La psicologa mi sono fermato perchè avevo una repulsione

Egregi dott.ri, sono un uomo di 43 anni e da 4 mesi soffro di ansia che si è manifestata sul lavoro, devo premettere che la mia compagna soffriva di ansia che le aveva impedito di lavorare, e in quel periodo duro mi ero sobbarcato sia di responsabilità morali che quelle economiche. Tornando al mio problema, ho iniziato a fare psicoterapia e le nevrosi di cui soffro erano dovute al rapporto con la mia compagna e al lavoro. La prima l'ho risolta, grazie alla psicoterapeuta, riappropiandomi della "fiducia e autostima smarrita", mentre per quanto riguarda il lavoro, pensavo che mi piacesse, all'inizio era così ma poi ho scoperto che lo facevo solo perchè gli altri mi gratificavano ma non perchè desse piacere a me. D'accordo con la psicologa mi sono fermato perchè avevo una repulsione per il lavoro accompagnato da forte ansia quando pensavo di "doverlo" fare, adesso sto in stand by aspettando che ci sia un chiarimento in me stesso. Comunque pur dandomi tutte queste "libertà" vivo quotidianamente sin da quando mi sveglio, di un latente stato di agitazione, solitudine, angoscia, perdita di interessi, insomma la psicoterapeuta dice che è normale perchè sto cambiano il mio modo di agire dandomi finalmente la possibilità di "fare ciò che desidero", intanto queste sensazioni sono "sgradevoli" e al limite della sopportazione in quanto mi tolgono la possibilità di vivere la vita. L'unico interesse al momento è costituito solo dal sesso, ma chi sta male è normale che possa trovare sollievo nella sessualità? Inoltre sto rivivendo al contrario ciò che ha percorso la mia compagna, adesso che sto male io e non lavoro, lei mi sta sostenendo economicamente e moralmente.
Insomma mi chiedo cosa devo fare, vi prego di aiutarmi, è insostenibile la vita che faccio ma soprattutto le sensazioni che provo, sarà normale ma vivo davvero male il quotidiano aspettando solo la sera per andare a dormire e trovare sollievo. Grazie infinite per il Vostro contributo professionale e umano.
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Psicologo attivo dal 2009 al 2010
Psicologo
Gentile utente,
è possibile, come le ha detto anche la psicoterapeuta, che il suo stato attuale di agitazione e malessere sia dovuto al cambiamento che si è trovato ad affrontare.
Ritengo possible, peraltro, che il fatto che lei e la sua comapagna vi siate, in un certo senso, scambiati i ruoli possa essere attribuito ad un un suo bisongo inconscio di protezione ed affetto, dopo un periodo sovraccarico di responsabilità, in cui è stato lei a dover dare qualcosa alla sua compagna.
Leggendo la sua richiesta ho fatto la fantasia di due persone adulte che a turno si trasformano in bambini e cercano l'aiuto e la protezione di una figura adulta, di un sostituto genitoriale.
Continui con la psicoterapia e si ricordi sempre di parlare in maniera aperta e sincera con la sua terapeuta. Io le consiglierei di riferire alla terapeuta che la sua sofferenza è talmente grande che l'ha spinta a cercare aiuto anche su questo sito.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dott.ssa Sigillo, la ringrazio per la sua risposta pronta e confortante. Farò come dice lei, intanto è da ieri che mi è capitata una cosa strana...il mio medico curante mi ha consigliato per "stare più tranquillo" prendere un medicinale omeopatico che però non ha effetti "tranquillizzanti" ma che mi aiuta a "sbloccarmi". Avevo dimenticato di dirgli che prendevo da 2 mesi 10 gocce di lexotan mattina e 10 la sera e che prendendo il suo farmaco da 3 giorni non le stavo più prendendo. Siccome ieri mattina, quando ho scritto sul sito, stavo male l'ho chiamato per dirgli se stessi avendo delle "crisi di astinenza da farmaco", lui mi ha detto che poteva essere e mi ha consigliato se non riuscivo a farcela di prendere un medicinale omeopatico. In sintesi non ho preso nulla, mi sono tranquillizzato, da ieri pomeriggio il mio umore è cambiato, ho ripreso a lavorare ma senza stress e responsabilità ed ho voglia di divertirmi. Questa cosa mi fa piacere, anche se sono stupefatto di questo cambiamento repentino. So che sto bene solo da quasi 2 giorni e non mi illudo ma non ero mai stato così bene, quasi come se a volte dimenticassi ciò che ho sofferto. Forse ho giustificato il mio malessere con l'astinenza da farmaco e mi sono tranquillizzato?? Comunque ho pensato che non può durare a lungo l'astinenza, ma ciò non mi ha creato ansia. Se penso all'ansia non mi fa più paura..come sia possibile una cosa del genere??? Potrebbe essere il farmaco omeopatico???
Grazie per il suo preziosissimo aiuto.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
potrebbe darsi che il percorso psicoterapeutico non sia sufficiente per Lei in questo momento, ma che serva anche un supporto farmacologico. Le reazioni di cui parla potrebbero essere causate da un abbassamento del tono dell'umore, per questo (e visto che comunque dei farmaci li stà già prendendo) le consiglierei anche una valutazione psichiatrica.

E' risaputo, infatti, che l'associazione tra supporto psicologico e psichiatrico permette di raggiungere i migliori risultati in tempi minori, soprattutto nel trattamento di ansia e depressione, come può leggere qui https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Se lei dovesse stare meglio sarebbe anche più facile affrontare i compiti suggeriti dalla psicoterapia, no?

Per cui ne parli con la terapeuta, e poi faccia una consulenza psichiatrica

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Utente
Utente
Grazie davvero dott. Bulla. Ne ho già parlato con la mia psicoterapeuta per quanto riguarda i farmaci ma dice che non ne ho bisogno perchè non ho la depressione, le mie nevrosi d'ansia sono dovute al rapporto che ho con me stesso (mancanza di fiducia, accontentare sempre gli altri, non rispetto di me stesso), infatti mi dice che mi viene l'ansia quando mi sto tradendo perchè ormai non accetto più le cose che facevo prima. Il mio problema maggiore è che nell'arco della giornata ho vari sbalzi d'umore come dice lei, alterno momenti sereni a momenti in cui mi mancano gli stimoli per fare qualsiasi cosa e questa condizione mi mette l'ansia con vampate di calore, tachicardia, sudorazione e pensieri sconfortanti e ho difficoltà a dormire. Vorrei tanto capire cosa ho, se soffro di ansia, di depressione, sembrano così simili....ovvero uno può essere la conseguenza dell'altra.
Grazie infinite per il suo parere.
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