Relazione tossica e attaccamento
Salve sono una ragazza di 24 anni, fidanzata con un ragazzo di qualche anno più piccolo di me.
Siamo stati insieme per 8 mesi, ma abbiamo avuto una storia travagliata ostacolata da tutti, ma noi due siamo stati sempre molto uniti, fino a quando abbiamo deciso dopo poco tempo di cominciare un esperienza lavorativa insieme, quindi condividendo casa.
Passavamo interi weekend senza nessuno, solo noi due, senza avere amici o altri svaghi, io ovviamente lontana dalle mie amicizie, lui nessun amico in particolare.
Questo attaccamento disfunzionale, e io per amore mi sono adeguata e adagiata a lui completamente quasi dipendente.
Facevo tutto per assecondarlo, per non perderlo, essendo lui unica fonte di sfogo e svago, inoltre lui molto geloso quasi folle, non mi ha mai valorizzata e mi ha sempre disprezzata, premetto che anche io ho subito traumi da piccola, ovvero quello dell'abbandono quindi riconosco di non essere una persona facile, questo rapporto mi ha distrutto poiché se all inizio lui mi bombardava d amore, dopo un po' è iniziata una sfilza di svalutazioni, di abusi emotivi di rabbia e di violenza verbale ritorni e momenti di amore folle... la sua gelosia e il suo volermi diversa mi ha fatto scendere l'autostima, tanto che adesso sono completamente dipendete e completamente senza più un briciolo di dignità e personalità.
Lui è diventato rabbioso, infastidii quasi dalla mia presenza, mi odia da morire, ma non riesce a non vedermi né sentirmi nonostante mi abbia lasciata di tronco, poiché una fallita umana.
Ha cominciato a manipolarmi per tenermi legata a sé, scendendo anche a ricatti emotivi.
Mi ha trattata malissimo, ma me lo ritrovo sempre lì ambivalente, mi ama ma non può stare con me perché traumatizzato, usa frasi brutte per mandarmi via.
Io ci provo, ma lui in un modo o nell'altro si aggrappa a me.
Ci siamo presi una tregua, siamo rientrati in un range normale, ma tutta questa confusione mi ha devastata non riesco più ad uscire da sola, mi sento etichettata da chiunque, ho paura di tutto e non ho voglia nemmeno di vivere, tutta questa pesantezza mi ha portata a fare pensieri suicidi, cosa che non ho mai avuto in vita mia, sempre stata solare e piena di vita.
Lui si dice traumatizzato ogni qual volta che mi vede, mi dice cose brutte per allontanarmi, ed io invece mi aggrappo ad un ritorno o ad un illusione, non riesco ad accettare che lui mi abbia lasciata dopo tanto male Fatto, e io non ho più un briciolo di indipendenza, di forza e di amore per me stessa, sono completamente ossessionata da lui, e lui da me.
La sua ambivalenza mi distrugge, e io resto in bilico e non riesco ad andare avanti, dopo tutto questo caos.
Cosa fare?
Siamo stati insieme per 8 mesi, ma abbiamo avuto una storia travagliata ostacolata da tutti, ma noi due siamo stati sempre molto uniti, fino a quando abbiamo deciso dopo poco tempo di cominciare un esperienza lavorativa insieme, quindi condividendo casa.
Passavamo interi weekend senza nessuno, solo noi due, senza avere amici o altri svaghi, io ovviamente lontana dalle mie amicizie, lui nessun amico in particolare.
Questo attaccamento disfunzionale, e io per amore mi sono adeguata e adagiata a lui completamente quasi dipendente.
Facevo tutto per assecondarlo, per non perderlo, essendo lui unica fonte di sfogo e svago, inoltre lui molto geloso quasi folle, non mi ha mai valorizzata e mi ha sempre disprezzata, premetto che anche io ho subito traumi da piccola, ovvero quello dell'abbandono quindi riconosco di non essere una persona facile, questo rapporto mi ha distrutto poiché se all inizio lui mi bombardava d amore, dopo un po' è iniziata una sfilza di svalutazioni, di abusi emotivi di rabbia e di violenza verbale ritorni e momenti di amore folle... la sua gelosia e il suo volermi diversa mi ha fatto scendere l'autostima, tanto che adesso sono completamente dipendete e completamente senza più un briciolo di dignità e personalità.
Lui è diventato rabbioso, infastidii quasi dalla mia presenza, mi odia da morire, ma non riesce a non vedermi né sentirmi nonostante mi abbia lasciata di tronco, poiché una fallita umana.
Ha cominciato a manipolarmi per tenermi legata a sé, scendendo anche a ricatti emotivi.
Mi ha trattata malissimo, ma me lo ritrovo sempre lì ambivalente, mi ama ma non può stare con me perché traumatizzato, usa frasi brutte per mandarmi via.
Io ci provo, ma lui in un modo o nell'altro si aggrappa a me.
Ci siamo presi una tregua, siamo rientrati in un range normale, ma tutta questa confusione mi ha devastata non riesco più ad uscire da sola, mi sento etichettata da chiunque, ho paura di tutto e non ho voglia nemmeno di vivere, tutta questa pesantezza mi ha portata a fare pensieri suicidi, cosa che non ho mai avuto in vita mia, sempre stata solare e piena di vita.
Lui si dice traumatizzato ogni qual volta che mi vede, mi dice cose brutte per allontanarmi, ed io invece mi aggrappo ad un ritorno o ad un illusione, non riesco ad accettare che lui mi abbia lasciata dopo tanto male Fatto, e io non ho più un briciolo di indipendenza, di forza e di amore per me stessa, sono completamente ossessionata da lui, e lui da me.
La sua ambivalenza mi distrugge, e io resto in bilico e non riesco ad andare avanti, dopo tutto questo caos.
Cosa fare?
[#1]
>>> La sua ambivalenza mi distrugge
L'ambivalenza e l'ambiguità possono essere un meccanismo perverso che crea dipendenza. Cerca in rete "rinforzo intermittente" per capire come e perché.
Ma in campo relazionale questo ha effetto soprattutto se si è vulnerabili al punto da permettere che accada. In altre parole, se la tua autostima è debole, avrai difficoltà a valorizzarti da sola e di conseguenza a trovare persone che ti valorizzino.
Quindi faresti bene a rivolgerti a uno psicologo/psicoterapeuta direttamente per un parere preciso su questo punto.
L'ambivalenza e l'ambiguità possono essere un meccanismo perverso che crea dipendenza. Cerca in rete "rinforzo intermittente" per capire come e perché.
Ma in campo relazionale questo ha effetto soprattutto se si è vulnerabili al punto da permettere che accada. In altre parole, se la tua autostima è debole, avrai difficoltà a valorizzarti da sola e di conseguenza a trovare persone che ti valorizzino.
Quindi faresti bene a rivolgerti a uno psicologo/psicoterapeuta direttamente per un parere preciso su questo punto.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 20/04/2022.
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