Ansia grave e disturbo ossessivo compulsivo
Buongiorno dottori, dopo aver scritto un altro post dove forse non mi sono spiegata vorrei un nuovo parere.
Soffro d’ansia, ipocondria e disturbi ossessivi in sintesi periodicamente mi viene una fissazione nuova gestibile o ingestibile dipende.
Dopo un forte stress emotivo dovuto ad un problema all’orecchio.
Sono scattati in me un susseguirsi di pensieri negativi, e se dovessi perdente l’udito?
E se la gente mi parlasse e io non me ne accorgessi, fino a trasformarsi in problemi di natura mentale e se divento pazza?
se le cose che vedo e sento non esistono?
Se non vivessi la realtà?
Cercando su internet ho trovato questa patologia la Derealizzazione in cui la persona si sente sconnessa dalle proprie sensazioni o dal mondo esterno provando un senso di irrealtà, estraneità, stranezza, profondo distacco (ad esempio osserva le proprie azioni dall’esterno, come in un sogno, si sente un automa, sente che il corpo o le emozioni non gli appartengano, vede come estranei parenti/ luoghi di lavoro o a visioni alterate.
Siccome mi ha spaventato molto questa cosa creandomi attacchi di panico prima che approfondissi la patologia.
Oggi posso dire che non mi sento come sù descritto, a me sembra di vivere la mia solita vita, con le persone che amo, il mio luogo di lavoro è sempre uguale con i colleghi più stretti, le mie routine, io mi sento sempre io più emotiva e ansiosa ma sempre io con i miei ricordi, le cose che ho sempre fatto
l’unica cosa che mi disturba parecchio non sono sensazioni ma un pensiero mentre vivo le mie giornate ’E se non stessi vivendo la realtà? Se avessi una psicosi o allucinazioni? ’
Che penso che però le saprei distinguere visto che per me è tutto normale e non è insorto niente di nuovo in questi giorni dalla vita che facevo prima.
Io penso che tutto sia dovuto al mio dare eccessivamente peso ai pensieri negativi.
Posso stare tranquilla che è una forma di ansia da disturbo ossessivo accentuata dal mio stress o ci potrebbe essere altro disturbo serio?
L’orecchio ora sta guarendo e vorrei scacciare questi pensieri creati da questo problema e tornare pienamente quella di sempre, ma sicuramente inizierò una terapia per l’ansia.
Spero che possiate tranquillizzarmi nel frattempo e darmi qualche consiglio su come gestire questo pensiero sul mettere tutto in dubbio quando arriva?
Ironicamente mi hanno consigliato di tirarmi un pizzicotto
Soffro d’ansia, ipocondria e disturbi ossessivi in sintesi periodicamente mi viene una fissazione nuova gestibile o ingestibile dipende.
Dopo un forte stress emotivo dovuto ad un problema all’orecchio.
Sono scattati in me un susseguirsi di pensieri negativi, e se dovessi perdente l’udito?
E se la gente mi parlasse e io non me ne accorgessi, fino a trasformarsi in problemi di natura mentale e se divento pazza?
se le cose che vedo e sento non esistono?
Se non vivessi la realtà?
Cercando su internet ho trovato questa patologia la Derealizzazione in cui la persona si sente sconnessa dalle proprie sensazioni o dal mondo esterno provando un senso di irrealtà, estraneità, stranezza, profondo distacco (ad esempio osserva le proprie azioni dall’esterno, come in un sogno, si sente un automa, sente che il corpo o le emozioni non gli appartengano, vede come estranei parenti/ luoghi di lavoro o a visioni alterate.
Siccome mi ha spaventato molto questa cosa creandomi attacchi di panico prima che approfondissi la patologia.
Oggi posso dire che non mi sento come sù descritto, a me sembra di vivere la mia solita vita, con le persone che amo, il mio luogo di lavoro è sempre uguale con i colleghi più stretti, le mie routine, io mi sento sempre io più emotiva e ansiosa ma sempre io con i miei ricordi, le cose che ho sempre fatto
l’unica cosa che mi disturba parecchio non sono sensazioni ma un pensiero mentre vivo le mie giornate ’E se non stessi vivendo la realtà? Se avessi una psicosi o allucinazioni? ’
Che penso che però le saprei distinguere visto che per me è tutto normale e non è insorto niente di nuovo in questi giorni dalla vita che facevo prima.
Io penso che tutto sia dovuto al mio dare eccessivamente peso ai pensieri negativi.
Posso stare tranquilla che è una forma di ansia da disturbo ossessivo accentuata dal mio stress o ci potrebbe essere altro disturbo serio?
L’orecchio ora sta guarendo e vorrei scacciare questi pensieri creati da questo problema e tornare pienamente quella di sempre, ma sicuramente inizierò una terapia per l’ansia.
Spero che possiate tranquillizzarmi nel frattempo e darmi qualche consiglio su come gestire questo pensiero sul mettere tutto in dubbio quando arriva?
Ironicamente mi hanno consigliato di tirarmi un pizzicotto
[#1]
Gentile Utente,
trovo molto adeguata la sua decisione nel voler intraprendere una terapia per l'ansia.
Quelli che ci descrive sono per l'appunto pensieri ansiosi, che potrebbero essersi manifestati a seguito di questa patologia che ha avuto all'orecchio su cui poi lei ha ricamato una serie di pensieri catastrofici, che le generano ansia.
Porre l'attenzione su questi pensieri è proprio ciò che li alimenta, e anche il suo continuo controllo relativo al "E se non stessi vivendo la realtà? Se avessi una psicosi o allucinazioni?" sembra essere dettato da un sentimento di paura riguardo il fatto di avere un disturbo di cui lei non è a conoscenza.
Dall'avere dei pensieri ansiosi all'arrivare a diagnosticare un disturbo il passo è parecchio ampio, inoltre questo spetterà allo/a specialista che la prenderà in carico, le sconsiglio di continuare a fare delle autodiagnosi tramite ricerca sul web che anzi paradossalmente potrebbero alimentare le sue paure.
Saluti
trovo molto adeguata la sua decisione nel voler intraprendere una terapia per l'ansia.
Quelli che ci descrive sono per l'appunto pensieri ansiosi, che potrebbero essersi manifestati a seguito di questa patologia che ha avuto all'orecchio su cui poi lei ha ricamato una serie di pensieri catastrofici, che le generano ansia.
Porre l'attenzione su questi pensieri è proprio ciò che li alimenta, e anche il suo continuo controllo relativo al "E se non stessi vivendo la realtà? Se avessi una psicosi o allucinazioni?" sembra essere dettato da un sentimento di paura riguardo il fatto di avere un disturbo di cui lei non è a conoscenza.
Dall'avere dei pensieri ansiosi all'arrivare a diagnosticare un disturbo il passo è parecchio ampio, inoltre questo spetterà allo/a specialista che la prenderà in carico, le sconsiglio di continuare a fare delle autodiagnosi tramite ricerca sul web che anzi paradossalmente potrebbero alimentare le sue paure.
Saluti
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
[#2]
>>> forse non mi sono spiegata
La paura di non essersi spiegati è assolutamente tipico delle ossessioni. Quindi il suo voler spiegarsi è parte del disturbo, non un modo per arrivare a soluzione.
Non solo, purtroppo più si sforza di spiegarsi e di capire, più l'ansia aumenta.
>>> Posso stare tranquilla che è una forma di ansia da disturbo ossessivo?
In altre parole sta chiedendo: "Soffro di ossessioni e vorrei essere rassicurata di soffrire davvero di ossessioni. Almeno quelle le conosco".
Il suo disturbo ossessivo appare grave al punto da non permetterle di distinguere quali pensieri sono basati sulle ossessioni e quali no, né di distinguere la realtà "vera" da quella creata dalle sue sensazioni. La derealizzazione può essere un sintomo d'ansia, infatti.
Non importa che le ossessioni scattino per l'acufene, per la paura d'impazzire o altro. L'unica cosa importante è che lei è così presa nel dare importanza a ciò che sente, da non riuscire a fare altrimenti. Si sente obbligata a combattere queste battaglie con se stessa. Solo che più le combatte, più dà forza al suo nemico.
L'unico modo per superare le ossessioni è imparare a non dare importanza a tuttto ciò che sente, pensa o crede. O per via psicoterapeutica, o per via farmacologica. Certamente continuare a scrivere qui servirà solo a confermarle di essere molto presa nel suo disturbo. Ma non a farla uscire.
La paura di non essersi spiegati è assolutamente tipico delle ossessioni. Quindi il suo voler spiegarsi è parte del disturbo, non un modo per arrivare a soluzione.
Non solo, purtroppo più si sforza di spiegarsi e di capire, più l'ansia aumenta.
>>> Posso stare tranquilla che è una forma di ansia da disturbo ossessivo?
In altre parole sta chiedendo: "Soffro di ossessioni e vorrei essere rassicurata di soffrire davvero di ossessioni. Almeno quelle le conosco".
Il suo disturbo ossessivo appare grave al punto da non permetterle di distinguere quali pensieri sono basati sulle ossessioni e quali no, né di distinguere la realtà "vera" da quella creata dalle sue sensazioni. La derealizzazione può essere un sintomo d'ansia, infatti.
Non importa che le ossessioni scattino per l'acufene, per la paura d'impazzire o altro. L'unica cosa importante è che lei è così presa nel dare importanza a ciò che sente, da non riuscire a fare altrimenti. Si sente obbligata a combattere queste battaglie con se stessa. Solo che più le combatte, più dà forza al suo nemico.
L'unico modo per superare le ossessioni è imparare a non dare importanza a tuttto ciò che sente, pensa o crede. O per via psicoterapeutica, o per via farmacologica. Certamente continuare a scrivere qui servirà solo a confermarle di essere molto presa nel suo disturbo. Ma non a farla uscire.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Scacciare un pensiero talvolta equivale a spingerlo forte su un tappeto elastico, facendolo rimbalzare indietro più forte di prima.
Quello che il Collega le suggeriva è piuttosto un accogliere il pensiero, osservandolo come fosse uno dei tanti pensieri che le vengono durante la giornata, senza giudicarlo come un pensiero che ha in quanto soffre di un disturbo.
Provi a considerarlo nell'ottica di un pensiero che nasce dal suo sentimento di paura: probabilmente ha lo scopo di metterla in allarme.
Come le abbiamo suggerito entrambi, la psicoterapia è la scelta migliore per imparare a fare ciò e avere anche una diagnosi che qui non possiamo fornirle.
Buon lavoro.
Quello che il Collega le suggeriva è piuttosto un accogliere il pensiero, osservandolo come fosse uno dei tanti pensieri che le vengono durante la giornata, senza giudicarlo come un pensiero che ha in quanto soffre di un disturbo.
Provi a considerarlo nell'ottica di un pensiero che nasce dal suo sentimento di paura: probabilmente ha lo scopo di metterla in allarme.
Come le abbiamo suggerito entrambi, la psicoterapia è la scelta migliore per imparare a fare ciò e avere anche una diagnosi che qui non possiamo fornirle.
Buon lavoro.
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.4k visite dal 24/03/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.