Disturbo ossessivo compulsivo
Gentili dottori,
Vi scrivo perché da due anni circa a questa parte ho iniziato a soffrire di disturbo ossessivo compulsivo.
Ho provato ad iniziare una terapia con uno psicologo in precedenza ma per via dei costi non sono andata avanti.
Ora credo di aver raggiunto il limite.
Credo di soffrire di un doc superstizioso.
Tre settimane fa e’ morta mia nonna che per me era come una seconda mamma.
E’ stato uni shock in quanto e’ stata una cosa improvvisa anche se era già molto avanti con l’età.
Tenendo conto che avevo già prima il terrore della morte e dei cimiteri, oggi per la prima volta dal funerale sono andata al cimitero a trovarla.
Non me la sentivo all’inizio ma sapevo che le avrebbe fatto piacere ed era giusto andare ma sapevo anche a cosa andavo incontro con il doc per via dei pensieri che mi vengono a mente e che non riesco ad accettare.
Uscendo dal cimitero infatti mi sono messa compulsivamente a rifare una rotonda che c’è davanti al cimitero perché mi ero imposta che non dovevo pensare a persone care come i miei genitori perché se li pensavo sarebbero morti.
Alla fine più cercavo di non pensare e più li pensavo.
Alla fine mi sono arresa e sono tornata a casa anche perché la gente mi guardava e mi scambiava per matta e giustamente così sembra.
Ora sono rimasta con l’angoscia che se non torno li’ e attuo di nuovo la compulsione finché non penso a delle cose giuste succede qualcosa.
Non ce la faccio più.
Settimana prossima ho colloquio con una nuova psicologa ma non so ora come gestire questa cosa.
So che se torno li’ faccio il gioco del doc ma per me dopo quello che e’ successo a mia nonna e’ improponibile accettare determinati pensieri.
Cosa mi consigliate di fare??
Vi scrivo perché da due anni circa a questa parte ho iniziato a soffrire di disturbo ossessivo compulsivo.
Ho provato ad iniziare una terapia con uno psicologo in precedenza ma per via dei costi non sono andata avanti.
Ora credo di aver raggiunto il limite.
Credo di soffrire di un doc superstizioso.
Tre settimane fa e’ morta mia nonna che per me era come una seconda mamma.
E’ stato uni shock in quanto e’ stata una cosa improvvisa anche se era già molto avanti con l’età.
Tenendo conto che avevo già prima il terrore della morte e dei cimiteri, oggi per la prima volta dal funerale sono andata al cimitero a trovarla.
Non me la sentivo all’inizio ma sapevo che le avrebbe fatto piacere ed era giusto andare ma sapevo anche a cosa andavo incontro con il doc per via dei pensieri che mi vengono a mente e che non riesco ad accettare.
Uscendo dal cimitero infatti mi sono messa compulsivamente a rifare una rotonda che c’è davanti al cimitero perché mi ero imposta che non dovevo pensare a persone care come i miei genitori perché se li pensavo sarebbero morti.
Alla fine più cercavo di non pensare e più li pensavo.
Alla fine mi sono arresa e sono tornata a casa anche perché la gente mi guardava e mi scambiava per matta e giustamente così sembra.
Ora sono rimasta con l’angoscia che se non torno li’ e attuo di nuovo la compulsione finché non penso a delle cose giuste succede qualcosa.
Non ce la faccio più.
Settimana prossima ho colloquio con una nuova psicologa ma non so ora come gestire questa cosa.
So che se torno li’ faccio il gioco del doc ma per me dopo quello che e’ successo a mia nonna e’ improponibile accettare determinati pensieri.
Cosa mi consigliate di fare??
[#1]
Gentile Utente,
si è già data da sola il miglior consiglio possibile: cominciare un nuovo percorso psicologico per uscire dal suo DOC, specialmente dopo il recente lutto di sua nonna.
Nel frattempo le offro uno spunto che penso possa aiutarla da qui all'inizio della terapia:
spesso la reale paura di chi soffre di DOC non è tanto il contenuto del pensiero
(in questo caso, la morte dei suoi genitori legato al fatto di averli pensati in quel luogo),
quanto la responsabilità personale di causare quell'evento
(quindi, il fatto che lei possa essere responsabile della morte dei suoi genitori per il fatto di averli pensati anche se si era imposta di non farlo).
Per quanto il suo DOC provi a darle questo carico, lei non ha alcuna responsabilità (né capacità di controllo attraverso il suo pensiero) sugli eventi esterni che possono causare del male ai suoi genitori.
Buon lavoro con il suo nuovo percorso.
si è già data da sola il miglior consiglio possibile: cominciare un nuovo percorso psicologico per uscire dal suo DOC, specialmente dopo il recente lutto di sua nonna.
Nel frattempo le offro uno spunto che penso possa aiutarla da qui all'inizio della terapia:
spesso la reale paura di chi soffre di DOC non è tanto il contenuto del pensiero
(in questo caso, la morte dei suoi genitori legato al fatto di averli pensati in quel luogo),
quanto la responsabilità personale di causare quell'evento
(quindi, il fatto che lei possa essere responsabile della morte dei suoi genitori per il fatto di averli pensati anche se si era imposta di non farlo).
Per quanto il suo DOC provi a darle questo carico, lei non ha alcuna responsabilità (né capacità di controllo attraverso il suo pensiero) sugli eventi esterni che possono causare del male ai suoi genitori.
Buon lavoro con il suo nuovo percorso.
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
[#2]
Concordo con la risposta del Collega,Lei non ha nessuna responsabilità’ sulla salute e la vita dei suoi genitori, ora sta elaborando il lutto per la nonna e quindi pensa al passato , alla nonna, ma forse anche ai rapporti familiari ..E quindi tende a rileggere tante cose, felici e forse anche le meno felici. Le farà’ bene parlare e raccontarsi e rendersi conto che parlarne l’aiuta a superare il dolore , il rimpianto e a valorizzare quello che ha anche ora .. i suoi genitori e l’amore che vi lega come e’ normale che sia. Non c’è’ niente da cancellare con strani esorcismi, coraggio!
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 18/03/2022.
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