La masturbazione,

Gentili Dottori, sono una ragazza felicemente fidanzata. Vi scrivo perché ho sempre avuto un problema, ovvero la difficoltà a fare l'amore con il mio ragazzo. Nell'adolescenza ho scoperto subito e per caso la masturbazione, e spesso preferisco provare piacere in questo modo, forse perché più facile, forse perché conosco perfettamente il mio corpo in quel senso oramai. Raggiungo l'orgasmo con facilità, anche con il mio ragazzo, ma quando lo facciamo, penso praticamente solo al raggiungimento del piacere, come se dovesse essere una cosa meccanica. Non riesco a godermi il momento. Sento le mie amiche che se potessero lo farebbero tutti i giorni, che gli piace molto... Perché io invece non ho questa necessità? Mi faccio anche domande più profonde del tipo: "ma non è che se non ho un desiderio così forte (comunque ci sono le volte che c'è!) vuol dire che non lo amo davvero?" e questa domanda mi fa cadere in un profondo sconforto, perché mi fa crollare tutte le mie certezze. Con lui sto benissimo, è il ragazzo ideale per me, però c'è questo problema che mi affligge!!
RingraziandoVi per l'attenzione, Vi porgo distinti saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, il rapporto con la propria sessualità può creare qualche problema anche a prescindere dalla dimensione relazionale. Questi problemi spesso sono la conseguenza di un approccio mentale ad essa sbagliato, confuso e conseguente ad una errata educazione o qualche pregiudizio sull'argomento. Se lei conosce bene il suo corpo sta a lei addestrare il suo ragazzo affinchè sia in grado di conoscerlo anche lui ( e viceversa si intende). Nella sessualità non ci sono regole fisse su come debba avvenire, l'importante è lasciarsi andare alle proprie sensazioni e godersele. Giochi con il suo ragazzo, trovi strategie nuove ecc. Ognuno ha le sue necessità e il suo modo di provare piacere. L'importante è non confrontarlo con "le amiche" .
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazza
in quello che scrivi non sembra essere contenuto alcun problema; infatti il raggiungimento del proprio piacere è il fine ultimo di ogni rapporto sessuale, cosa c'è di male in questo?

Sei sicura che la differenza fra te e le tue amiche non derivi da una diversa attribuzione che fate dello stesso processo? Inoltre, escludi che le tue amiche sentano veramente un forte desiderio quotidiano? Qualunque sia la risposta non è detto che nasconda un "difetto" dal momento che ognuno di noi deve confrontarsi esclusivamente con la propria sessualità che, oltretutto, non è mai uguale a se stessa in quanto si modifica negli anni o con diversi partner.

Dal momento che hai una vita sessuale e questa è gratificante non capisco di cosa ti preoccupi, stai serena.

Saluti

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Utente
Utente
Gentili Dottori, grazie per la Vostre risposte. Effettivamente devo dire che sia la masturbazione che il rapporto sessuale non lo vivo benissimo, dato che spesso (quasi sempre) mi sento in colpa, vista la mia profonda fede nella mia religione (cristiana). E' come se in me ci fossero due parti che lottano tra di loro: una passionale che vorrebbe lasciarsi andare a qualsiasi situazione, e l'altra che pensa che questo non sia giusto, visto che non è accettato dalla religione. Infatti ogni volta che provo piacere da sola, mi sento frustrata e penso: "questa deve essere l'ultima volta". E' strano, ma è quello che provo.
Grazie ancora per il vostro supporto.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..) pensa che questo non sia giusto,(..)
giusto per chi? a chi fa del male se non a se stessa con questi pensieri?
signorina come vede sono i pregiudizi che ci fanno ammalare a volte proprio come scrivo in questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html

saluti