Crisi isteriche bambina di 2 anni
Salve.
Sono la mamma di una bambina di 2 anni.
Bambina solare che ama stare con altri bambini.
Ama ballare, ballare e giocare.
Ma ha un carattere molto forte e prepotente.
Devo fare sempre ciò che dice lei, non accetta i no come risposta ed ultimamente è diventato difficile anche cambiarle il pannolino perché iniziano delle vere e proprie crisi di pianto.
Mi spinge con i piedi, piange a squarciagola, si lancia indietro o cerca di divincolarsi dalle mie braccia.
Da 1 mesetto.
ho anche paura a portarla da un cuginetto a giocare perché al momento in cui dobbiamo andare via si scatena l inferno.
Si butta a terra.
Urla e scappa.
Mi tira ceffoni.
Cerco di tranquillizzarla e si spiegarle che dobbiamo andare a casa e che ritorneremo ma nulla di tutto funziona.
Fino a che sono costretta a portarla via di peso senza nemmeno riuscire a metterle il giubbotto.
Continua fino al ritorno a casa.
Non appena rientriamo il suo pianto diventa più forte.
Tenta di aprire la porta per andare via.
Ed io non so più cosa fare per calmarla.
Ho provato in qualsiasi modo.
Quando va via con la nonna di tanto in tanto ed io poi vado a riprenderla piange e urla non appena mi vede.
Vuole che io me ne vada perché sa che sono li per riportarla a casa.
Purtroppo la bambina è nata proprio qualche mese prima della pandemia quindi è sempre stata a casa.
Non usciamo tutt ora quasi mai.
Sto cercando di tutelare la mia persona da 2 anni perché sono affetta da malattie autoimmuni e cerco di stare a casa più possibile.
Capisco che non appena lei riesce ad uscire poi non voglia più rientrare, si sarà pure stancata di vedere sempre e solo me in quelle 4 mura ma io non so più cosa inventarmi per placare queste sue crisi così esagerate che mi spaventano e spesso penso che non siano del tutto " normali"...
Sono la mamma di una bambina di 2 anni.
Bambina solare che ama stare con altri bambini.
Ama ballare, ballare e giocare.
Ma ha un carattere molto forte e prepotente.
Devo fare sempre ciò che dice lei, non accetta i no come risposta ed ultimamente è diventato difficile anche cambiarle il pannolino perché iniziano delle vere e proprie crisi di pianto.
Mi spinge con i piedi, piange a squarciagola, si lancia indietro o cerca di divincolarsi dalle mie braccia.
Da 1 mesetto.
ho anche paura a portarla da un cuginetto a giocare perché al momento in cui dobbiamo andare via si scatena l inferno.
Si butta a terra.
Urla e scappa.
Mi tira ceffoni.
Cerco di tranquillizzarla e si spiegarle che dobbiamo andare a casa e che ritorneremo ma nulla di tutto funziona.
Fino a che sono costretta a portarla via di peso senza nemmeno riuscire a metterle il giubbotto.
Continua fino al ritorno a casa.
Non appena rientriamo il suo pianto diventa più forte.
Tenta di aprire la porta per andare via.
Ed io non so più cosa fare per calmarla.
Ho provato in qualsiasi modo.
Quando va via con la nonna di tanto in tanto ed io poi vado a riprenderla piange e urla non appena mi vede.
Vuole che io me ne vada perché sa che sono li per riportarla a casa.
Purtroppo la bambina è nata proprio qualche mese prima della pandemia quindi è sempre stata a casa.
Non usciamo tutt ora quasi mai.
Sto cercando di tutelare la mia persona da 2 anni perché sono affetta da malattie autoimmuni e cerco di stare a casa più possibile.
Capisco che non appena lei riesce ad uscire poi non voglia più rientrare, si sarà pure stancata di vedere sempre e solo me in quelle 4 mura ma io non so più cosa inventarmi per placare queste sue crisi così esagerate che mi spaventano e spesso penso che non siano del tutto " normali"...
[#1]
A quanto pare la sua bambina ha un potere enorme su di lei, un potere che lei stessa le concede. Probabilmente a causa della sua ansia. Certamente uscire poco non fa bene alla bambina, ma è possibile che non sia stanca di vedere lei: forse è stanca di vedere una madre in ansia perché, avendo un temperamento più forte del suo, istintivamente non intende lasciarsi influenzare dalla sua ansia, che inconsapevolmente le sta riversando addosso.
Potrebbe consultare uno psicologo direttamente, da sola, parlandogli del problema e chiedendogli di insegnarle come fare a gestire il rapporto con sua figlia.
Potrebbe consultare uno psicologo direttamente, da sola, parlandogli del problema e chiedendogli di insegnarle come fare a gestire il rapporto con sua figlia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Intanto grazie mille per la sua risposta.
Mi rendo conto anche io di questo potere che esercitare su di me ma non ho assolutamente capito come sia successo. Io non le faccio passare quasi nulla. Sono irremovibile su molte cose ma lei d improvviso ha iniziato a non ascoltarmi più. A dire no per tutto e continuare a fare ciò che io le avevo chiesto di non fare guardandomi anche dritta negli occhi come se mi volesse sfidare. So che può sembrare assurdo da una bimba di poco più di 2 anni ma purtroppo è quello che succede ed io non sto riuscendo più a gestirla. È come se ormai mi avesse scavalcato e non riconoscesse più la figura della mamma come figura da seguire ed ascoltare. Però non credo che io faccia trapelare ansia dalla mia persona. Non sono assolutamente una persona ansiosa. Rimango solo a casa e basta . Valuterò delle sedute dallo psicologo. Grazie mille
.
Mi rendo conto anche io di questo potere che esercitare su di me ma non ho assolutamente capito come sia successo. Io non le faccio passare quasi nulla. Sono irremovibile su molte cose ma lei d improvviso ha iniziato a non ascoltarmi più. A dire no per tutto e continuare a fare ciò che io le avevo chiesto di non fare guardandomi anche dritta negli occhi come se mi volesse sfidare. So che può sembrare assurdo da una bimba di poco più di 2 anni ma purtroppo è quello che succede ed io non sto riuscendo più a gestirla. È come se ormai mi avesse scavalcato e non riconoscesse più la figura della mamma come figura da seguire ed ascoltare. Però non credo che io faccia trapelare ansia dalla mia persona. Non sono assolutamente una persona ansiosa. Rimango solo a casa e basta . Valuterò delle sedute dallo psicologo. Grazie mille
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[#3]
Se riconosce di non essere una persona ansiosa, una spiegazione alternativa può essere "l'età dei no" che sua figlia sta attraversando e che va grosso modo dai 2 ai 4 anni. Nell'età dei no, come dice il nome, i bambini iniziano a crearsi un senso dell'individualità e per affermarlo usano la negazione. Se il problema fosse circoscritto a questo fenomeno l'indicazione sarebbe semplicemente di avere pazienza e attendere che passi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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[#5]
Prego, un saluto
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 01/04/2022.
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