Timidezza e introversione

Salve
Come da titolo, il problema in questione risulta essere una timidezza e introversione di fondo.
Fin da quando ero bambino ho teso ad avere un carattere introverso, con il tempo a seguito di diverse esperienze negative ho iniziato a soffrire d'ansia nei contesti sociali, quindi difficoltà relazionali, paura del giudizio, ansia a stare in gruppo, vuoti di memoria e difficoltà nell'eloquio.
Questa è una condizione che mi porto avanti da tempo anche se mi sforzo per cercare di contrastare questa situazione provando un po' di invidia nei confronti di chi è estroverso o comunque di chi non è timido, ho amici e conoscenti che sono "liberi" presumo per carattere, riusendo subito a stringere amicizia con estranei, interloquire con serenità senza ansie e poi la spontaneità che a me è cosa sconosciuta, con gli sconosciuti.
Io purtroppo tendo ad essere taciturno e non riesco proprio ad essere partecipe attivo in una conversazione soprattutto in gruppo, mi devo sforzare e non poco, vedo gli altri che subito sono propositivi, loquaci, dinamici e proattivi nelle varie situazioni e io niente.
Tutto ciò mi fa profondamente arrabbiare, perché per quanto io mi impegni per cambiare questi aspetti, non cambia nulla se non che una riduzione dell'ansia, quindi mi domando, c'è un modo che possa migliorare questa mia condizione?
Oppure sarò destinato a subire questo mio aspetto per tutta la vita?
Perché desidero fortemente riuscire ad essere più spontaneo e loquace, non credo che riuscirò mai a cambiare la mia personalità ma quantomeno spero di poter migliorare alcuni dei miei aspetti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sì, è possibile diventare più "social" anche se di base si è introversi. Il fatto di nascere in un certo modo non significa necessariamente che si debba rimanere tali. A volte è possibile farlo da soli, a volte è necessario un aiuto esterno.

Nel caso dell'introversione può vedere questo video per capirne di più:

https://www.youtube.com/watch?v=NbbFSfM7j2A
(cliccare sul link e poi su "Ok")

In sostanza puoi rimanere introverso e allo stesso tempo imparare ad apprezzare la compagnia degli altri.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Dr. Santonocito la ringrazio per la celere risposta e il video che mi ha suggerito. Il problema quindi non risiede nell'introversione, piuttosto nella timidezza e fobia sociale in sé, infatti la mia è la paura di mettermi in gioco e del giudizio che mi blocca, quindi mi chiudo, rispetto a passato però ho notato che le condotte di evitamento sono drasticamente diminuite riuscendo comunque a stare a contatto con gli altri senza troppa ansia, solo che è rimasto più o meno invariato il modo con la quale mi esprimo, poco fluido, brevi frasi e spesso ho la sensazione di non riuscire ad esprimermi correttamente, cioè di essere poco chiaro e di avere un eloquio poco articolato, questa modalità è molto più attenuata nelle relazioni uno ad uno. Questi aspetti mi limitano non poco, crede che una graduale esposizione possa essere propedeutica al fine di attuare un cambiamento?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> solo che è rimasto più o meno invariato il modo con la quale mi esprimo, poco fluido, brevi frasi e spesso ho la sensazione di non riuscire ad esprimermi correttamente

Qui è soprattutto questione di pratica.

Finché non avrai fatto molta pratica, ti potrebbe rimanere il dubbio, latente, che ti manchino le capacità. E invece quasi sempre ciò che mancano sono le abilità, che però si possono sviluppare.

Per farti capire meglio, la capacità è come la dimensione di un contenitore, mentre l'abilità è la quantità di quello che ci metti dentro.

Quindi quello che ti serve è molta pratica, in parte sovrapponibile con l'esposizione.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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