo dire che non sentivo la pulsione, ma solo con questo ragazzo mi è venuta la prima volta.
E per quanto riguarda la non possibile ansia sociale: in realtà ho avuto per lo più frequentazioni con persone con le quali c’era effettivamente poca confidenza emotiva, magari la simpatia, ma non si era mai creata una certa intimità con nessuno di loro. Anche in questo caso mi sento di dire che con questo ragazzo fosse la prima volta in assoluto.