Saltuarie amnesie e perdite d'attenzione. Devo preoccuparmi?
Buongiorno a tutti, sono uno studente universitario di 20 anni e vorrei un parere da un esperto su una situazione che mi sta facendo preoccupare non poco.
Premetto che sto uscendo da un periodo di quello che credo sia un forte stress e ho avuto diversi crolli emotivi di recente, forse dovuti al fatto che non ho un gran carattere, forse per via dei miei trascorsi personali.
Io non voglio fare diagnosi, ma credo proprio che il termine corretto sia "depressione".
Anche sotto consiglio di una psicoterapeuta attiva nel forum ho fatto le pratiche per l'attivazione di un percorso di sedute da uno psicologo, alla fine quello dell'università perché ho scoperto che le tempistiche non sono poi così lunghe, ma intanto volevo un parere al volo.
Ebbene, ho specificato l'età perché da quando abito per conto mio (con altre due persone ma sempre fuori dalla mia famiglia) mi rendo conto di avere per gli anni che ho qualche vuoto di memoria, che ho scambiato per semplice sbadataggine, per esempio dimentico oggetti nel posto sbagliato, faccio confusione con gli alimenti nel frigo (funziona che ognuno si fa la spesa per conto suo), e poi in generale faccio molta fatica a memorizzare i concetti durante lo studio (ma va detto che non frequento una facoltà per niente facile).
Tacciamo delle date dei compleanni, che non azzecco nemmeno quelle dei miei amici più stretti.
Oggi però me n'è successa una abbastanza preoccupante.
Da qualche settimana frequento una persona, nulla di troppo serio, ma ci facciamo compagnia.
Stasera, in visita a parenti, mi è stata posta la fatidica domanda sull'andamento delle mie relazioni, e allora mi metto a parlargli di questa.
Non mi veniva in mente il nome proprio della persona, una persona che ho già visto in tutto quattro o cinque volte, e con cui fra l'altro mi trovo piuttosto bene.
La cosa può avere del comico e ci hanno riso sopra; dico hanno perché io non ridevo per nulla.
Devo preoccuparmi?
Comincio a fare fatica ad accettare questa cosa.
Si ripercuote sulla mia vita di studente, perché quando studio leggo negli appunti cose che non mi sembra di avere mai sentito nominare a lezione, e sulla mia vita privata.
Ringrazio sentitamente chi mi offrirà un parere.
Premetto che sto uscendo da un periodo di quello che credo sia un forte stress e ho avuto diversi crolli emotivi di recente, forse dovuti al fatto che non ho un gran carattere, forse per via dei miei trascorsi personali.
Io non voglio fare diagnosi, ma credo proprio che il termine corretto sia "depressione".
Anche sotto consiglio di una psicoterapeuta attiva nel forum ho fatto le pratiche per l'attivazione di un percorso di sedute da uno psicologo, alla fine quello dell'università perché ho scoperto che le tempistiche non sono poi così lunghe, ma intanto volevo un parere al volo.
Ebbene, ho specificato l'età perché da quando abito per conto mio (con altre due persone ma sempre fuori dalla mia famiglia) mi rendo conto di avere per gli anni che ho qualche vuoto di memoria, che ho scambiato per semplice sbadataggine, per esempio dimentico oggetti nel posto sbagliato, faccio confusione con gli alimenti nel frigo (funziona che ognuno si fa la spesa per conto suo), e poi in generale faccio molta fatica a memorizzare i concetti durante lo studio (ma va detto che non frequento una facoltà per niente facile).
Tacciamo delle date dei compleanni, che non azzecco nemmeno quelle dei miei amici più stretti.
Oggi però me n'è successa una abbastanza preoccupante.
Da qualche settimana frequento una persona, nulla di troppo serio, ma ci facciamo compagnia.
Stasera, in visita a parenti, mi è stata posta la fatidica domanda sull'andamento delle mie relazioni, e allora mi metto a parlargli di questa.
Non mi veniva in mente il nome proprio della persona, una persona che ho già visto in tutto quattro o cinque volte, e con cui fra l'altro mi trovo piuttosto bene.
La cosa può avere del comico e ci hanno riso sopra; dico hanno perché io non ridevo per nulla.
Devo preoccuparmi?
Comincio a fare fatica ad accettare questa cosa.
Si ripercuote sulla mia vita di studente, perché quando studio leggo negli appunti cose che non mi sembra di avere mai sentito nominare a lezione, e sulla mia vita privata.
Ringrazio sentitamente chi mi offrirà un parere.
[#1]
Buongiorno,
ha parlato di un percorso con uno psicologo nell'ambito universitario che probabilmente non ha ancora iniziato, credo che con tale collega potrà approfondire tutti gli aspetti di cui scrive, dalla "depressione" - allo "stress" ai "vuoti mnemonici" in modo da approfondire ogni sintomo nel modo migliore.
Non abbia fretta, anche se comprendo la sua preoccupazione (chiede un "parere al volo") e si affidi al collega spiegando bene quanto scritto, sarà lui a fare diagnosi dove necessario, ad indirizzarla allo specialista più adatto in caso ce ne fosse bisogno, ad approfondire l'origine e l'evolversi di ciò che le sta accadendo.
FC
ha parlato di un percorso con uno psicologo nell'ambito universitario che probabilmente non ha ancora iniziato, credo che con tale collega potrà approfondire tutti gli aspetti di cui scrive, dalla "depressione" - allo "stress" ai "vuoti mnemonici" in modo da approfondire ogni sintomo nel modo migliore.
Non abbia fretta, anche se comprendo la sua preoccupazione (chiede un "parere al volo") e si affidi al collega spiegando bene quanto scritto, sarà lui a fare diagnosi dove necessario, ad indirizzarla allo specialista più adatto in caso ce ne fosse bisogno, ad approfondire l'origine e l'evolversi di ciò che le sta accadendo.
FC
Dr.ssa Dederica Cairoli
[#2]
La paura di essere smemorati o che la propria capacità attentiva sia scarsa spesso è un sintomo d'ansia. Così come si può aver paura delle malattie, si può aver paura che la propria mente non funziona bene solo perché occasionalmente non si riesce a ricordare qualcosa.
Una risposta più precisa potrà dartela il professionista a cui ti rivolgerai direttamente.
Una risposta più precisa potrà dartela il professionista a cui ti rivolgerai direttamente.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Ringrazio la dott.ssa Cairoli e il dott. Santonocito per la celere risposta.
Senz'altro approfondirò la questione con lo specialista, immagino che una diagnosi a distanza non sia molto fattibile.
Mi chiedevo solamente se potesse esserci qualche implicazione neurologica seria e se fosse il caso di approfondire con esami clinici, tutto qua
Ringrazio nuovamente e saluto cordialmente
F
Senz'altro approfondirò la questione con lo specialista, immagino che una diagnosi a distanza non sia molto fattibile.
Mi chiedevo solamente se potesse esserci qualche implicazione neurologica seria e se fosse il caso di approfondire con esami clinici, tutto qua
Ringrazio nuovamente e saluto cordialmente
F
[#4]
L'eventuale opportunità e utilità di esami clinici la valuterà lo specialista che ti visiterà.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 08/04/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.