Genitori severi
Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e scrivo perché vorrei andare in vacanza 5 giorni con il mio ragazzo quest’estate e ho il terrore di chiederlo ai miei genitori, più che altro a mio papá.
Mio papá è molto geloso e possessivo nei miei confronti, non sopporta proprio il mio ragazzo nonostante lui abbia un lavoro e sia una brava persona con una bella famiglia, lui fa finta che non esista e non lo nomina nemmeno.
Io soffro molto per questa situazione, per me è un incubo dire loro i nostri programmi estivi, so che mio papá non sarebbe d’accordo, alzerebbe la voce e si imporrebbe come fa sempre, e io nonostante mi sforzi per rispondere a tono finirei sempre per piangere.
Purtroppo sono ancora abbastanza economicamente dipendente dai miei genitori, ma ci tengo davvero tanto ad andare, anche perché ormai stiamo insieme da 2 anni.
Come potrei fare?
Sto proprio male anche fisicamente al pensiero di doverglielo dire e di doverlo affrontare.
Mio papá è molto geloso e possessivo nei miei confronti, non sopporta proprio il mio ragazzo nonostante lui abbia un lavoro e sia una brava persona con una bella famiglia, lui fa finta che non esista e non lo nomina nemmeno.
Io soffro molto per questa situazione, per me è un incubo dire loro i nostri programmi estivi, so che mio papá non sarebbe d’accordo, alzerebbe la voce e si imporrebbe come fa sempre, e io nonostante mi sforzi per rispondere a tono finirei sempre per piangere.
Purtroppo sono ancora abbastanza economicamente dipendente dai miei genitori, ma ci tengo davvero tanto ad andare, anche perché ormai stiamo insieme da 2 anni.
Come potrei fare?
Sto proprio male anche fisicamente al pensiero di doverglielo dire e di doverlo affrontare.
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Nel 2021 ci avevi fatto una domanda simile e a quanto pare la situazione non è cambiata: soffri l'influenza dei tuoi genitori e non riesci a dare un taglio a questo cordone ombelicale, appoggiandoti alla giustificazione che "purtroppo non sei abbastanza economicamente indipendente".
Mi pare evidente che il problema non stia tanto nella situazione del momento, cioè voler andare in vacanza con il tuo ragazzo, ma nel fatto che a 21 anni, maggiorenne, sei terrorizzata di fare ciò che più ti piace senza chiedere permesso a babbo e mamma.
In altre parole, forse non sei abbastanza economicamente indipendente, ma di certo lo sei emotivamente. Per il qual motivo ti avevamo già suggerito di rivolgerti a uno psicologo, perché il problema è più generale, non solo delle vacanze attuali.
Sei poi riuscita a fare qualcosa in proposito?
Mi pare evidente che il problema non stia tanto nella situazione del momento, cioè voler andare in vacanza con il tuo ragazzo, ma nel fatto che a 21 anni, maggiorenne, sei terrorizzata di fare ciò che più ti piace senza chiedere permesso a babbo e mamma.
In altre parole, forse non sei abbastanza economicamente indipendente, ma di certo lo sei emotivamente. Per il qual motivo ti avevamo già suggerito di rivolgerti a uno psicologo, perché il problema è più generale, non solo delle vacanze attuali.
Sei poi riuscita a fare qualcosa in proposito?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Tu di quale consiglio pensi di aver bisogno?
Perché il mio parere è che non ti serva, come ti ho spiegato, un consiglio specifico su come fare per dire ai tuoi che vuoi andare in ferie con il tuo ragazzo. Quello glielo dici e basta. E se loro si arrabbiano, problema loro. Ma ovviamente non puoi farlo, perché sei terrorizzata.
E quindi non servirebbe a niente dirti: "Fallo".
Ciò di cui hai bisogno è trovare il modo per fare dei colloqui con uno psiclogo, per imparare come fare ciò che attualmente non riesci. E a crescere, a emanciparti dalla tua condizione di "solo figlia". Se la lista d'attesa è troppo lunga, puoi provare in un'altra Asl. Oppure, se studi, puoi sentire lo psicologo di scuola o di facoltà. Oppure rivolgerti a un professionista privatamente. Però è un po' troppo aspettarsi di vincere la paura dei propri genitori attraverso un semplice consulto per iscritto.
Perché il mio parere è che non ti serva, come ti ho spiegato, un consiglio specifico su come fare per dire ai tuoi che vuoi andare in ferie con il tuo ragazzo. Quello glielo dici e basta. E se loro si arrabbiano, problema loro. Ma ovviamente non puoi farlo, perché sei terrorizzata.
E quindi non servirebbe a niente dirti: "Fallo".
Ciò di cui hai bisogno è trovare il modo per fare dei colloqui con uno psiclogo, per imparare come fare ciò che attualmente non riesci. E a crescere, a emanciparti dalla tua condizione di "solo figlia". Se la lista d'attesa è troppo lunga, puoi provare in un'altra Asl. Oppure, se studi, puoi sentire lo psicologo di scuola o di facoltà. Oppure rivolgerti a un professionista privatamente. Però è un po' troppo aspettarsi di vincere la paura dei propri genitori attraverso un semplice consulto per iscritto.
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[#4]
Utente
Io a volte provo ad esprimere le mie volontà ma non vogliono sentire ragioni, vogliono che si faccia come dicono loro e basta, non sanno spiegare nemmeno le motivazioni dei loro divieti nonostante io abbia chiesto il perché.
Non capisco se effettivamente sia io a pretendere troppo o sono loro che hanno una mentalità troppo chiusa, mi domando se mai uscirò da questa situazione.
Si, proverò a contattare qualche altro consultorio.
Non capisco se effettivamente sia io a pretendere troppo o sono loro che hanno una mentalità troppo chiusa, mi domando se mai uscirò da questa situazione.
Si, proverò a contattare qualche altro consultorio.
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Il punto è: cosa succede se loro ti dicono "no" e tu lo fai lo stesso? Ti frustano? Ti buttano fuori di casa? Non credo. Quindi è tutto un gioco emotivo. Loro sanno di avere questo potere su di te, perché tu stessa glielo concedi. E quindi lo esercitano. Forse anche perché a te fa male vederli arrabbiati, ti senti in colpa ecc.
Per questo la "cura" consisterà nel non evitare codeste sensazioni che senti, quando loro dicono "no", ma restarci dentro fino ad abituarti.
Trova il modo di contattare uno psicologo/psicoterapeuta.
Per questo la "cura" consisterà nel non evitare codeste sensazioni che senti, quando loro dicono "no", ma restarci dentro fino ad abituarti.
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[#6]
Utente
Si esatto, mi sento in colpa perché ho paura di deluderli o di fare qualcosa di sbagliato e nonostante io sappia che non mi cacceranno mai di casa mi spaventa comunque l’idea di sentirli alzare la voce.
Inoltre mi infastidisce il fatto di non saper mantenere una discussione con loro senza che mi tremi la voce o che mi metta a piangere, soprattutto perché si nota e non voglio farmi vedere vulnerabile o spaventata e il fatto di non riuscire ad esprimere il mio punto di vista e il mio pensiero si rispecchia anche nelle altre relazioni che ho.
La ringrazio molto per il tempo che mi sta dedicando.
Inoltre mi infastidisce il fatto di non saper mantenere una discussione con loro senza che mi tremi la voce o che mi metta a piangere, soprattutto perché si nota e non voglio farmi vedere vulnerabile o spaventata e il fatto di non riuscire ad esprimere il mio punto di vista e il mio pensiero si rispecchia anche nelle altre relazioni che ho.
La ringrazio molto per il tempo che mi sta dedicando.
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>>> il fatto di non riuscire ad esprimere il mio punto di vista e il mio pensiero si rispecchia anche nelle altre relazioni che ho
Come vedi, finché non si impara a emanciparsi dalla condizione di "solo figli", diventando capaci di sostenere discussioni emotivamente caricate senza sentirsi in colpa, o inferiori, o in soggezione, è tutto più difficile. Le relazioni a cui si è stati abituati in famiglia sono un prototipo di quelle che poi avremo fuori. Finché non impariamo a cambiare.
Trova il modo di contattare uno psicologo/psicoterapeuta, da cui non è possibile fare molto di più.
Come vedi, finché non si impara a emanciparsi dalla condizione di "solo figli", diventando capaci di sostenere discussioni emotivamente caricate senza sentirsi in colpa, o inferiori, o in soggezione, è tutto più difficile. Le relazioni a cui si è stati abituati in famiglia sono un prototipo di quelle che poi avremo fuori. Finché non impariamo a cambiare.
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 28/03/2022.
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