Figlia agonista genitore emotivamente debole

Salve, ho 40 anni, tre figli e sono sposata da 16 anni.
Sono mamma e lavoratrice.

Mia figlia pratica sport a livello agonistico, ciò mi impegna molto, essendo una ragazzina di 11 anni deve essere accompagnata e prelevata dalla struttura sportiva, ogni giorno della settimana (sabato e domenica spesso inclusi) ad orari non molto comodi (h 21.00).
fa spesso gare ed allenamenti fuori regione, ciò ovviamente comporta dispendio economico oltre che lasciare la famiglia per 1 notte.
Non posso contare sull’aiuto di mio marito che a prescindere dai suoi orari di lavoro poco comodi (08.00-18.
30) esprime sempre la sua opinione negativa per tutto ciò che concerne questa attività sportiva.
Ha delle idee personali che non combaciano con Ciò che ci è richiesto dagli allenatori è in disaccordo su tutto è ovviamente non mi aiuta.
Per lui è tutto inutile
Non crede probabilmente nelle capacità della figlia, non tollera che si metta in subbuglio un intera famiglia per una pratica sportiva.

Io sono ormai stanca di litigare e spiegare ciò che mi viene detto dagli allenatori, tanto non viene compreso da lui... ho un muro contro su cui non ho più la forza di battere.
Vorrei un consiglio su come comportarmi, non voglio ledere la mia famiglia, io amo
Mio marito, solo su questo noi litighiamo, sto andando in confusione su come gestire questa situazione non voglio far male a mia figlia che ci crede davvero ma ho la mente stanca.
Spero in un vostro consiglio, ho bisogno di un parere, vorrei capire se davvero sto sbagliando! Grazie
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Gentile utente,
Sicuramente non sarà semplice gestire tutto e capire chi ha ragione e chi no, non conoscendo in questo momento il futuro sportivo di sua figlia.
Ovviamente le competizioni fuori regione tolgono spazio e tempo alla vita familiare già piena di impegni.
Ciò però può richiedere un sacrificio adesso, nella speranza che in futuro sia una grande opportunità per sua figlia.
Lei chiede, in che modo posso gestire questo momento? Bisognerebbe valutare, se le possibilità di costruire una carriera sportiva sono reali e capire quali sono i dubbi di suo marito.
Tenendo sempre conto che si può essere in disaccordo su alcune questioni e in sintonia con altre, ciò significa che il modo per trovare un punto d'incontro è solo il dialogo. Conoscere i dubbi di suo marito e capire fino a che punto è disposto a venirvi in aiuto. Trovare dei compromessi senza arrivare ad uno scontro.
I dubbi sul futuro di sua figlia per suo marito sono legittimi e vanno rispettati, ma c'è pur sempre un ruolo genitoriale da mantenere che è quello di aiuto nella coppia e nei confronti dei figli.
Quindi il dialogo può essere un inizio, senza restare sulle proprie posizioni, mettendo in dubbio anche a volte le proprie certezze ma aiutarsi nell'ascolto delle preoccupazioni comuni e non per trovare una soluzione che stia comoda a tutti.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
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