L'ho lasciato ma mi manca
Buonasera, io sono Chiara e ho 21 anni e
sono stata fidanzata fino a poco fa con un ragazzo splendido, con cui sono stata per 3 anni.
Il motivo che ha portato alla rottura è che circa 3 mesi fa ho conosciuto un altro tramite ig, che mi ha colpita per la sua intelligenza, cultura, per le sue idee.
Inoltre mi conteggiava, faceva molti complimenti, scriveva.
Tutte queste cose, insieme anche al pensiero di star facendo qualcosa di "proibito" e al fatto che mi sentivo "annoiata" mi ha portata gradualmente ad avvicinarmi a questa nuova persona, distaccandomi dal mio ragazzo.
Dopo 1 mese in cui ho parlato con questa persona e sentivo di provare qualcosa per lui, abbiamo deciso di continuare a parlare solo da amici, poiché avevo la convinzione che fosse qualcosa di temporaneo e di voler continuare a stare con il mio ragazzo, senza tradirlo.
Quindi, per circa un altro mese, io e questo ragazzo continuiamo a parlare per messaggi, ma questa volta da amici, senza una parola fuori posto né da parte sua che da parte mia.
Ci vediamo anche per un caffè in amicizia, sembrava andare tutto bene.
Finché io mi rendo conto di provare ancora un forte interesse per questo ragazzo e di fantasticare su di lui mentre stavo con il mio fidanzato.
Poiché continuavo a pensare di voler trascorrere il mio tempo con questa nuova persona, ho cercato di capire cosa mi bloccasse davvero dal lasciare il mio ragazzo.
Ho cercato di guardarmi dentro e ho pensato che a bloccarmi fosse la paura di stare da sola.
Da sola, avrei visto piombarmi addosso tutta quella sofferenza da cui lui mi difendeva, se lo avessi lasciato, avrei dovuto affrontare i miei problemi (ansia).
A questo punto mi sono chiesta se amassi il mio ragazzo o ci stessi insieme perché perché avevo BISOGNO DI LUI.
Proprio per questi dubbi l'ho lasciato, ho pensato che stare un po' da sola mi avrebbe chiarito le idee sui miei sentimenti e desideri.
Intanto, ho visto l'altro ragazzo, ho avvertito una forte passione con lui.
Ci siamo baciati e ho sentito un fuoco che non era presente già da un po' con il mio ex.
C'è stata anche una seconda uscita, dopo ho deciso di non vederlo per un po', poiché ero confusa.
Adesso, dopo la seconda uscita mi sono resa conto di non provare emozioni verso questa persona nuova, ma che avessi solo bisogno di una novità, di passione, che mancava con il mio ex: tutto con il tempo si era appiattito.
Inoltre, ho capito anche che io se voglio posso stare senza il mio ex, ma non voglio.
In questo momento quindi, avendo risolto gran parte dei miei dubbi, vorrei tornare con il mio ex e cercare di risolvere con lui il problema legato alla passione, dal momento che io continuo a pensare che sia lui l'uomo della mia vita e non riesco ad immaginarmi senza, ma al tempo stesso ho paura di tornarci insieme e cambiare di nuovo idea, che possa mancarmi di nuovo quel ragazzo, che la passione non possa essere riaccesa, che io desideri di essere single, che in realtà non lo amo davvero.
Cosa dovrei fare?
sono stata fidanzata fino a poco fa con un ragazzo splendido, con cui sono stata per 3 anni.
Il motivo che ha portato alla rottura è che circa 3 mesi fa ho conosciuto un altro tramite ig, che mi ha colpita per la sua intelligenza, cultura, per le sue idee.
Inoltre mi conteggiava, faceva molti complimenti, scriveva.
Tutte queste cose, insieme anche al pensiero di star facendo qualcosa di "proibito" e al fatto che mi sentivo "annoiata" mi ha portata gradualmente ad avvicinarmi a questa nuova persona, distaccandomi dal mio ragazzo.
Dopo 1 mese in cui ho parlato con questa persona e sentivo di provare qualcosa per lui, abbiamo deciso di continuare a parlare solo da amici, poiché avevo la convinzione che fosse qualcosa di temporaneo e di voler continuare a stare con il mio ragazzo, senza tradirlo.
Quindi, per circa un altro mese, io e questo ragazzo continuiamo a parlare per messaggi, ma questa volta da amici, senza una parola fuori posto né da parte sua che da parte mia.
Ci vediamo anche per un caffè in amicizia, sembrava andare tutto bene.
Finché io mi rendo conto di provare ancora un forte interesse per questo ragazzo e di fantasticare su di lui mentre stavo con il mio fidanzato.
Poiché continuavo a pensare di voler trascorrere il mio tempo con questa nuova persona, ho cercato di capire cosa mi bloccasse davvero dal lasciare il mio ragazzo.
Ho cercato di guardarmi dentro e ho pensato che a bloccarmi fosse la paura di stare da sola.
Da sola, avrei visto piombarmi addosso tutta quella sofferenza da cui lui mi difendeva, se lo avessi lasciato, avrei dovuto affrontare i miei problemi (ansia).
A questo punto mi sono chiesta se amassi il mio ragazzo o ci stessi insieme perché perché avevo BISOGNO DI LUI.
Proprio per questi dubbi l'ho lasciato, ho pensato che stare un po' da sola mi avrebbe chiarito le idee sui miei sentimenti e desideri.
Intanto, ho visto l'altro ragazzo, ho avvertito una forte passione con lui.
Ci siamo baciati e ho sentito un fuoco che non era presente già da un po' con il mio ex.
C'è stata anche una seconda uscita, dopo ho deciso di non vederlo per un po', poiché ero confusa.
Adesso, dopo la seconda uscita mi sono resa conto di non provare emozioni verso questa persona nuova, ma che avessi solo bisogno di una novità, di passione, che mancava con il mio ex: tutto con il tempo si era appiattito.
Inoltre, ho capito anche che io se voglio posso stare senza il mio ex, ma non voglio.
In questo momento quindi, avendo risolto gran parte dei miei dubbi, vorrei tornare con il mio ex e cercare di risolvere con lui il problema legato alla passione, dal momento che io continuo a pensare che sia lui l'uomo della mia vita e non riesco ad immaginarmi senza, ma al tempo stesso ho paura di tornarci insieme e cambiare di nuovo idea, che possa mancarmi di nuovo quel ragazzo, che la passione non possa essere riaccesa, che io desideri di essere single, che in realtà non lo amo davvero.
Cosa dovrei fare?
[#1]
A leggerti sembra quasi che il tuo ex sia una specie di tua appendice, qualcosa di comodo e utile per darti sicurezza, che puoi lasciare e riprenderti come e quando vuoi. Intendo dire che stai parlando senza neanche menzionare (o chiederti) se lui sarà disposto a tornare con te.
E anche se sarà disposto: sei sicura di volere davvero un uomo così? Che si fa lasciare e riprendere in modo così passivo?
Perdonami se ti sembro troppo rude sia verso di te che verso di lui.
E anche se sarà disposto: sei sicura di volere davvero un uomo così? Che si fa lasciare e riprendere in modo così passivo?
Perdonami se ti sembro troppo rude sia verso di te che verso di lui.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Buonasera, prima di tutto la ringrazio per la sua risposta.
Devo ammettere che appena l'ho lasciato, l'ho fatto nell'ingenua convinzione che se avessi risolto i miei dubbi e fossi voluta tornare, lui mi avrebbe accolta, tuttavia era più che altro, penso, una sorta di illusoria rassicurazione di cui mi sono ero convinta per prendere la decisione di lasciarlo (molto dolorosa per me).
Infatti, ben presto ho incominciato a stare male per la forte paura di perderlo;nonostante ciò mi ero ripromessa di risolvere prima i miei dubbi e poi, eventualmente, ricontattarlo(ammesso che mi rivolesse). Ad un certo punto, però, il timore di perderlo e la mancanza della sua persona mi hanno fatto capire di voler stare con lui, quindi ci siamo rivisti e ora lui sta giustamente ragionando su cosa fare con me. È molto ferito, come è naturale che sia e io accetterò qualunque cosa lui voglia, poiché davvero non voglio farlo soffrire ancora. Mi sento davvero molto in colpa per quello che ho fatto, per questa mia continua indecisione, per il mio sentirmi divisa e cambiare idea appena credo di essere giunta ad una conclusione. Sono arrivata al punto di non fidarmi neppure io di quello che penso, dal momento che ormai da mesi quando arrivo a perdere uno dei due sto male. Io provo dei sentimenti per entrambi, ma ovviamente non posso coltivare entrambe le relazioni contemporaneamente ...alla fine penso di essere destinata a vivere con il rimpianto dell'uno o dell'altro. Alla fine ho scelto il mio ex perché con lui c'è amore e abbiamo costruito tantissimo, mentre con quell'altro ragazzo c'erano dei sentimenti ma non penso siano niente a confronto.
Il problema comunque è proprio questa forte paura di fare del male a loro due, di farne a me, di prendere scelte sbagliare, mi sento una bruttissima persona, debole e poco sincera. Quello che voglio sembra cambiare continuamente, certe volte sono sicura, altre sono di nuovo in dubbio...
Devo ammettere che appena l'ho lasciato, l'ho fatto nell'ingenua convinzione che se avessi risolto i miei dubbi e fossi voluta tornare, lui mi avrebbe accolta, tuttavia era più che altro, penso, una sorta di illusoria rassicurazione di cui mi sono ero convinta per prendere la decisione di lasciarlo (molto dolorosa per me).
Infatti, ben presto ho incominciato a stare male per la forte paura di perderlo;nonostante ciò mi ero ripromessa di risolvere prima i miei dubbi e poi, eventualmente, ricontattarlo(ammesso che mi rivolesse). Ad un certo punto, però, il timore di perderlo e la mancanza della sua persona mi hanno fatto capire di voler stare con lui, quindi ci siamo rivisti e ora lui sta giustamente ragionando su cosa fare con me. È molto ferito, come è naturale che sia e io accetterò qualunque cosa lui voglia, poiché davvero non voglio farlo soffrire ancora. Mi sento davvero molto in colpa per quello che ho fatto, per questa mia continua indecisione, per il mio sentirmi divisa e cambiare idea appena credo di essere giunta ad una conclusione. Sono arrivata al punto di non fidarmi neppure io di quello che penso, dal momento che ormai da mesi quando arrivo a perdere uno dei due sto male. Io provo dei sentimenti per entrambi, ma ovviamente non posso coltivare entrambe le relazioni contemporaneamente ...alla fine penso di essere destinata a vivere con il rimpianto dell'uno o dell'altro. Alla fine ho scelto il mio ex perché con lui c'è amore e abbiamo costruito tantissimo, mentre con quell'altro ragazzo c'erano dei sentimenti ma non penso siano niente a confronto.
Il problema comunque è proprio questa forte paura di fare del male a loro due, di farne a me, di prendere scelte sbagliare, mi sento una bruttissima persona, debole e poco sincera. Quello che voglio sembra cambiare continuamente, certe volte sono sicura, altre sono di nuovo in dubbio...
[#3]
>>> tuttavia era più che altro, penso, una sorta di illusoria rassicurazione di cui mi sono ero convinta per prendere la decisione di lasciarlo
Sì, e questo mi porta a pensare che probabilmente soffri d'ansia, che si esprime appunto come bisogno (illusorio) di controllo. In campo relazionale, ma forse anche in altri modi. Potresti consultare direttamente un terapeuta, per avere un parere più preciso e capire cosa è possibile fare per superare questo tuo limite.
Sì, e questo mi porta a pensare che probabilmente soffri d'ansia, che si esprime appunto come bisogno (illusorio) di controllo. In campo relazionale, ma forse anche in altri modi. Potresti consultare direttamente un terapeuta, per avere un parere più preciso e capire cosa è possibile fare per superare questo tuo limite.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 23k visite dal 19/04/2022.
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