Senso perenne di insoddisfazione

Buonasera a tutti,
ho 36 anni, sono mamma di due bimbi di 8 e 3 anni e sono moglie da 10 anni.

Da quando è nata la mia primogenita ed ho iniziato a costruire il mio personale percorso di vita un enorme senso di insoddisfazione dal punto di vista professionale ha iniziato a farsi strada in me.
Da giovane, ho provato varie facoltà, senza successo, prima filosofia, poi farmacia per dare soddifazione a mia mamma (mia sorella è odontoiatra), poi lettere, poi cinema...senza mai concludere nulla, nessuna mi attirava, nessuna mi ispirava, studavo per dovere e dopo poco mi sembrava di fare fatica senza un reale scopo.

A 20 anni ho conosciuto un ragazzo che abitava lontanissimo da casa mia (ho sempre avuto ragazzi lontani, forse per scappare da casa mia) e siccome i miei genitori non approvavano economicamente questo spostamento e mia sorella cercava una segretaria ho iniziato a lavorare presso il suo studio per potermi pagare i viaggi.

Sono cresciuta professionalmente sono diventata ASO con attestato.
Però nel mentre un senso crescente di oppressione ha iniziato ad invadermi tanto che ora mi ritrovo quotidianamente a pensare a cosa vorrei farne della mia vita.
Spazio da negozi di alimentari, a cucina, a psicolgia, a cartolibrerie, bar.
Qualsiasi cosa pur di andare via da questo lavoro che non mi soddisfa ne umanamente ne economicamente.
Ho chiesto l'aumento più volte, mai ottenuto.

Mia sorella non è un manager e nonostante sia un bravissimo dentista non ha polso per cui spesso mi trovo io a confrontarmi con i pazienti.
Il carico di stress è enorme e io francamente non vedo perchè continuare.
Pochi giorni fa ha esordito dicendo che se sua figlia maggiore vorrà venire in studio per fare trattamenti ai pazienti (è medico chirurgo) e lei andrà in pensione (ha 17 anni più di me) io potrò fare la sua segretaria, oppure rilevare lo studio e farci quel che voglio...A me sono venuti i brividi...Faccio questo lavoro per nulla appagante da 13 anni...sono francamente stanca...eppure, grazie al fatto che i miei genitori hanno scelto per per il liceo scientifico e quindi non ho nemmeno un diploma decente in mano, la vedo la sola mia scelta per tutta la vita...Mi sento inorridita e schifata.

Davanti ai miei figli mi sento una fallita perchè lavoro"sotto"mia sorella...nonostante abbia tante competenze e tutti me lo dicono, io mi sento incapace di trovare altri lavori, perchè richiedono almeno un diploma tecnico, o una laurea...E io non ho combinato nulla...Non ho sogni, non ho aspirazioni...Mi sento vuota, senza una meta.

La cosa bella è che il marito di cui mi sono innamorata abita nella mia stessa città, quindi alla fine sono tornata a vivere qui, vicino ai miei parenti...e forse anche questo mi fa male...perchè mi sento pernnemente sottomessa a mia sorella.
Mio padre è morto da circa sei mesi e da allora ho completamente tagliato i ponti con mia mamma, forse è la sola cosa che mi ha fatto stare bene ultimamente.
Scusate, ho milioni di pensieri dentro che non so come riorganizzare.

Grazie
[#1]
Dr. Stefano Cozzolino Psicologo 72 7
Gentile Utente,

ci propone qui uno spaccato della sua storia di vita ricco di eventi e di sue considerazioni personali.

Ci dice che ha provato a frequentare diverse facoltà senza averne trovata una dove si sentisse "attirata" e "ispirata". Si è mai fermata a chiedersi che cosa le piacerebbe davvero studiare? E soprattutto, le piace studiare? È davvero l'università un modo di realizzarsi adatto a lei?

Per quanto riguarda la sua attuale professione, che a causa del suo diploma vede "la sola mia scelta per tutta la vita", ha mai pensato di puntare su un corso professionalizzante per imparare una nuova professione e darsi un futuro diverso? Come vede questa opzione?

" Davanti ai miei figli mi sento una fallita perchè lavoro"sotto"mia sorella ".
"mi sento pernnemente sottomessa a mia sorella."
Penso che lavorare su questo aspetto possa essere per lei un elemento chiave per il miglioramento del suo benessere. Dalle sue parole mi arriva che lei ha idealizzato sua sorella e il suo successo, probabilmente anche in relazione alla figura di sua madre
" poi farmacia per dare soddifazione a mia mamma (mia sorella è odontoiatra)".

Prosegue dicendoci:
" ...E io non ho combinato nulla...Non ho sogni, non ho aspirazioni... ".
È vero questo? Ci dice di avere un marito, di avere dei figli, di aver preso delle scelte nella sua vita.
I sogni e le aspirazioni non li ha, o non li sta ascoltando?

Qui posso offrirle solo pochi spunti di riflessione, ma il mio invito è quello di contattare un professionista con cui potrà certamente approfondire le diverse questioni e arrivare a trovare se stessa.

Saluti

Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Come ho scritto nella recensione, la ringrazio molto, mi ha dato molti spunti di riflessione.. Mi rendo conto di dover lavorare molto su me stessa.. La mia difficoltà sta nel fatto si riuscire a trovare la mia strada lavorativamente, trovare qualcosa che mi appassioni e che mi farebbe sentire realizzata.. Al momento mi sento come se fossi cieca..
[#3]
Dr. Stefano Cozzolino Psicologo 72 7
Per questo la invitavo a contattare un/una professionista che la aiutasse a "guardarsi".

Buon lavoro.

Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com