Mio padre vuole suicidarsi, mi serve aiuto per analizzare la situazione e valutare cosa poter fare
Anni fa mio padre ha tradito mia madre e da quel momento i loro rapporti si sono incrinati pur essendo rimasti insieme.
Mia madre però negli ultimi 8 anni lo ha solo insultato, umiliato, e trattato male.
In più mio padre ha perso il lavoro ed è entrato in una profonda depressione, aggravata dai modi con cui mia madre lo ha trattato e continua a trattarlo.
Per pietà però mia madre ha iniziato a mantenerlo economicamente, aggiungendo al solito trattamento pessimo anche il peso di farlo sentire inutile e mantenuto.
Giunto all’esasperazione, mio padre ha provato a suicidarsi la prima volta 3 anni fa, bevendo una boccetta di sonnifero in gocce ma fortunatamente essendo alto 1.90 x 110kg non era abbastanza e si è salvato senza danni.
Ma il comportamento di mia madre è peggiorato nei sui confronti e lui non è riuscito a recuperare il suo lavoro, indi per cui ha tentato di suicidarsi bevendo però 2 boccette di sonnifero di seguito per ben 4 volte negli ultimi 2 anni ed andando in coma tutte e 4 le volte per 1 giorno, ma ancora fortunatamente si è sempre ripreso senza danni.
Ma più passa il tempo e più mia madre lo tratta peggio, pur sapendo che soffre di depressione e di istinti suicidari.
Oggi è stata l’ennesima volta, ed ho paura che questa volta abbia aumentato il numero delle boccette bevute perché negli scorsi giorni diceva che a breve sparirà definitivamente così come vorrebbe mia madre.
Fortunatamente all’ospedale hanno detto che il cuore batte e gli occhi si muovono quindi con una lavanda gastrica dovrebbe essere fuori pericolo.
Il problema è che più passa il tempo e più mia madre lo tratta peggio e lui prova a farla finita sempre di più.
Ho provato a parlare e far ragionare entrambi ma mia madre dice che lui gli ha rovinato la vita con lo pseudo tradimento di 8 anni fa, mentre mio padre dice che non proverebbe più a suicidarsi se mia madre lo trattasse meglio.
Il problema è che mio padre è attualmente nullatenente e non ha nessun parente in grado di aiutarlo, quindi svincolarsi da mia madre significherebbe non avere più un supporto economico e quindi provare giornalmente a farla finita fino a farcela.
Non so più cosa fare e sono stanco ed esasperato di ricevere chiamate dove mi dicono che mio padre è in coma in ospedale.
Vi chiedo un disperato consiglio su come gestire la situazione.
Chiedo scusa se in alcuni punti posso sembrare poco chiaro ma sono ancora scosso dalla chiamata ricevuta questa sera.
Spero che ancora una volta si riprenda senza danni e che la situazione cambi, anche se non credo ciò accadrà
Grazie in anticipo per qualsiasi tipo di supporto e buona serata
Mia madre però negli ultimi 8 anni lo ha solo insultato, umiliato, e trattato male.
In più mio padre ha perso il lavoro ed è entrato in una profonda depressione, aggravata dai modi con cui mia madre lo ha trattato e continua a trattarlo.
Per pietà però mia madre ha iniziato a mantenerlo economicamente, aggiungendo al solito trattamento pessimo anche il peso di farlo sentire inutile e mantenuto.
Giunto all’esasperazione, mio padre ha provato a suicidarsi la prima volta 3 anni fa, bevendo una boccetta di sonnifero in gocce ma fortunatamente essendo alto 1.90 x 110kg non era abbastanza e si è salvato senza danni.
Ma il comportamento di mia madre è peggiorato nei sui confronti e lui non è riuscito a recuperare il suo lavoro, indi per cui ha tentato di suicidarsi bevendo però 2 boccette di sonnifero di seguito per ben 4 volte negli ultimi 2 anni ed andando in coma tutte e 4 le volte per 1 giorno, ma ancora fortunatamente si è sempre ripreso senza danni.
Ma più passa il tempo e più mia madre lo tratta peggio, pur sapendo che soffre di depressione e di istinti suicidari.
Oggi è stata l’ennesima volta, ed ho paura che questa volta abbia aumentato il numero delle boccette bevute perché negli scorsi giorni diceva che a breve sparirà definitivamente così come vorrebbe mia madre.
Fortunatamente all’ospedale hanno detto che il cuore batte e gli occhi si muovono quindi con una lavanda gastrica dovrebbe essere fuori pericolo.
Il problema è che più passa il tempo e più mia madre lo tratta peggio e lui prova a farla finita sempre di più.
Ho provato a parlare e far ragionare entrambi ma mia madre dice che lui gli ha rovinato la vita con lo pseudo tradimento di 8 anni fa, mentre mio padre dice che non proverebbe più a suicidarsi se mia madre lo trattasse meglio.
Il problema è che mio padre è attualmente nullatenente e non ha nessun parente in grado di aiutarlo, quindi svincolarsi da mia madre significherebbe non avere più un supporto economico e quindi provare giornalmente a farla finita fino a farcela.
Non so più cosa fare e sono stanco ed esasperato di ricevere chiamate dove mi dicono che mio padre è in coma in ospedale.
Vi chiedo un disperato consiglio su come gestire la situazione.
Chiedo scusa se in alcuni punti posso sembrare poco chiaro ma sono ancora scosso dalla chiamata ricevuta questa sera.
Spero che ancora una volta si riprenda senza danni e che la situazione cambi, anche se non credo ciò accadrà
Grazie in anticipo per qualsiasi tipo di supporto e buona serata
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Dovete ovviamente essere seguiti di persona e ricevere un trattamento professionale adeguato, come famiglia. Da qui purtroppo non possiamo dare alcun tipo di consiglio per le situazioni delicate e gravi come quella che hai descritto.
Sembra che la dinamica fra i tuoi genitori si sia bloccata a uno stadio non risolto, nel quale tua madre continua ad accusarlo e colpevolizzarlo e lui continua a relegarsi da solo nel ruolo di vittima. Da questo tipo di dinamiche si può uscire anche individualmente, ma un intervento sistemico, cioè familiare, potrebbe essere più indicato.
Il suggerimento è pertanto di rivolgervi a un terapeuta a indirizzo sistemico-relazionale o anche breve strategico per un consulto. Puoi parlarne ai tuoi e sentire cosa ne pensano.
Sembra che la dinamica fra i tuoi genitori si sia bloccata a uno stadio non risolto, nel quale tua madre continua ad accusarlo e colpevolizzarlo e lui continua a relegarsi da solo nel ruolo di vittima. Da questo tipo di dinamiche si può uscire anche individualmente, ma un intervento sistemico, cioè familiare, potrebbe essere più indicato.
Il suggerimento è pertanto di rivolgervi a un terapeuta a indirizzo sistemico-relazionale o anche breve strategico per un consulto. Puoi parlarne ai tuoi e sentire cosa ne pensano.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 27/03/2022.
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