Difficoltà in famiglia
Salve,
vi scrivo perché nella mia famiglia soffro molto e vorrei capire meglio il motivo.
Ho perso il mio ragazzo, è morto dopo anni di malattia e questo avvenimento ha letteralmente spezzato la mia vita.
Da quel momento in poi credo di ricercare il sostegno della mia famiglia, prima di chiunque altro perché loro sono gli unici che hanno potuto toccare con mano quello che ho vissuto in questi anni, la sofferenza e la disperazione che ho attraversato.
Però loro questo sostegno non me lo danno.
E non solo, mia madre con me è aggressiva, mi carica di ansie, mi tratta sminuendo quello che ho vissuto e ogni scusa è buona per ricoprirmi di insulti.
Dice che sono incapace, inadeguata a tutti, ecc.
Ci tengo invece a dire che lavoro e che ho vinto il concorso proprio negli anni della malattia del mio ragazzo.
Ora sto cercando una casa mia, perché per la pandemia e per uno spostamento per lavoro sono tornata a casa dei miei.
Lei non mi permette di essere serena nella ricerca della casa e da quando sono tornata qui per lavoro anziché sostenermi ha fatto di tutto per crearmi problemi psicologici.
Non mi permette di essere serena, con le sue continue insistenze su quello che dovrei fare e come dovrei essere.
Mi fa pesare il fatto di stare a casa con lei e mio padre e questo mi ferisce profondamente perché cercavo un appoggio proprio in loro, per potermi in qualche modo riprendere da quello che è successo.
Sono cose che segnano e che sono difficili da superare.
Loro hanno sicuramente uno sfondo depressivo, ma non è solo questo il problema.
Il problema è che non sono disposti ad ascoltarmi in nessun modo, con loro è impossibile parlare di problemi o di cose che non vanno.
È la cosa che più mi ferisce è che mia madre con le persone al di fuori della famiglia è sempre pronta a farsi vedere comprensiva e disponibile mentre con me è una vera stronza.
Mi direte che devo andarmene di casa e infatti è quello che sto cercando di fare, solo che siccome ho pagato anni di affitto sto cercando una casa da comprare e ci vuole tempo per trovare quella adatta.
Credo che questa situazione sta peggiorando la mia depressione, perché quando mi insulta o ci sono questi scontri perdo ancora di più l’interesse per frequentare gli amici e mi sento a terra anche per il mio lavoro.
Non so bene come spiegarvi ma a lungo andare mi sento psicologicamente distrutta.
Inoltre mi vengono ansie sul mio futuro, penso che non riuscirò mai a trovare un’altra persona che mi voglia bene come faceva il mio fidanzato e a cui io voglia bene come a lui.
Penso che ormai sono grande e tra poco il tempo per avere figli sarà finito.
Penso che quello che dovrei fare è mollare tutto e trasferirmi in un altro continente.
Sento un senso di soffocamento e tristezza.
Vedo che non ho speranze per il futuro.
Mi potreste dare dei consigli e mi potreste spiegare come è possibile che abbiano questo comportamento?
Ho parlato poco di mio padre, perché si fa sempre convincere da mia madre e è stato assente da piccola.
vi scrivo perché nella mia famiglia soffro molto e vorrei capire meglio il motivo.
Ho perso il mio ragazzo, è morto dopo anni di malattia e questo avvenimento ha letteralmente spezzato la mia vita.
Da quel momento in poi credo di ricercare il sostegno della mia famiglia, prima di chiunque altro perché loro sono gli unici che hanno potuto toccare con mano quello che ho vissuto in questi anni, la sofferenza e la disperazione che ho attraversato.
Però loro questo sostegno non me lo danno.
E non solo, mia madre con me è aggressiva, mi carica di ansie, mi tratta sminuendo quello che ho vissuto e ogni scusa è buona per ricoprirmi di insulti.
Dice che sono incapace, inadeguata a tutti, ecc.
Ci tengo invece a dire che lavoro e che ho vinto il concorso proprio negli anni della malattia del mio ragazzo.
Ora sto cercando una casa mia, perché per la pandemia e per uno spostamento per lavoro sono tornata a casa dei miei.
Lei non mi permette di essere serena nella ricerca della casa e da quando sono tornata qui per lavoro anziché sostenermi ha fatto di tutto per crearmi problemi psicologici.
Non mi permette di essere serena, con le sue continue insistenze su quello che dovrei fare e come dovrei essere.
Mi fa pesare il fatto di stare a casa con lei e mio padre e questo mi ferisce profondamente perché cercavo un appoggio proprio in loro, per potermi in qualche modo riprendere da quello che è successo.
Sono cose che segnano e che sono difficili da superare.
Loro hanno sicuramente uno sfondo depressivo, ma non è solo questo il problema.
Il problema è che non sono disposti ad ascoltarmi in nessun modo, con loro è impossibile parlare di problemi o di cose che non vanno.
È la cosa che più mi ferisce è che mia madre con le persone al di fuori della famiglia è sempre pronta a farsi vedere comprensiva e disponibile mentre con me è una vera stronza.
Mi direte che devo andarmene di casa e infatti è quello che sto cercando di fare, solo che siccome ho pagato anni di affitto sto cercando una casa da comprare e ci vuole tempo per trovare quella adatta.
Credo che questa situazione sta peggiorando la mia depressione, perché quando mi insulta o ci sono questi scontri perdo ancora di più l’interesse per frequentare gli amici e mi sento a terra anche per il mio lavoro.
Non so bene come spiegarvi ma a lungo andare mi sento psicologicamente distrutta.
Inoltre mi vengono ansie sul mio futuro, penso che non riuscirò mai a trovare un’altra persona che mi voglia bene come faceva il mio fidanzato e a cui io voglia bene come a lui.
Penso che ormai sono grande e tra poco il tempo per avere figli sarà finito.
Penso che quello che dovrei fare è mollare tutto e trasferirmi in un altro continente.
Sento un senso di soffocamento e tristezza.
Vedo che non ho speranze per il futuro.
Mi potreste dare dei consigli e mi potreste spiegare come è possibile che abbiano questo comportamento?
Ho parlato poco di mio padre, perché si fa sempre convincere da mia madre e è stato assente da piccola.
[#1]
>>> Penso che ormai sono grande e tra poco il tempo per avere figli sarà finito
Realisticamente, circa una decina d'anni. Non sono moltissimi, ma neanche pochi.
Il tempo è relativo, perché dipende da ciò che ne facciamo. Dipende da ciò che facciamo mentre lui passa.
Se tu stessa, correttamente, riconosci che è tempo di andare a vivere da sola, dovresti riuscire a farlo a qualunque costo. Non importa se dovrai tornare in affitto per un po', finché non troverai una casetta che ti piacerà, da comprare.
Altrimenti se non riesci a fare la cosa che più di tutte potrebbe aiutarti ad andare avanti con la tua vita, stai probabilmente ingannando te stessa. Cioè ti racconti che vuoi lasciare la tua famiglia, ma in realtà non vuoi. Per diversi motivi. Perché come tu stessa riconosci ne hai cercato sempre il sostegno da un certo momento in poi, magari anche perché è più comodo economicamente, o forse perché dentro di te coltivi un segreto desiderio di poter cambiare i tuoi genitori e di far loro apprezzare, finalmente, quanto sei brava.
Tutte cose che ti trattengono dall'andare avanti e che fanno passare più in fretta il tempo.
Realisticamente, circa una decina d'anni. Non sono moltissimi, ma neanche pochi.
Il tempo è relativo, perché dipende da ciò che ne facciamo. Dipende da ciò che facciamo mentre lui passa.
Se tu stessa, correttamente, riconosci che è tempo di andare a vivere da sola, dovresti riuscire a farlo a qualunque costo. Non importa se dovrai tornare in affitto per un po', finché non troverai una casetta che ti piacerà, da comprare.
Altrimenti se non riesci a fare la cosa che più di tutte potrebbe aiutarti ad andare avanti con la tua vita, stai probabilmente ingannando te stessa. Cioè ti racconti che vuoi lasciare la tua famiglia, ma in realtà non vuoi. Per diversi motivi. Perché come tu stessa riconosci ne hai cercato sempre il sostegno da un certo momento in poi, magari anche perché è più comodo economicamente, o forse perché dentro di te coltivi un segreto desiderio di poter cambiare i tuoi genitori e di far loro apprezzare, finalmente, quanto sei brava.
Tutte cose che ti trattengono dall'andare avanti e che fanno passare più in fretta il tempo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Con la sua risposta mi sento ancora più sola. Ovviamente da un breve messaggio lei non può avere minimamente idea di quello che ho vissuto. Si capisce dalla facilità con cui scrive le sue due righe di risposta. Il mio ragazzo lo ho perso a 29 anni, quando tutti hanno l’età giusta per sposarsi . Ora ne ho di più, quasi 5 in più. Non sto ad aggiungere altro per privacy. La sua risposta mi ha fatto capire che l’individualismo in cui siamo caduti prospera anche negli studi di psicologia.
[#3]
L'individualismo per me è un valore, certamente. Ma in questo caso non parlerei di individualismo, semmai più modestamente di autopreservazione. Cioè il tuo problema non è rischiare di diventare troppo individualista, ma semmai quello di non tutelare te stessa a sufficienza. Perché se nemmeno dopo tutto quello che ti è successo riesci a superare l'attaccamento per dei genitori che non ti danno valore - perché questo è ciò che si capisce dalle tue parole - e questo valore non riesci a trovare tu per prima la forza di dartelo da sola, non servirebbe a molto alimentare speranze poco realistiche. Dici di sentirti ancora più sola dopo quello che ti ho detto. Ma se continui a investire tutto nel passato, anziché nel presente, sola rischi di restarlo comunque.
Perdonami se te lo dico con franchezza.
Perdonami se te lo dico con franchezza.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Prego,
Un saluto
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Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 19/04/2022.
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