Ansiolitici e dipendenza

salve,
scrivo perchè ho un problema che reputo abbastanza grave e se non altro debilitante... ho 23 anni e da circa 3 anni (non in modo continuo ma a periodi) assuno lexotan e xanax. Ho specificato non in modo continuo perchè lo prendo solo nei periodi (come quello che sto avendo ora) in cui ho forti attacchi di panico. Gli anni passati erano normalissimi e accompagnati dalla tipica tachicardia, quest anno invece ho problemi di nausea legati appunto a questa mia fote ansia che si presenta nei momenti in cui esco di casa, in cui vedo il fidanzato o faccio cose di ordinaria quotidianità. La cosa è molto debilitante perchè da circa un mese sono diventata insofferente a qualsiasi ristorante, locale in cui si mangia o simili... mi viene una forte nausea accompagnata naturalmente da una grandissima agitazione e tachicardia... cosi il rimedio che ho adottato quando ho questi attacchi è quello di prendere lexotan in gocce (senza contarle e senza diluirle in acqua) se ad esempio mi trovo in un locale vado in bagno e le prendo...a volte sono cosi agitata che non mi fanno nemmeno effetto... la mia paura piu grande (che penso che sia quella che metta in moto il meccanismo della mia agitazione) è proprio quella di rimettere...e dal momento che sono in giro e non a casa questa cosa mi crea cosi tanto disagio da voler andare a casa. Spesso mi tocca rinunciare a cene con amici o fidanzato perchè anche solo a sentire odore di cibo mi viene la nausea... non ho mai rimesso in giro e ho appunto paura che prima o poi potra capitare... il dottore mi ha prescritto di nuovo lo xanax perchè dice essere piu indicato ma il solo pensiero di dover prendere solo una pastiglia mi fa pensare che non potra mai farmi stare meglio come qnd ora prendo il lexotan al momento del bisogno e nelle dosi che reputo io piu opportune anche a distanza di poche ore...
questa mio uso di farmaci da un lato mi fa sentire tranquilla perchè anche solo sapere di averli nella borsetta mi fa star bene ma dall altro lato mi preoccupa! non posso continuare cosi! ho solo 23 anni! c è una soluzione alternativa? lo psicologo non mi ha aiutato molto quindi non credo a quel tipo di "terapia"
spero di essere riuscita ad esporre il mio problema e ringrazio in anticipo per la risposta.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza se non crede nella psicologia ed alla sua possibilità di darle un aiuto come mai espone i suoi problemi in area psicologia?
Forse vuole parlare con gli psichiatri?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazza, una terapia farmacologia per avere effetto deve essere assunta secondo le modalità e le quantità prescritte dal suo medico o da uno psichiatra. L'uso come automedicazione che sta facendo può essere controproducente e soprattutto non avere l'efficacia sperata.
Lei dice di non essere stata aiutata dallo psicologo, ma io credo che uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla indicandole la modalità più adeguata per trattare i suoi attacchi di panico ed evitare eventuali peggiramenti (come ad esempio aumentare gli evitamenti e isolarsi sempre di più).Si rivolga ad un professionista, il quale a seguito di una diagnosi chiara, potrà impostare il trattamento a lei più adeguato.
Cordiali saluti

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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