Dipendenza affettiva o no?
Salve sono un uomo di 65 anni e da circa 30 anni ho una relazione con una donna di 50.
Premetto che la storia è iniziata come una semplice avventura e non si è mai concretizzata negli anni.
Io mi sentivo attratto solo fisicamente da lei, non c'erano i presupposti per stare insieme poiché lei è sempre stata legata eccessivamente alla sua famiglia, in particolare alla sorella con la quale vive tuttora e che ha sempre rivestito un ruolo predominante nella famiglia, mentre io desideravo una figura con la quale costruire un futuro.
La situazione è andata avanti così per diversi anni fino a che ho conosciuto mia moglie dalla quale mi sono appena separato (per altri motivi) e motivo per cui mi sono riavvicinato a lei ma non c'è mai stato altro oltre che parlare del più e del meno.
Nel frattempo abbiamo continuato sentirci in amicizia.
Ad oggi lei continua a telefonarmi ogni mattina e spesso anche la sera oppure ci si sente per messaggi durante il giorno, mi chiede come sto e spesso se ho mangiato.
Premetto che non ci frequentiamo mai se non raramente per un caffè al bar (10 minuti) o quando ha bisogno di qualche lavoro di manutenzione a casa o nel suo negozio.
Premetto che per ogni problema di qualsiasi natura lei si rivolge a me e che dopo di me non ha mai avuto nessun altra relazione.
Il mese scorso ho subito un intervento delicato e lei mi è stata particolarmente vicina occupandosi anche della mia biancheria.
(Si è offerta lei) Fino a qui per me andava tutto bene se non fosse che da quando ho iniziato a frequentare un altra donna lei ha iniziato ad insospettirsi.
Mi ha rinfacciato per telefono di avermi visto in macchina con una donna, con fare quasi minaccioso e un giorno mentre mi trovavo al bar a prendere un caffè con la mia nuova compagna, ho ricevuto la sua classica telefonata e credendo di aver snobbato la chiamata (avevo già avuto una discussione con la mia compagna riguardo all altra telefonata) per sbaglio ho risposto così lei ha sentito le nostre conversazioni al bar.
L'indomani alla prossima telefonata mi fa la predica chiedendomi con chi fossi al bar il giorno precedente e facendomi capire, con un tono di voce affranto, che aveva capito che tra me e questa donna c'era intimità.
Io al momento non curante ho negato la cosa.
La mia compagna (che sapeva della mia amicizia con lei e ha spesso assistito ad altre nostre telefonate) avendo sentito anche le ultime telefonate mi ha fatto notare che secondo lei questa persona soffre di una dipendenza affettiva nei miei confronti e mi chiede di troncare questa relazione considerata da lei malsana.
Ora mi trovo in mezzo a due fuochi e non so come comportarmi.
Da una parte voglio molto bene alla mia amica che considero come una sorella, dall' altra tengo molto alla mia compagna e non vorrei avere nessun problema con lei.
Quindi vorrei innanzitutto capire se c'è del vero nell'affermazione della mia compagna e se si come posso comportarmi per risolvere questa situazione?
Grazie
Premetto che la storia è iniziata come una semplice avventura e non si è mai concretizzata negli anni.
Io mi sentivo attratto solo fisicamente da lei, non c'erano i presupposti per stare insieme poiché lei è sempre stata legata eccessivamente alla sua famiglia, in particolare alla sorella con la quale vive tuttora e che ha sempre rivestito un ruolo predominante nella famiglia, mentre io desideravo una figura con la quale costruire un futuro.
La situazione è andata avanti così per diversi anni fino a che ho conosciuto mia moglie dalla quale mi sono appena separato (per altri motivi) e motivo per cui mi sono riavvicinato a lei ma non c'è mai stato altro oltre che parlare del più e del meno.
Nel frattempo abbiamo continuato sentirci in amicizia.
Ad oggi lei continua a telefonarmi ogni mattina e spesso anche la sera oppure ci si sente per messaggi durante il giorno, mi chiede come sto e spesso se ho mangiato.
Premetto che non ci frequentiamo mai se non raramente per un caffè al bar (10 minuti) o quando ha bisogno di qualche lavoro di manutenzione a casa o nel suo negozio.
Premetto che per ogni problema di qualsiasi natura lei si rivolge a me e che dopo di me non ha mai avuto nessun altra relazione.
Il mese scorso ho subito un intervento delicato e lei mi è stata particolarmente vicina occupandosi anche della mia biancheria.
(Si è offerta lei) Fino a qui per me andava tutto bene se non fosse che da quando ho iniziato a frequentare un altra donna lei ha iniziato ad insospettirsi.
Mi ha rinfacciato per telefono di avermi visto in macchina con una donna, con fare quasi minaccioso e un giorno mentre mi trovavo al bar a prendere un caffè con la mia nuova compagna, ho ricevuto la sua classica telefonata e credendo di aver snobbato la chiamata (avevo già avuto una discussione con la mia compagna riguardo all altra telefonata) per sbaglio ho risposto così lei ha sentito le nostre conversazioni al bar.
L'indomani alla prossima telefonata mi fa la predica chiedendomi con chi fossi al bar il giorno precedente e facendomi capire, con un tono di voce affranto, che aveva capito che tra me e questa donna c'era intimità.
Io al momento non curante ho negato la cosa.
La mia compagna (che sapeva della mia amicizia con lei e ha spesso assistito ad altre nostre telefonate) avendo sentito anche le ultime telefonate mi ha fatto notare che secondo lei questa persona soffre di una dipendenza affettiva nei miei confronti e mi chiede di troncare questa relazione considerata da lei malsana.
Ora mi trovo in mezzo a due fuochi e non so come comportarmi.
Da una parte voglio molto bene alla mia amica che considero come una sorella, dall' altra tengo molto alla mia compagna e non vorrei avere nessun problema con lei.
Quindi vorrei innanzitutto capire se c'è del vero nell'affermazione della mia compagna e se si come posso comportarmi per risolvere questa situazione?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
perchè pensare ad una dipendenza affettiva della cinquantenne,
e non piuttosto ad un comportamento ambiguo da parte Sua?
"... Io mi sentivo attratto solo fisicamente da lei, "
"... la mia amica che considero come una sorella,"
Quale delle due?
Le due realtà, per noi specialisti che leggiamo, si equivalgono.
Forse la cinquantenne,
dopo trent'anni di quella che Lei definisce una "relazione",
ritiene di aver completato una adeguata *raccolta punti* corrispondente alle prestazioni effettuate (lavaggio biancheria, assistenza, rapparti sessuali a suo tempo, ecc.) tale da darle diritto a ritirare il premio corrispondente?
Ma esso le viene sottratto dalla donna new entry. Ingiustamente secondo la 50enne.
Il tono gentilmente ironico della mia risposta dipende dal fatto che Lei, ormai 65enne, non pare rendersi conto dei Suoi comportamenti e delle loro conseguenze.
Comportamenti che noi - ovviamente - conosciamo unicamente dalla Sua narrazione
e sulla quale ci basiamo nel nostro risponderLe qui.
Una ulteriore perplessità dipende dal fatto che dal precedente consulto da questo accounto lei risulta essere .. una ragazza di 26 anni, pur registrato come maschio 58enne:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/817319-relazione-con-un-uomo-37-anni-piu-grande-separato-in-casa-con-moglie-depressa-e-con-figli-adulti.html .
Rappresenta una ulteriore relazione?
Mah.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
perchè pensare ad una dipendenza affettiva della cinquantenne,
e non piuttosto ad un comportamento ambiguo da parte Sua?
"... Io mi sentivo attratto solo fisicamente da lei, "
"... la mia amica che considero come una sorella,"
Quale delle due?
Le due realtà, per noi specialisti che leggiamo, si equivalgono.
Forse la cinquantenne,
dopo trent'anni di quella che Lei definisce una "relazione",
ritiene di aver completato una adeguata *raccolta punti* corrispondente alle prestazioni effettuate (lavaggio biancheria, assistenza, rapparti sessuali a suo tempo, ecc.) tale da darle diritto a ritirare il premio corrispondente?
Ma esso le viene sottratto dalla donna new entry. Ingiustamente secondo la 50enne.
Il tono gentilmente ironico della mia risposta dipende dal fatto che Lei, ormai 65enne, non pare rendersi conto dei Suoi comportamenti e delle loro conseguenze.
Comportamenti che noi - ovviamente - conosciamo unicamente dalla Sua narrazione
e sulla quale ci basiamo nel nostro risponderLe qui.
Una ulteriore perplessità dipende dal fatto che dal precedente consulto da questo accounto lei risulta essere .. una ragazza di 26 anni, pur registrato come maschio 58enne:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/817319-relazione-con-un-uomo-37-anni-piu-grande-separato-in-casa-con-moglie-depressa-e-con-figli-adulti.html .
Rappresenta una ulteriore relazione?
Mah.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 22/03/2022.
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