Fase di stallo emotiva, come posso rimediare?
Salve, sono uno studente universitario al secondo anno.
Ho un'ottima media e tutti gli esami dati - eccetto uno - del primo anno.
Da quando ho iniziato il secondo ho una sensazione di malessere e mi sento prigioniero del sistema.
Sono sempre stato anticonformista e ribelle, mai seguito le regole della società, costruisco le mie di regole su quelle societarie.
Ad esempio, la società impone che è giusto studiare ed imparare, però io tendo a farlo in modo autonomo acquistando libri, blog, video ecc.
anziché iscrivermi ad un corso di laurea (per fare un esempio in tema).
Non mi è mai importato laurearmi, ma sono iscritto alla facoltà appunto per apprendere quante più nozioni possibili per realizzare un mio obiettivo di vita, fare l'imprenditore.
Quindi essere chiamato dottore poco importa, però da un anno quasi non riesco più a gettarmi nel mio obiettivo primario di essermi iscritto all'università - ripeto, apprendere - e preferisco fortemente gettarmi invece nella pratica, ma da un lato attualmente è arduo e dall'altro dovrei proseguire questi studi.
Mi trovo in una fase di stallo in cui dovrei prendere una decisione che attualmente mi viene difficile ed è per questo mi servirebbe un forte aiuto in tema.
Non mi sento libero e prigioniero di questo sistema che mi fa impazzire senza trovare una via, senza però mai perdere il mio obiettivo di realizzare un'impresa, vorrei solamente trovare una strada per raggiungere questo scopo.
Ho un'ottima media e tutti gli esami dati - eccetto uno - del primo anno.
Da quando ho iniziato il secondo ho una sensazione di malessere e mi sento prigioniero del sistema.
Sono sempre stato anticonformista e ribelle, mai seguito le regole della società, costruisco le mie di regole su quelle societarie.
Ad esempio, la società impone che è giusto studiare ed imparare, però io tendo a farlo in modo autonomo acquistando libri, blog, video ecc.
anziché iscrivermi ad un corso di laurea (per fare un esempio in tema).
Non mi è mai importato laurearmi, ma sono iscritto alla facoltà appunto per apprendere quante più nozioni possibili per realizzare un mio obiettivo di vita, fare l'imprenditore.
Quindi essere chiamato dottore poco importa, però da un anno quasi non riesco più a gettarmi nel mio obiettivo primario di essermi iscritto all'università - ripeto, apprendere - e preferisco fortemente gettarmi invece nella pratica, ma da un lato attualmente è arduo e dall'altro dovrei proseguire questi studi.
Mi trovo in una fase di stallo in cui dovrei prendere una decisione che attualmente mi viene difficile ed è per questo mi servirebbe un forte aiuto in tema.
Non mi sento libero e prigioniero di questo sistema che mi fa impazzire senza trovare una via, senza però mai perdere il mio obiettivo di realizzare un'impresa, vorrei solamente trovare una strada per raggiungere questo scopo.
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Una delle caratteristiche indispensabili per fare l'imprenditore è la persistenza. La costanza nel perseguire uno scopo senza demordere. Perciò si dice che il valore che l'università può darti non sta nel pezzo di carta, ma appunto nell'insegnarti a non demordere di fronte alle difficoltà.
Ora, a seconda del tipo di impresa che hai in mente e di quello che vuoi fare, una laurea può servirti oppure no. Se volessi fare il medico o lo scienziato non potresti farne a meno, ma in molti altri campi ci sono imprenditori di successo che non sono laureati.
Ma che però possiedono a camionate la capacità di non mollare mai. Quindi, che tu decida o meno di portare in fondo il tuo percorso di studi, difficilmente potrai fare a meno della persistenza. Per impararla l'università può essere una buona strada, come detto, altrimenti un altro modo è rivolgerti direttamente a uno psicologo, anche uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, ad esempio, per farti aiutare.
Ora, a seconda del tipo di impresa che hai in mente e di quello che vuoi fare, una laurea può servirti oppure no. Se volessi fare il medico o lo scienziato non potresti farne a meno, ma in molti altri campi ci sono imprenditori di successo che non sono laureati.
Ma che però possiedono a camionate la capacità di non mollare mai. Quindi, che tu decida o meno di portare in fondo il tuo percorso di studi, difficilmente potrai fare a meno della persistenza. Per impararla l'università può essere una buona strada, come detto, altrimenti un altro modo è rivolgerti direttamente a uno psicologo, anche uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, ad esempio, per farti aiutare.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 861 visite dal 31/03/2022.
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