La mia vita dopo la morte di mia madre

salve, sono un ragazzo di 22 anni, l anno scorso dopo un anno di lotte ho perso mia madre per tumore, non ce l ho fatta neanche a starle accanto il momento della sua morte, perchè non volevo ed era responsabilità mia comunicare tutto e con calma a mio fratello piccolo (11 anni), da allora è cominciato un inferno, già i miei parenti non erano molto tranquilli, molti mi hanno incolpato che io ero la colpa del suo malore, che volevano buttarmi via, ho dovuto lasciare gli studi che davano un senso alla mia vita e dopo 1 mese trasferirmi da mio padre in Germania.

da qui non è stato molto semplice, perchè ero solo ed imparando la lingua alla fine ero io che dovevo aiutare a mio padre e la compagnia, in pochi mesi studiando da solo ho passato l esame b2 e 1 settimana fa ho fatto l esame per studiare e così riprendere gli studi qui.

Da mesi che ho paura, che anche mio padre muoia e che la mia vita subisca una seconda scossa, lui dice sempre "muoiono più agnelli che montoni" sottolineando il fatto che lui camperà ancora per anni, però ho paura e certe volte tutto ciò mi ostacola, ho paura di finire per strada, di non trovare un posto per me, di non riprendere gli studi più, di essere inutile per la società, e così reagisco a queste paure ma in modo non sano, come se volessi trovare una soluzione a tutte le cose che capiteranno, tipo se vado a finire per strada ho pensato che si possa essere la caritas ad aiutarmi, se non riprederò più gli studi e mi sentirò inutile allora mi ammazzerò, ho già deciso che mi darò soltanto 10 anni di vita, perche stando da solo, senza un lavoro che ci possa dare soddisfazioni, senza amici o famiglia o un patner è unitile e stupido andare avanti, perchè purtroppo la mia unica via di fuga era lo studio e l ingaggio accademico ed universitario.

ma noto anche che la sua morte mi abbia influenzato anche con le donne, mesi dopo ho avuto rapporti sessuali con una donna di 37 anni, amica di mio padre e della compagna, e un altro po' ci entravo in una relazione, poi ho perso la testa sempre per un altra donna di 38 anni che vive in italia ed ora pure per un altra che è tedesca anche se non ci sono entrato in contatto ancora e presumo tocchi almeno i 40 anni, cioè io non ho mai avuto contatti con mia madre, ne un rapporto madre-figlio concreto perchè ho vissuto sempre dai nonni, e ogni tanto con le mie sentivo come un estraneo, negli ultimi anni ho dovuto pure fare il ruolo di padre a mio fratello piccolo, siccome mio padre non era in italia, pertanto ho pensato che questa mia attrazzione verso le donne più grandi fosse fondata dal fatto che voglia come restaurare un rapporto con mia madre.

non so che fare, a parte sul lato sentimentale io non so più come andare avanti, ho paura quando sto male e penso a certe cose ormai
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente,
Lei ha descritto in estrema sintesi un quadro veramente complicato.
Un quadro che piegherebbe chiunque sotto il suo peso.
Un rapporto, se ho ben capito, distante se non inesistente con i suoi genitori.
La grande responsabilità nei confronti di suo fratello.
Le accuse orribili rivoltegli dai suoi parenti in un momento già di per sé difficile.
Insomma, lei potrebbe già solo per questo che ha dovuto affrontare e per il fatto di non aver perso comunque l'orientamento verso il suo senso di soddisfazione (scolastico, lavorativo, amicale e così via) darsi credito.
Certo, adesso forse si sta rendendo conto di aver bisogno anche lei di ricevere calore e comprensione. Ed è per questo che le suggerisco di cuore di cavalcare la motivazione che l'ha spinta a scrivere qui per richiedere un aiuto professionale in carne e ossa.
Un aiuto che possa aiutarla a elaborare tutti gli eventi importanti che ha vissuto, ad orientarsi verso il soddisfacimento dei suoi bisogni e, soprattutto, ad allargare quel doloroso limite temporale dei dieci anni che si è autoimposto.
Cordialmente