Periodo di continue discussioni

Buonasera, sto vivendo un periodo abbastanza critico e non so più a che livello sia la mia relazione.

Sono separata e a gennaio avrei dovuto avere già il divorzio (congiunto) ma a causa di complicazioni oscure perfino a me siamo in attesa di poter continuare con la pratica da allora.

Nel frattempo, da qualche anno sto con la mia compagna, insieme a cui ho cresciuto mio figlio di tre anni fin dalla nascita (ci conosciamo da 7 anni e da allora abbiamo vissuto molto a stretto contatto sperimentando anche la convivenza fino a prima che partisse).

Causa lavoro, da un anno ormai si è trasferita all'estero e da quel momento è stato tutto più difficile, io devo fare avanti e indietro finché non avrò quel divorzio infatti sto cercando di sollecitare e anche la tolleranza è diversa tra di noi.
La nostra relazione necessita di molto contatto fisico quindi se quando siamo insieme basta un bacio per risolvere e chiedersi reciprocamente scusa, quando c'è la distanza diventa più complicato.
Alcune discussioni nascono dalla nostalgia l'una dell'altra e dalla consapevolezza che dovrò sempre fare avanti e indietro finché non ho divorziato.

In queste ultime settimane poi si è creata ulteriore tensione in quanto lei ha scoperto che dovrà cambiare l'auto e dovrà spendere un sacco di soldi, è preoccupata e dovendo venire in Italia tra un mese ha paura di non riuscire a sostenere tutte le spese tra l'auto e il viaggio.
A proposito di questo ci sono un sacco di persone che le danno pareri contrastanti, chi le dice di aspettare ed informarsi meglio se effettivamente con l'auto di adesso non possa più circolare e chi le dice di cambiare assolutamente la macchina.

Per questa ragione stasera abbiamo discusso di nuovo.
Dopo aver finito una chiamata ha ripreso il collegamento con me in videochiamata, le ho chiesto cosa avessero detto, lei non ha sentito e ho sentito contemporaneamente il suono della tastiera quindi come capita spesso ho aspettato che finisse il messaggio pensando mi rispondesse dopo invece subito si è arrabbiata accusandomi di essere falsa, di non interessarmi della situazione e soprattutto di non averle mai chiesto nulla, ha insistito sul fatto che dovessi chiedere scusa perché ho sbagliato io però non l'ho fatto perché ero certa di averle fatto la domanda.
Lei mi ha detto che se continuo così mi lascerà prima o poi, che quando non mi sente sta meglio perché stare al telefono con me non le cambia nulla, mi vuole fisicamente, poter avere un contatto fisico con me.

So che mi ama, ma quando fa così mi fa veramente perdere la pazienza, per lei non può essere che non abbia sentito la domanda (per il volume del film, perché l'avrò chiesto con un tono per cui lei non ha sentito o altre ragioni), per lei per forza io non mi sono interessata e sto dicendo bugie.

Capisco la tensione da parte sua, ma non so davvero come prendere la situazione, perché devo sbagliare per forza io e lei è esclusa?

Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Si tratta di una situazione complessa, che non può essere risolta attraverso semplici consulti online. Le relazioni a distanza sono sempre problematiche e se non lo sono prima, lo diventano dopo. Il vostro bisogno di fisicità è del tutto normale, è quello che due esseri umani normali si aspettano e cercano. È la diffusione dei mezzi di comunicazione ad aver dato l'illusione che si possano mantenere relazioni a distanza facendo a meno della fisicità, ma si tratta appunto di un'illusione.

Perciò mi sento di dare ragione alla sua compagna, su questo punto:

>>> quando non mi sente sta meglio perché stare al telefono con me non le cambia nulla

Comunicando a distanza, soprattutto in chat, ma anche attraverso altri canali, se non si sta molto attenti, è facile fraintendersi e litigare.

Perciò l'unico suggerimento che mi sento di darvi è limitare per quanto possibile la comunicazione online, per non illudervi che possa servire a sostituire il rapporto di persona; e inoltre fare il possibile per ricongiungervi, ma senza sentirsi addosso pressioni o urgenza, per non caricare emotivamente ancora di più la situazione.

In altre parole: alleggerire invece di appesantire.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio per aver risposto e la ringrazio dei consigli.
Noi ci sentiamo più spesso in videochiamata credo per una questione di nostalgia che ci spinge a doverci per forza vedere oltre che sentire a voce, però questo non basta, manca il contatto fisico.
Sicuramente è nei nostri piani ricongiungerci il prima possibile, perchè non riteniamo normale questa distanza purtroppo però questo dipende da quando potrò mettere le firme riguardanti il mio divorzio (essendo un divorzio congiunto non faremo l'udienza in presenza quindi l'avvocato mi ha detto che dovrò andare nel suo studio una massimo due volte per firmare, poi quando sarà il giorno ci sarà una specie di udienza a cui parteciperanno solo i due avvocati e i tre giudici ma io dalle firme non dovrò più preoccuparmi di dover essere in città per la pratica).
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Noi ci sentiamo più spesso in videochiamata credo per una questione di nostalgia

Questo è chiaro, ma come le stavo spiegando le comunicazioni online spesso si trasformano in pretesti per fraintendimenti di vario genere.

È con le migliori intenzioni che si combinano i disastri peggiori.

Perciò fareste forse meglio a imporvi di sopportare la nostalgia e ridurre la frequenza delle chiamate, in modo da non rendere ancora più evidente proprio ciò che non potete avere, finché restate a distanza: il contatto fisico. Alla lunga diventa una specie di masturbazione mentale che non può che lasciare insoddisfazione e amarezza.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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